Musicista (n. Verona 1470 circa - m. forse Venezia dopo il 1535), che derivò l'appellativo con il quale ci è noto dallo strumento, il trombone, di cui fu virtuoso in gioventù. Fu alla corte di Mantova [...] (1487 circa), poi (1513) di Ferrara e in quella dei Medici a Firenze, dove musicò il madrigale di Michelangelo Buonarroti Com'arò dunque ardire (1519). È autore di frottole, giunteci per lo più nelle raccolte di O. Petrucci (1504-08) in uno stile ...
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D'ARIENZO, Nicola
Bianca Maria Antolini
Nacque a Napoli il 24 dic. 1842 da Gaetano, notaio, e da Maddalena Santelia. Malgrado l'opposizione del padre riuscì, grazie all'aiuto dello zio, il librettista [...] Marco D'Arienzo, ad intraprendere gli studi musicali: studiò dapprima il pianoforte con Pietro Labriola e Michelangelo Russo, e più tardi, vinta l'opposizione paterna, armonia e contrappunto con Vincenzo Fioravanti, e strumentazione con Giovanni ...
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Architetto (Perugia 1512 - ivi 1572). Di vasta e varia attività, lavorò in diverse città italiane, ma fu soprattutto a Genova che il suo stile lasciò una grande e originale impronta.
Vita e opere
Dopo [...] una prima educazione a Perugia (G. Danti; G. B. Caporali), recatosi a Roma (1536 circa) vi guardò soprattutto a Michelangelo, ma anche a Bramante, a Peruzzi, ad Antonio da Sangallo il Giovane, con il quale poi, nel 1542, collaborava nei lavori della ...
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Magrini, Gitt
Sabina Tommasi Ferroni
Nome d'arte di Rosa Chiari Solari, costumista cinematografica nata a Zoagli il 3 ottobre 1914 e morta a Roma il 10 luglio 1977. Lavorò in particolare con i registi [...] della Nouvelle vague ma anche con i grandi autori del cinema italiano, da Bernardo Bertolucci e Michelangelo Antonioni a Marco Ferreri e Mario Monicelli. La M. ripercorse epoche diverse con uno stile estremamente personale, elegante ed essenziale, e ...
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Nome con cui è noto l'architetto Antonio di Bartolomeo Cordini (Firenze 1484 - Terni 1546). Formatosi come carpentiere e maestro di legname, seguì gli zii materni Giuliano e Antonio il Vecchio a Roma (1503 [...] Paolo III nel 1534: edificio a cui lavorò fino alla morte e che subì significative alterazioni per mano di Michelangelo (cornicione) e Giacomo della Porta. È un imponente blocco squadrato simmetrico con bugnato rustico negli angoli, con la facciata ...
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Architetto danese (Ebeltoft 1856 - Copenaghen 1920), formatosi all'accademia di Copenaghen, dove poi fu insegnante (1909-19). Inizialmente influenzato da H. Labrouste e W. Burges, fu stilisticamente eclettico [...] , Ny-Carlsberg Glyptothek, 1903-06, ecc.); successivamente divenne rigorosamente classico nell'uso dell'ordine dorico e corinzio e di alcuni particolari ripresi da Michelangelo e da Palladio (Copenaghen, Quartier generale di polizia, 1919-24). ...
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CAVALIERI (Cavalleri, Cavallieri, De' Cavalieri, De Cavalleri, De Cavalleriis), Giovanni Battista
Bruno Passamani
Figlio di Giovanni Domenico di Villa Lagarina e di una Giovanna di Salò (Ghetta), fu [...] ; il rame è conservato nella Calcografia nazionale di Roma, n. 27); Patientia, piccola figura allegorica (1561); Pietà (1564, da Michelangelo a cui è dedicata in occasione della sua morte); Martirio di s. Caterina d'Alessandria (1565, da L. Agresti ...
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FOSCHI, Jacopo
Roberto Nuccetelli
Figlio di Domenico di Papi, nacque molto probabilmente a Firenze, nel 1463. Le notizie ricavabili dagli scarsi documenti ne confermano l'immatricolazione nel 1517 all'arte [...] avere competenze specifiche in questo ambito.
Il F. morì a Firenze l'8 maggio 1530.
Fonti e Bibl.:Il Carteggio di Michelangelo…, a cura di P. Barocchi - R. Ristori, I, Firenze 1965, pp. 64, 85 s. (Lodovico Buonarroti qualifica il F. dei "piagnioni ...
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BARBATO, Girolamo
Mario Crespi
Padovano, si fece valere nell'esercizio della professione medica e fu assai apprezzato, tanto che nel 1657 fu ascritto al Collegio dei medici di Venezia. Fu celebre per [...] aver scoperto l'esistenza dell'albumina nel siero di sangue: la scoperta fu poi da altri attribuita a Thomas Willis, ma Michelangelo Andrioli, che fu compagno del B. nelle ricerche e negli esperimenti, ne rivendicò la priorità a sé e al B. in una ...
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Banchiere e mecenate (Roma 1491 - ivi 1557); ampliò le attività bancarie del padre Antonio, trasferitosi da Firenze a Roma, ed ebbe l'appalto di varie gabelle pontificie. Si impose particolarmente dopo [...] e prestò somme cospicue al duca Carlo di Savoia e a Enrico II di Francia. Mecenate, fu in rapporto con Raffaello, Michelangelo, Cellini, Vasari, ecc. Ma soprattutto è noto per l'interesse con cui seguì le vicende della sua patria, osteggiando sempre ...
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antonioniano
agg. Relativo al regista Michelangelo Antonioni (1912-2007), al suo stile cinematografico. ◆ Le amiche, tratto dal racconto Tre donne sole, che fa parte del trittico pavesiano della Bella estate, può apparire oggi forse datato,...
colare2
colare2 v. tr., ant. letter. – Onorare, venerare. Fu così interpretato concordemente dagli antichi commentatori il passo di Dante (Inf. XII, 120): Colui fesse in grembo a Dio Lo cor che ’n su Tamisi ancor si cola, intendendo colare...