VESPRO SICILIANO
Ernesto Pontieri
. Così venne tardivamente denominato il moto per cui, sul declinare del sec. XIII, s'infranse, col dominio angioino in Sicilia, la monarchia creata nell'Italia meridionale [...] siciliana. Senonché non lievi danni derivarono dal Vespro: la secessione siciliana pregiudicò lo sviluppo storico del Mezzogiornod'Italia, sia insulare sia continentale, e preparò da lontano la soggezione dell'isola allo straniero.
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Patriota (Napoli 1818 - Sanza 1857). Fu uno dei primi teorici del socialismo in Italia, e nel dibattito interno al movimento risorgimentale sostenne la priorità della questione sociale rispetto a quella [...] dei moti di Milano, tornò in Italia per partecipare alla prima guerra d'indipendenza (1848); comandante di una compagnia ultimo. I due studiarono un'azione rivoluzionaria nel Mezzogiorno che, collegata all'attività cospirativa del comitato napoletano ...
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ROMEO, Rosario
Domenico Caccamo
Storico, nato a Giarre (Catania) l'11 ottobre 1924, professore di storia nell'università di Messina dal 1956 e di storia moderna nell'università di Roma (dal 1962). La [...] F. Chabod. R. fa valere la doppia esigenza d'innovare rispetto alla storiografia tradizionale, valorizzando le teorie dello di saggi Mezzogiorno e Sicilia nel Risorgimento, 1963) egli considera il Risorgimento nell'Italia settentrionale come ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] soprattutto i Gesuiti, che giustificavano la scelta di un impegno deciso nelle zone rurali più arretrate e nel Mezzogiornod'Italia, affermando che esso configurava una missione nelle "Indie di quaggiù". La natura delle missioni nel mondo contadino ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] Iuris interpretes, 1924, p. XXXVII). Durante il regno di Carlo I l'influenza francese toccò così nel Mezzogiornod'Italia il più alto grado di espansione provocando di conseguenza modifiche ordinamentali degli apparati dello stato e soprattutto della ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] : e cioè che le chiavi delle relazioni tra l'imperatore e le città marinare italiane stavano solo in parte nel Mezzogiornod'Italia, per quanto fortissimi fossero i loro interessi in queste regioni; e che in altra e non minore parte esse stavano ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] in senso eretico ed eccitano aspettative nuove, non tutte ortodosse, di una nuova età, non in Calabria e nel Mezzogiornod’Italia, ma nel resto della penisola, in Francia ed in Germania». E non è superfluo osservare che le notazioni di Volpe ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] stesso prevenire ogni dissenso chiamando addirittura la Chiesa a farsi promotrice di quella svolta politica.
Nel Mezzogiornod’Italia, dove era ancora forte il ricordo del sanfedismo, quell’ordinamento sembrava pertanto il più adatto ad assicurare ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] e questione meridionale ecclesiale nel suo magistero episcopale 1962-1993, Soveria Mannelli 2009.
94 M. Mincuzzi, Comunità ecclesiali e Mezzogiornod’Italia, in Id., Parla al mio popolo, a cura di E. Bambi, Lecce 1986, p. 59.
95 Ibidem, p. 61 ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] e di Manfredi all'indomani della dominazione sveva e dell'avvento degli Angioini, specialmente nella storiografia del Mezzogiornod'Italia: le loro figure vengono ora dimenticate, ora discusse e condannate; e non soltanto per tendenziosità guelfa, ma ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
anti-Sud
agg. inv. Contrario agli interessi e allo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia. ◆ «Il governo Berlusconi è talmente anti-Sud e anti-Mezzogiorno che è scandaloso non consentire all’elettorato siciliano, non solo di centrosinistra ma anche...