(VI, p. 33; App. I, p. 238; II, I, p. 355; III, I, p. 201)
Diritto. - Legislazione bancaria. - Con l'espressione legislazione bancaria si definisce quel complesso di norme a rilievo pubblicistico poste [...] Partecipazioni statali, per il Coordinamento delle politiche comunitarie e per il Mezzogiorno. Alle sedute del Comitato prende parte il governatore della Banca d'Italia. Al Comitato spetta un potere di direttiva, che viene esercitato per indirizzare ...
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Sistema europeo delle banche centrali (SEBC). L’Unione bancaria. La Banca d’Italia
Con sistema bancario si indica la struttura con cui è organizzata, secondo le leggi vigenti, l’attività bancaria – che include, fra le altre, tutte le operazioni di raccolta del risparmio tra il pubblico, l’emissione ... ...
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Organismo che svolge simultaneamente l’attività di raccolta di risorse finanziarie e di concessione del credito per proprio conto (➔ anche banca). L’i. di c. acquisisce per mezzo di operazioni di provvista, dette anche passive, fondi con l’obbligo di rimborso, sia sotto forma di depositi sia sotto altra ... ...
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Nell’economia greca e romana, la funzione principale dei banchieri era quella di custodire monete e agevolare il cambio fra le valute. Trattandosi di monete metalliche, il cambio era in rapporto al peso e al contenuto di metallo fino e di grezzo. La custodia fu compito anche dei sacerdoti nei templi. ... ...
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Impresa che compie operazioni di raccolta di fondi ed eroga crediti non trasferibili sul mercato.
Funzione creditizia e monetaria
La b. contemporanea è il risultato di due processi evolutivi. Il primo è la trasformazione dell’attività di custodia di fondi, o più semplicemente di monete, in attività ... ...
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Giulia Nunziante
Il luogo di incontro tra chi presta denaro e chi lo riceve
La banca è una particolare impresa a cui le famiglie e le aziende affidano i loro risparmi. Questi soldi rappresentano un prestito concesso dai risparmiatori alla banca, che in cambio deve pagare un interesse, cioè una somma ... ...
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(VI, p. 33; App. I, p. 238; II, i, p. 355; III, i, p. 201; V, i, p. 308)
Banca e credito
Con gli anni Novanta si afferma anche in Italia un radicale processo di ristrutturazione del settore bancario e del mercato del credito, volto a dar vita a un sistema di intermediari più articolato ed efficiente. ... ...
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Nello sviluppo e nella funzione delle b. in tutti i paesi economicamente più sviluppati del mondo si deve notare anzitutto un aumento quasi generale e continuo della ingerenza dello Stato nella politica e nella disciplina del credito. L'intervento statale, che per molto tempo si era limitato all'aspetto ... ...
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Fin dai primi anni che seguirono la fine della prima Guerra mondiale, e in misura molto maggiore dopo la crisi che, iniziatasi nell'autunno 1929 negli Stati Uniti di America si estese poi a tutto il mondo, le rapide fluttuazioni dei cambî, la necessità di valersi della politica monetaria come di uno ... ...
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I sistemi bancarî dei diversi paesi sia appartenenti a gruppi di interessi imperiali, sia che debbano soltanto servire ai bisogni creditizî di un solo mercato ben delimitato, geograficamente e politicamente, hanno subito, durante la crisi, una profonda e radicale trasformazione. Le tendenze direttrici ... ...
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SICILIA (XXXI, p. 654; App. II, 11, p. 821)
Aldo PECORA
Bruno MAVER
*
La popolazione residente dell'isola è aumentata da 4.000.078 ab. nel 1936 a 4.462.220 nel 1951, e ha raggiunto i 4.711.783 ab. [...] 628.000 olivi. Inoltre, con l'aiuto della Cassa per il Mezzogiorno, circa 25.000 ha di terreno sono diventati irrigui.
