GORBAČËV, Michail Sergeevič
Adriano Guerra
Uomo politico sovietico, nato a Privol'noe (distretto di Krasnogvardejsk, regione di Stavropol') il 2 marzo 1931 da una famiglia contadina. Conseguita nel [...] ministero degli Interni, la polizia politica e soprattutto il partito) ma condizionare sempre più pesantemente lo stesso Gorbačëv. I temi sui quali maggiormente si mossero gli esponenti dell'ala conservatrice del PCUS, trovando consensi considerevoli ...
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comunismo
Massimo L. Salvadori
La costruzione di una società di eguali
Il comunismo è la dottrina che teorizza la necessità di porre fine alla proprietà privata dei mezzi di produzione e di introdurre [...] il declino della sua economia, incapace di ulteriori sviluppi.
Nel 1985 divenne segretario generale del Partito comunista Michail S. Gorbačëv, che tentò vanamente di rinnovare il sistema, il quale però subì una crescente crisi che infine determinò ...
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Unione Europea
Sergio Romano
di Sergio Romano
Unione Europea
sommario: 1. Introduzione. 2. L'Unione economico-monetaria e il Trattato di Maastricht. 3. Allargamento, approfondimento e Trattato di Amsterdam. [...] per il quarantesimo anniversario della Repubblica Democratica Tedesca, scoppiò una seconda crisi. Incoraggiati dalla franchezza con cui MichailGorbačëv criticò in quella occasione la politica di Erich Honecker, leader della RDT, i tedeschi dell'Est ...
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Armamenti
Virgilio Ilari
sommario: 1. Disarmo e riarmo nel ‛terzo dopoguerra'. 2. L'eliminazione degli euromissili e la riduzione degli armamenti strategici. 3. La riduzione delle forze convenzionali [...] in Europa
Ovviamente, al disarmo eurostrategico e strategico si accompagnò, in Europa, anche quello convenzionale. Il 18 aprile 1986 MichailGorbačëv annunciò a Berlino Est le linee generali di un piano per uscire dal vicolo cieco in cui si era ...
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CASAROLI, Agostino
Carlo Felice Casula
Nacque a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza il 24 novembre 1914. Il padre, Emilio, era sarto e la madre, Giuditta Pallaroni, casalinga.
Le condizioni [...] 1988 fu invitato a Mosca per le celebrazioni del millennario della Russia cristiana e incontrò il segretario del PCUS, MichailGorbacëv.
Nel febbraio 1989 intervenne a Ginevra alla Conferenza sul disarmo e alla Commissione sui diritti umani. Nei mesi ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] stroncò le rivoluzioni tentate in Ungheria nel 1956 e in Cecoslovacchia nel 1968. Quando però, nel 1989, MichailGorbačëv ridusse l'influenza sovietica nell'Est europeo, si verificarono rivoluzioni a catena.
Coalizioni e conflitto. - Come abbiamo ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] grado di modernizzare il sistema. Dopo il breve interludio di Konstantin Černenko (1984-1985) assunse il potere MichailGorbačëv, considerato il protetto politico di Andropov, e sarà proprio nello spirito del cambiamento che il nuovo leader formulerà ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] (Mutually Assured Destruction), il principio di deterrenza che ha retto il mondo durante la guerra fredda.
Con l'avvento di MichailGorbačëv alla guida dell'Unione Sovietica, nel 1985, si consuma la fase finale della guerra fredda. Essa ha nel crollo ...
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Socialismo
Iring Fetscher
sommario: 1. I limiti dello Stato sociale e la critica neoconservatrice: nuove sfide per il socialismo democratico. 2. Socialismo e ‛nuovi movimenti sociali'. 3. Obiettivi [...] di una ‛critica dal basso' compare di continuo, per esempio, nei discorsi del segretario del partito, MichailGorbačëv.
Nonostante un certo avvicinamento attuale tra socialismo democratico e comunismo restano comunque tra le due correnti enormi ...
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Muro di Berlino
Silvia Moretti
Il simbolo di un mondo spaccato a metà
Alla fine della Seconda guerra mondiale, Berlino divenne il simbolo della divisione del mondo in due blocchi: i regimi comunisti [...] seconda metà degli anni Ottanta il blocco comunista in Europa mostrò evidenti segni di crisi. La politica riformatrice di MichailGorbačëv, leader dell’Unione Sovietica dal 1985, favorì e accelerò il crollo dei regimi comunisti. A Berlino tra la fine ...
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perestrojka
perestròjka s. f. [voce russa, comp. di pere, indicante mutamento, e stroit′ «costruire»; propr. «ricostruzione, riorganizzazione»]. – Termine adottato nella politica interna sovietica e poi accolto dal giornalismo internazionale...
sovietico
soviètico agg. [der. di soviet] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dei soviet, costituito o formato dai soviet: l’organizzazione s.; Unione Sovietica o, più propriam., Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), denominazione della...