Filosofo e matematico (Trapani 1650 - Napoli 1718). Francescano, fondamentale nella sua formazione fu l'incontro, a Messina, con G. A. Borelli, che lo introdusse alla filosofia sperimentale. Lasciata la Sicilia, soggiornò e insegnò in varie città: Roma, Parigi, ove entrò in contatto con l'ambiente cartesiano, Modena, Capo d'Istria, Venezia, Padova, Barcellona e Napoli. Nel 1689 l'Inquisizione veneta ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] studi scientifici e filosofici, a letture di trattati matematici, astronomici, naturalistici e medici. Sotto la guida del cartesiano MichelangeloFardella, professore al vicino Studio di Padova, il C. lesse le Méditations e i Principes di Descartes e ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] la "nuova filosofia" attraverso la conversazione con un non bene identificato "filosofo cartesiano" (probabilmente il trapanese MichelangeloFardella), e da allora iniziò a procurarsi, affrontando anche ingenti spese, tutte le opere di Descartes e ...
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BORROMEO ARESE, Carlo
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Milano nel 1657 da Renato, decurione, e da Giulia Arese, che era figlia di Bartolomeo, presidente del Senato. Di famiglia nobilissima, che aveva annoverato [...] di riferirsi alle forze più riottose e politicamente incontrollabili del viceregno. Protegge uomini come il filosofo MichelangeloFardella, il giurista Saverio Panzuti, uno dei pochi del ceto civile impegnato nella congiura di Macchia; Giovanni ...
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MANFREDI, Gabriele
Luigi Pepe
Nacque a Bologna il 25 marzo 1681 da Alfonso e Anna Maria Fiorini.
Il padre, originario di Lugo, era un notaio provvisto di buona cultura e scelse per i figli i migliori [...] la scuola galileiana era ancora ben impiantata nelle Università italiane. Stefano degli Angeli, allievo di B. Cavalieri, e MichelangeloFardella, allievo di G.A. Borelli, insegnavano a Padova. Un altro allievo di Borelli, A. Marchetti, insegnava a ...
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GRIMANI, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 5 ott. 1677, nel bel palazzetto rinascimentale di S. Polo, sul Canal Grande, secondogenito di cinque fratelli, da Pietro di Marcantonio e da Caterina [...] nel Vicentino, si era in precedenza pronunciato - come riformatore dello Studio di Padova - in favore del progressista MichelangeloFardella, titolare della cattedra di astronomia e meteore (era stato maestro di Antonio Conti), e proprio in quegli ...
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D'ONDES REGGIO, Vito
Francesco Malgeri
Nacque a Palermo il 12 nov. 1811, dal barone Bartolomeo D'Ondes, procuratore nobile del Banco di Sicifia e sergente maggiore della milizia urbana, e da Gioachina [...] delle scuole pie, ebbe tra i suoi maestri il p. Michelangelo Monti, letterato, poeta e professore di eloquenza all'università Alberto Amedeo I di Savoia. Nel governo presieduto da V. Fardella marchese di Torrearsa (agosto-novembre 1848) al D. venne ...
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INTONTI, Nicola
Silvio de Majo
Nacque ad Ariano Irpino il 9 dic. 1775 da Giuseppe Saverio, di nobile famiglia originaria di Lucera, e da Camilla Giannotti. Dopo gli studi giuridici entrò in magistratura, [...] ultrarealisti, in particolare del generale G.B. Fardella. Di fronte alle resistenze di Ferdinando II, primi mesi del 1831, in Studi di storia napoletana in onore di Michelangelo Schipa, Napoli 1926 passim (sulla congiura del 1831); N. Cortese, ...
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