L’agiotoponimo è il nome di luogo derivato dal nome di un santo, cioè da un agionimo. Il complesso dei nomi di luogo che traggono origine da agionimi è detto agiotoponomastica. Denominazioni derivanti [...] toponimo derivi chiaramente da un agionimo, non sono più rintracciabili i riferimenti che ne costituivano la motivazione. Per es., il da San Pietro, San Martino, San Giovanni e San Michele. Data la frequenza di questi toponimi in territorio italiano ...
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Gli incapsulatori sono un insieme di nomi che svolgono la funzione testuale di rinviare ai contenuti di una porzione del cotesto (➔ contesto). Tale porzione può stare prima dell’incapsulatore (nel qual [...] da sveglia. Forse, la famosa bellezza delle donne, di cui parlavano i romanzi e le poesie, si svelava appunto nel sonno, durante la notte un fatto sconvolgente: l’Empoli ha battuto la Juve (da Michele Prandi, Le regole e le scelte, Torino, UTET, 2006, ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] il quale una -u si conserva se la vocale tonica è estrema (cioè i, a, u ) mentre se la tonica è media la finale si apre in fonetiche con commento linguistico di C. Merlo).
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] [ʃː]ame «lo sciame», lo [ɲː]omo «lo gnomo», sono [ʎː]i stessi «sono gli stessi». È questione controversa se questi suoni siano lunghi anche occa.
Bertinetto, Pier Marco & Loporcaro, Michele (1999), Geminate distintive in posizione iniziale: uno ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] collocativi: «bisognava essere innamorato cotto, di lei» (Michele Prisco); «una volta il marito era venuto ubriaco che l’intensificazione del ➔ participio passato può realizzarsi sia con i mezzi visti a proposito dell’aggettivo sia con altri due ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] compresa tra 0,2 e 0,3 secondi) parte da circa 2000 Hz e sale verso i 2500 Hz, mentre quella della [o] (compresa tra 0,56 e 0,74) linguistici italiani» 14, pp. 38-49.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...] matricole devono aver superato un esame di ammissione
(15) i candidati non possono aver superato i 50 anni d’età
(16) per l’ammissione al system, Amsterdam - Philadelphia, John Benjamins.
Prandi, Michele (2006), Le regole e le scelte. Introduzione ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] italiano e riguarda il peso che si dà, per identificare i valori del genere, alla presenza di specifiche marche di accordo dell’Università di Bologna» 6, pp. 103-109.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari, ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] aveva posto la quantità, al pari dell’➔accento, tra i tratti prosodici o soprasegmentali, dal momento che il loro dominio Fundamentals of language, ’s-Gravenhage, Mouton.
Loporcaro, Michele (2007), Facts, theory and dogmas in historical linguistics. ...
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Al pari della causa e dei motivi (➔ causalità, espressione della), la relazione concessiva richiede come necessaria condizione che i due processi coinvolti (che indichiamo con p e q) siano reali. Il suo [...] la neve si riduce in poltiglia. L’aspettativa può concernere anche i motivi, e quindi le azioni compiute dalle persone: un evento interprete, Lucia si è iscritta a Chimica
Si comportano allo stesso modo i motivi del ‘pensare’ (4) e del ‘dire’ (5):
( ...
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michelia
michèlia s. f. [lat. scient. Michelia, dal nome del botanico P. A. Micheli (1679-1737)]. – Genere di piante magnoliacee che comprende alberi e arbusti asiatici, spesso coltivati nei giardini delle regioni temperate calde, anche per...
famiglia queer (queer family) loc. s.le f. Comunità di persone che, indipendentemente dal genere d’appartenenza o dall'orientamento sessuale, vivono insieme per scelta e sono legate da affinità affettive, sentimentali e dalla condivisione delle...