Tuttavia, accentuato, come pure quello con le altre regioni d'Italia. Quest'ultimo risultava nel 1956 sensibilmente superiore, per ...
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LIBIA (XXI, p. 57)
Roberto ALMAGIA
Umberto BORSI
Francesco DEGNI
Alberto BALDINI
Anna Maria RATTI
Confini e area. - Il confine tra la Libia e il Sudan Anglo-Egiziano è stato stabilito col protocollo [...] . rilevati al 100.000) e nell'area desertica più a mezzogiorno fino ad Auenát (180.000 kmq. rilevati al 400.000). Zavattari, Prodromo della fauna della Libia, Pavia 1934; R. Accademia d'Italia, Missione scientifica a Cufra, I-III, Roma 1934-35; N. ...
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(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] lo stato ha ''modernizzato'' questa regione centrale del Mezzogiorno, e per gli esiti di questa trasformazione. Nell' mercati. Spazi e modelli storici del fenomeno camorrista, in Storia d'Italia. Le regioni dall'unità a oggi. La Campania, Torino 1990 ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] sul confine fra l'Oceano settentrionale e il Mezzogiorno, occupavano una posizione ideale per fare da ; Marian Malowist, Capitalismo commerciale e agricoltura, in AA.VV., Storia d'Italia, Annali, I, Dal feudalesimo al capitalismo, Torino 1978, p. ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] andava estendendo il suo potere verso l'oriente e il mezzogiorno. Più recentemente, per due volte, essa aveva rivelato analoghe della politica di Hitler, al punto che il ‟Popolo d'Italia" del 13 maggio 1934 suggerì una guerra preventiva contro la ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
UNIONE EUROPEA
Sergio Romano e Roberto Santaniello
Aspetti istituzionali di Sergio Romano
Introduzione
Ogni storico dell'integrazione europea ricerca nel passato le sue origini più lontane e attribuisce [...] anni sessanta, solo il Mezzogiornoitaliano presentava problemi di sottosviluppo rispetto , Bologna 1998.
Bini Smaghi, L., L'euro, Bologna 1998.
Buti, M., Franco, D., Pench, L.R., Il Welfare State in Europa: la sfida della riforma, Bologna 1999. ...
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Feudo
GGiancarlo Andenna
Quando nel 1216 gli estensori del Liber Consuetudinum Mediolani dedicarono ben quattro capitoli alla materia feudale, chiarendo con precisione la natura essenzialmente beneficiale [...] , pp. 91-101.
S. Tramontana, La monarchia normanna e sveva, in F. Burgarella et al., Il Mezzogiorno dai Bizantini a Federico II, ivi 1983 (Storia d'Italia, diretta da G. Galasso, III), pp. 670-677.
G. Sergi, Lo sviluppo signorile e l'inquadramento ...
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Documentazione e notariato
Attilio Bartoli Langeli
Le domande alle quali vuole rispondere questo saggio (*) sono simili a quelle che Pierre Toubert si è posto a proposito del Lazio medievale. "Toute [...] notariato meridionale, Roma 1982, e Alessandro Pratesi, Il notariato latino nel Mezzogiorno medievale d'Italia, in AA.VV., Scuole diritto e società nel Mezzogiorno medievale d'Italia, Catania [1987], pp. 139-168.
40. Si veda l'ampia documentazione ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] sulla pena di morte. Profonda dunque ed insieme difficile fu la penetrazione nel Mezzogiorno. Nel fascicolo 1º del 1785 del Giornale enciclopedico d'Italia, pubblicato a Napoli, leggiamo tuttavia che "dopo il Segretario fiorentino non aveva prodotto ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
anti-Sud
agg. inv. Contrario agli interessi e allo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia. ◆ «Il governo Berlusconi è talmente anti-Sud e anti-Mezzogiorno che è scandaloso non consentire all’elettorato siciliano, non solo di centrosinistra ma anche...