Pittore (Acquafredda, Brescia, 1528 - Roma 1592). Lavorò a Orvieto (1556-58), a Foligno (1559-60), a Loreto; fu poi a Ferrara (1560-66) presso Ippolito II d'Este. Gregorio XIII lo nominò soprintendente [...] scuola bresciana e in cui si avvertono influssi veneti, è caratteristica per la fusione di varî elementi tratti da Michelangelo e da Sebastiano del Piombo, che concorrono tutti a uno stile misuratamente eclettico, assai tipico della cultura romana ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] scritta del Parmigianino. La vertenza si risolse con la morte di quest'ultimo in agosto. Nel frattempo, nel maggio 1540 Michelangelo Anselmi si impegnava a tradurre in pittura il cartone di Giulio Romano. Il progetto si fermò per un anno intero a ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] Quattrocento alla ‘maniera moderna’
Gli inizi
«Alla sera ho fatto una passeggiata con un compatriota, disputando sul primato di Michelangelo e Raffaello; io tenevo per il primo, egli per il secondo: finimmo per sciogliere entrambi un inno a Leonardo ...
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PACETTI, Vincenzo
Chiara Piva
PACETTI, Vincenzo. – Nacque a Roma il 3 aprile 1746, primogenito di Andrea, incisore di gemme, e della romana Lucrezia Saiocchi.
Battezzato nella parrocchia di S. Maria [...] -148; S. Rolfi, in La pittura di paesaggio in Italia: L’Ottocento, a cura di C. Sisi, Milano 2003, p. 300, s.v. Michelangelo Pacetti; A. Pampalone, V. P. Stralcio di un diario di lavoro, in Neoclassico, 2004, n. 25, pp. 12-53; C. Teolato, I concorsi ...
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GHEDINA, Giuseppe
Flavio Vizzutti
Nacque a Cortina d'Ampezzo il 1° marzo 1825 da Gaetano, proprietario del rinomato albergo Aquila Nera, e da Maria Rosa Di Pol, primo di undici figli.
Grazie al benessere [...] e, l'anno successivo, venne segnalato per la "copia della figura" (Scrocco, p. 17). Allievo di Ludovico Lipparini, Michelangelo Grigoletti e Francesco Lazzari, negli esami annuali riportò segnalazioni e premi tanto da essere annoverato tra i migliori ...
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Pittore (Gouda 1523 - Bruges 1584). Si stabilì a Bruges, dove fu allievo di L. Blondel, e ne sposò la figlia. Dipinse soprattutto ritratti e quadri religiosi, e fu cartografo affermato (alcune tra le carte [...] -Dame), fu tra i primi artisti dei Paesi Bassi ad assimilare l'influsso del manierismo italiano e di Michelangelo, conosciuto attraverso le stampe (Allegoria, 1547 circa, Londra, Wallace Collection; Giudizio universale, 1551, Bruges, Groeningemuseum ...
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Bernini, Gian Lorenzo
Fabrizio Di Marco
Il genio inventore del Barocco
Gian Lorenzo Bernini fu il più geniale artefice del Barocco, lo stile nato e sviluppatosi a Roma nel Seicento. Svolse la sua attività [...] più di un secolo, rimaneva da risolvere il problema della decorazione interna, specialmente della zona sottostante la cupola di Michelangelo. Nel 1624 papa Urbano VIII incaricò il giovane artista di occuparsi del progetto dell'interno della basilica ...
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Scultore e architetto (Monte San Savino, Arezzo, 1460 circa - ivi 1529). Per la sua formazione a Firenze, oltre all'apprendistato forse presso A. del Pollaiolo, rilevanti furono la persistente lezione [...] sia scultorea. Di nuovo a Firenze (1501-05), in un momento di grande vivacità per la presenza di Leonardo, Michelangelo e Raffaello, il S. affinò la sua sensibilità pittorica per la materia eseguendo opere come il fonte battesimale di Volterra ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] ai maestri consacrati, in una prudente, ma non convincente, lettera di scusa che scrisse il 6 ott. 1526 da Roma a Michelangelo, allora a Firenze, nella quale cercava di discolparsi di una diceria riferita al Buonarroti, e che egli dichiarava falsa e ...
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CASTELLANI
Gabriella Bordenache Battaglia
Maria Grazia Gajo
Giuseppe Monsagrati
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Famiglia di orafi, collezionisti, antiquari e ceramisti, vera e propria "dinastia" (attiva a Roma per oltre un secolo, [...] Dell'oreficeria antica), Roma 1872, ristampato a Roma nel 1920dal figlio Alfredo, con aggiunte nel testo (è dedicato a "Michelangelo Caetani, caro e venerato Maestro"); L'arte nell'industria, in Monografia della Città di Roma e della Campagna Romana ...
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antonioniano
agg. Relativo al regista Michelangelo Antonioni (1912-2007), al suo stile cinematografico. ◆ Le amiche, tratto dal racconto Tre donne sole, che fa parte del trittico pavesiano della Bella estate, può apparire oggi forse datato,...
colare2
colare2 v. tr., ant. letter. – Onorare, venerare. Fu così interpretato concordemente dagli antichi commentatori il passo di Dante (Inf. XII, 120): Colui fesse in grembo a Dio Lo cor che ’n su Tamisi ancor si cola, intendendo colare...