Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] potere, la rivoluzione e la repressione, la musica e le danze tradizionali, con stile basato sul piano-sequenza e ispirato a MichelangeloAntonioni, che J. ha sempre considerato il suo maestro. Nel 1972 ha vinto al Festival di Cannes la Palma d'oro ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] la censura e l'economia produttiva. Visconti fu l'autore più sostenuto, mentre alcune riserve furono rivolte al cinema di MichelangeloAntonioni e, ancor più, a quello di Roberto Rossellini successivo a Germania anno zero (1948) e a Federico Fellini ...
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Guerra, Tonino (propr. Antonio)
Serafino Murri
Scrittore e sceneggiatore, nato a Santarcangelo di Romagna (Rimini) il 16 marzo 1920. La sua scrittura cinematografica, lirica e introspettiva, ha trovato [...] il terreno ottimale di espressione nel sodalizio artistico con MichelangeloAntonioni e nel connubio con il conterraneo Federico Fellini, accanto al quale, specialmente in Amarcord (1973), G. ha lasciato emergere la vena umoristica della sua ...
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Arcalli, Kim (propr. Franco)
Enzo Siciliano
Montatore e sceneggiatore, nato a Roma il 13 marzo 1929 e morto ivi il 24 febbraio 1978. Eminente figura di cineasta, seppe innovare lo stile del montaggio [...] il primitivo progetto, diventa flusso coerente di sequenze, visione, racconto. Prestigiose le sue numerose collaborazioni, da MichelangeloAntonioni a Ettore Scola, da Giuseppe Patroni Griffi a Louis Malle, da Jerzy Kawalerowicz a Marco Bellocchio ...
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Cinema
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, fondata a Roma il 10 luglio 1936, edita da Ulrico Hoepli (Milano), con un comitato direttivo composto da Luciano De Feo, direttore [...] Giuseppe Ungaretti, Alfredo Casella, anglisti come Mario Praz e Gabriele Baldini, futuri registi come Luchino Visconti, MichelangeloAntonioni, Antonio Pietrangeli e Carlo Lizzani, uno storico e teorico del cinema come Umberto Barbaro, Bruno Barilli ...
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Il deserto rosso
Bill Krohn
(Italia/Francia 1964, colore, 120m); regia: MichelangeloAntonioni; produzione: Antonio Cervi per Film Duemila/Cinematografica Federiz/Francoriz; sceneggiatura: Michelangelo [...] .
Quando Il deserto rosso ottenne il Leone d'oro a Venezia nel 1964, Jean-Luc Godard intervistò MichelangeloAntonioni. Nonostante Antonioni sostenesse che Godard aveva cercato di farlo parlare da filosofo piuttosto che da cineasta, ciò che egli ...
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Cinéma vérité
Flavio De Bernardinis
La locuzione cinéma vérité (sull'argomento v. anche documentario) fu lanciata dal sociologo francese Edgar Morin in un articolo del gennaio 1960 sul settimanale "France [...] .Meno scontati, invece, i rapporti con il cinema italiano, a cominciare dal Neorealismo: Roberto Rossellini e MichelangeloAntonioni, a più riprese, non mancarono di prendere le distanze dal movimento. Tuttavia, nell'ambito della poetica specifica ...
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Cronaca di un amore
Rinaldo Censi
(Italia 1950, bianco e nero, 110m); regia: MichelangeloAntonioni; produzione: Franco Villani per Fincine; soggetto: MichelangeloAntonioni; sceneggiatura: Michelangelo [...] già anni prima ‒ il futuro dei due amanti.
Forte di un'esperienza maturata attraverso i film documentari, MichelangeloAntonioni, al suo primo lungometraggio, si apre a una nuova forma cinematografica, alla struttura discorsiva della finzione. La ...
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ICAIC
Francesco Salina
Sigla dell'Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematográficos, creato il 24 marzo 1959, con legge nr. 169 e con sede a L'Avana. Come suo direttore fu nominato dal governo [...] , La dolce vita (1960) di Federico Fellini, Accattone (1961) di Pier Paolo Pasolini e L'eclisse (1962) di MichelangeloAntonioni, l'ICAIC subì un forte attacco pubblico, ma l'Istituto mantenne con decisione e compattezza la propria linea operativa e ...
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Nicholson, Jack (propr. John Joseph)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Neptune (New Jersey) il 22 aprile 1937. Arrivato alla notorietà dopo una prolungata gavetta, con un piccolo [...] irriverente furono utilizzati da registi come Mike Nichols, lo stesso Rafelson, Hal Ashby, Roman Polanski o MichelangeloAntonioni per cogliere lo spirito dei tempi attraverso le peripezie di personaggi ribelli, trasgressivi, anticonformisti: il ...
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antonioniano
agg. Relativo al regista Michelangelo Antonioni (1912-2007), al suo stile cinematografico. ◆ Le amiche, tratto dal racconto Tre donne sole, che fa parte del trittico pavesiano della Bella estate, può apparire oggi forse datato,...
antonionismo
s. m. Lo stile, le tematiche, o gli elementi caratteristici del regista Michelangelo Antonioni (1912-2007). ◆ Per [Morando] Morandini era un film sulla possibilità di comunicazione tra gli esseri umani, in un’epoca di «antonionismo...