Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] questo [ciò, questa cosa] lo capisco» (ma [ˈkisto ˈmunːo e kːiˈʎːaro] «questo mondo e quell’altro», forma maschile).
Sul piano del consonantismo, a diventare una delle maschere della città; Benedetto Micheli (1699-1784), che ne La libbertà romana ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] .
Bertinetto, Pier Marco & Loporcaro, Michele (2005), The sound pattern of standard Italian in «L’Italia dialettale» 27, 1964, pp. 53-67).
Lepschy, Giulio C. (1978c), I suoni dell’italiano. Alcuni studi recenti, in Id. 1978a, pp. 77-93 (1a ed. in ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] la vera carità»; ma a Formicola (Ce, a nord di Capua) si ha già [i ˈtɔrnə a ˈdːiʧə] «torno a dire», cioè «ripeto», a Napoli [ˈramːə aˈrːɛtə] « da ➔ Pier Paolo Pasolini (cfr. Cirese 1997), e Michele Cima (1884-1932) autore di favole, sul modello di ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] ragione, il vanto di resuscitatore del culto di Dante: Cfr. Proposta, I, 1, p. 210) le Bellezze della Commedia di Dante, la cui da violenta febbre, dovette fermarsi nella villa di S. Michele, proprietà del Collegio dei nobili di Ravenna; qui, dopo ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] padre se n’erano iti con Odoardo [n] il quale andava a rivedere i conti al fattore d’una tenuta [n] ch’egli ha in que’ di verbi tra semantica e sintassi, Pisa, ETS.
Prandi, Michele (2006), Le regole e le scelte. Introduzione alla grammatica italiana ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] Il cambiamento linguistico, a cura di M. Mancini, Roma, Carocci, pp. 11-88.
Loporcaro, Michele (2006), Fonologia diacronica e sociolinguistica: gli esiti toscani di -sj- e di -ce/i- e l’origine della pronuncia [‘ba:tʃo], «Lingua e stile» 41, pp. 61 ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] ha interessato la zona perugina;
(vii) gli sviluppi di j-, dj- e g + e, i, che danno tutti /j/ oppure /gːj/ ([joeˈnɔtːa] «giovanetta», [jo] «giù linguistiche, in Studi di dialettologia italiana in onore di Michele Melillo, a cura di P. Caratù & P ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] ’Ottocento. Nel Novecento, il mondo dell’emigrazione e quello della memoria e degli affetti saranno i protagonisti delle opere di Michele Pane (1876-1953), naturalizzato statunitense (sarà uno dei primi a dedicare attenzione alle interferenze della ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] e il carattere finito o meno del verbo dall’altra. I principi generali sono i seguenti:
(a) Se il verbo ospite è all’indicativo (PhD Thesis), Kostanz, University of Konstanz.
Loporcaro, Michele (1995), Un capitolo di morfologia storica italo-romanza: ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] operò il traduttore Costantino l’Africano (1015-1087), e Palermo, dove lavorò Michele Scoto (morto nel 1235-1236). Pochi, tuttavia, i testi tradotti direttamente in volgare, fra i quali spiccano il Moamin dedicato alla falconeria (Glessgen 1996) e il ...
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michelia
michèlia s. f. [lat. scient. Michelia, dal nome del botanico P. A. Micheli (1679-1737)]. – Genere di piante magnoliacee che comprende alberi e arbusti asiatici, spesso coltivati nei giardini delle regioni temperate calde, anche per...
famiglia queer (queer family) loc. s.le f. Comunità di persone che, indipendentemente dal genere d’appartenenza o dall'orientamento sessuale, vivono insieme per scelta e sono legate da affinità affettive, sentimentali e dalla condivisione delle...