(sp. Barcelona) Città della Spagna nord-orientale (1.595.110 nel 2007), situata sulla costa mediterranea, fra il delta del fiume Ebro (costa di Ponente) e i Pirenei catalani (costa di Levante), capoluogo [...] 1930 vedono la realizzazione di limpide opere razionaliste, dai padiglioni per l’Esposizione del 1929 di L. MiesvanderRohe alle opere del GATCPAC (➔). Dagli anni 1980 una vivace attività costruttiva e una nuova politica urbanistica hanno impegnato ...
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(Staatliches Bauhaus Weimar) Istituto superiore di istruzione artistica, fondato a Weimar nel 1919 da W. Gropius per promuovere, in risposta alle esigenze che già dalla fine dell’Ottocento avevano dato [...] tolleranza di tendenze politiche radicali di sinistra offrì il pretesto per sostituire il direttore nel 1930 con L. MiesvanderRohe che guidò il B. (e la sezione di architettura) fino al 1932, quando la maggioranza nazionalsocialista del consiglio ...
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Architetto tedesco naturalizzato statunitense (Norimberga 1940 - Campton Hills, Illinois, 2021). Influenzato dalle opere di L. MiesvanderRohe e di D. H. Burnham, ha elaborato un linguaggio originale, [...] urbane.
Vita
Dopo aver studiato alla Technische Hochschule di Monaco, è emigrato negli Stati Uniti dove ha studiato con L. MiesvanderRohe presso l'Illinois institute of technology. Nel 1967 si è unito allo studio di C. F. Murphy Associates con ...
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Architetto dei Paesi Bassi (n. Heerlen 1955); nel 1984 ha aperto il proprio studio a Heerlen, poi a Maastricht. Ha insegnato presso numerose scuole, tra cui le accademie di architettura di Amsterdam e [...] di numerosi premi (Victor de Stuers, 1987; Charlotte Köhler, 2003; Rotterdam Maaskant, 1989; Edmund Hustinx, 1991; MiesvanderRohe pavilion award for European architecture, 1995; premio Cemento per l'Accademia di Maastricht, 1995), è autore di un ...
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Architetto irlandese (Dublino 1922 - Guilford, Connecticut, 2019) cittadino statunitense dal 1964. Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1948, si perfezionò con MiesvanderRohe all'Illinois institute of [...] technology, ed entrò (1950) a far parte dello studio di Eero Saarinen, al quale si era associato anche John Dinkeloo (Holland, Michigan, 1918 - Fredericksburg, Virginia, 1981) dopo aver lavorato nello ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] uno degli elementi principali della progettazione su scala internazionale: i progetti per uffici e le torri di v. (1919-21) di L. MiesvanderRohe, la Maison de Verre (1928-31) di P. Chareau e la Cité de Refuge a Parigi di Le Corbusier (1929-33 ...
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Città degli USA (2.836.658 ab. nel 2007), nello Stato dell’Illinois, la terza della federazione per popolazione dopo New York e Los Angeles. È situata a 180 m s.l.m. all’estremità sud-occidentale del Lago [...] nel 1939 dell’Institute of Design (nel 1949 annesso all’Illinois Institute of Technology, IIT), e, soprattutto, L. MiesvanderRohe, che diresse il dipartimento di architettura (1938-58) dell’Armour Institute, divenuto poi (1940) IIT. Oltre all ...
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Architetto e urbanista (Isola di Ösel, Estonia, 1901 - New York 1974). Fra le figure più interessanti dell'architettura della seconda metà del 20° sec., K. intraprese una via autonoma rispetto alle esperienze [...] creazione importante, la galleria d'arte Yale, a New Haven (1951-53), pur sotto un'apparente ispirazione a MiesvanderRohe, rivela i principî architettonici di K.: l'assialità dell'edificio è relativa, malgrado la forma cubica, perché vi mancano ...
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Architetto tedesco( Königsberg 1880 - İstanbul 1938), fratello di Max. Figura centrale del movimento espressionista e del razionalismo architettonico tra le due guerre, partecipò intensamente alla discussione [...] programmazione, nella città di Magdeburgo. Tornato a Berlino nel 1924, organizzò Der Ring, associazione di architetti (tra gli altri W. Gropius, H. Häring, MiesvanderRohe) interessati a nuove politiche abitative per la città; pubblicò tra l'altro ...
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(ted. Stuttgart) Città della Germania (600.068 ab. nel 2008; 1.980.000 ab. nel 2009, considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale del Baden-Württemberg. Sorge a 250 m s.l.m. sul fiume Neckar, [...] in stile razionale; per l’esposizione del Deutscher Werkbund organizzata a S. (Weissenhofsiedlung, 1927) da L. MiesvanderRohe idearono progetti i migliori architetti d’Europa. Tra gli edifici notevoli del secondo dopoguerra: sala da concerti ...
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