Medici, Lorenzo de'
Michele Messina
Nel 1476 il Magnifico (Firenze 1449 - ivi 1492), per farne dono a Federico d'Aragona, curò la raccolta, in un unico compendio, delle antiche rime volgari, che prese [...] di valori. Il codice originale è oggi perduto, ma si tramanda in copie numerose, le cui parentele sono state definite dal Barbi. I manoscritti meno lacunosi sono il Palatino 204 della bibl. Naz. di Firenze, il Laurenziano XC inf. 37, l'Italiano 554 ...
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Doni, Anton Francesco
Michele Messina
Letterato (Firenze 1513 - Monselice 1574). Nelle Librarie (Venezia 1580, 14) esprime il suo sincero e profondo amore per D., " lume della nostra patria, per mille [...] numerose persone colte nelle lettere, nella teologia, nel giure; statuti, sentenze, provvisioni erano scritti in latino.
Bibl. - M. Barbi, Della fortuna di Dante nel sec. XVI, Pisa 1890; A. Dobelli, Studi letterari, Modena 1897, 159-172; Zingarelli ...
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GIAMBULLARI, Pier Francesco
Giulio DOLCI
Michele LUPO GENTILE
Letterato e storico, nato a Firenze nel 1495, morto ivi il 24 agosto 1555. Dotto di latino e di greco, conobbe anche la lingua ebraica [...] . Firenze 1864; C. Vallacca, La vita e le opere di P. F. G. (I, 1495-1541), Bitonto 1898. Per gli studî su Dante, M. Barbi, Della fortuna di Dante nel sec. XVI, Pisa 1890. Per le fonti dell'Hist., G. Kirner, Sulla storia dell'Europa di P. F. G., Pisa ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] it.», n. s., XIV(1907), p. 211, nota 1; M. BARBI, Problemi di critica dantesca. Prima serie (1893-1918), Firenze, Sansoni, 1975 le indicazioni fornite nella nota di p. 713.
[84] Cfr., per Michele Scoto, i miei Contributi, cit., p. 83, e qui la nota 2 ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] «Studi danteschi» del Barbi (XXVI, 1942, e ripubblicato con variazioni nel volume Nel mondo di Dante, Roma, Edizioni di Storia e trono di Costantinopoli di Niceforo e quindi, nell'811, di Michele, e più ancora con la guerra, scoppiata nell'805, tra ...
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Discorso intorno alla nostra lingua
Paolo Trovato
Premessa
Il Discorso intorno alla nostra lingua (o anche Dialogo intorno alla nostra lingua) – uno scritto contro i teorici della «lingua comune» e [...] 1988, p. 98). Un’altra, spedita dal portoghese Michele de Silva il 24 dicembre al cardinale Giovanni Salviati, De vulgari eloquentia, a cura di P. Rajna, Firenze 1896; M. Barbi, La nuova filologia e l’edizione dei nostri scrittori. Da Dante al ...
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sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] il tirocinio che non con la riflessione intellettuale: If XX 117 Michele Scotto... veramente / de le magiche frode seppe 'l gioco [i miei occhi] lagrimar dinanzi a voi non sanno. Il Barbi, ed è questa la spiegazione più convincente, intendeva che D. ...
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peccato [plur. anche peccata]
Antonietta Bufano
Philippe Delhaye
Attilio Mellone
Le occorrenze del termine nell'accezione più comune di " colpa verso Dio " sono, ovviamente, più numerose nella Commedia; [...] chi allora mi vide, / se l'alma sbigottita non conforta. Barbi-Maggini notano: " Espressione forte, eguale a quella del son. Se 391; M. Richard, Enfer, ibid. V, ivi 1924, 107-108; A. Michel, Feu de l'enfer, ibid. 2200-2208, 2218; F. Laurenzi, La D.C ...
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Alighieri (Alaghieri)
Arnaldo D'addario
Delle origini della sua famiglia parla più volte (If XV 73-78, Pd XV 91-96, 130-148, XVI 1-9, 34-35) lo stesso D. per bocca di Brunetto Latini e di Cacciaguida. [...] e Lucia, si fecero monache nel monastero di San Michele in Campagna. A Pietro il Filelfo assegna anche un I 157 ss. ; e Nuovi accertamenti sulla parentela di D., II 329 ss.).
Inoltre: M. Barbi, Un altro figlio di D.?, in " Studi d. " V (1922) 22-32. ...
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barattiere
Pietro Mazzamuto
Colui che, avendo un ufficio, si fa corrompere per denaro o altra ricompensa; genericamente, vale anche " truffatore ", " malvivente ".
S'incontra tre volte nella Commedia: [...] i nomi di frate Gomita da Gallura e di Michele Zanche. Dopo di che il dannato propone ai diavoli I Bianchi e i Neri, Milano 1921; D. Biagiotti, D. e Lucca, Ravenna 1921 M. Barbi, Giovanni di D.A. e la dimora del poeta in Lucca, in " Studi d. " VI ...
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spiegone s. m. 1. Spiegazione esplicita di taglio didascalico; anche, approfondimento particolareggiato di un determinato argomento. | In particolare, in una narrazione scritta o filmata, riepilogo delle informazioni necessarie per comprendere...
tagliare
v. tr. [dal fr. (ant.) tailler, che è il lat. tardo taliare, der. di talea: v. talea] (io tàglio, ecc.). – 1. Interrompere la continuità di un corpo operando in esso una o più divisioni per mezzo di uno strumento tagliente: t. col...