Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] quella cronologica1. Se nella prima metà del XX secolo si insisteva, ad esempio, sul valore delle monete come mezzodicomunicazionedimassa, come ‘newspapers of the day’2, tale impostazione è da condividere solo in parte: i tipi monetali richiedono ...
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Strategici, studi
Carlo Jean
Definizione, contenuto e finalità
Gli 'studi strategici' hanno per oggetto il pensiero strategico in senso lato, relativo alla minaccia, all'uso e al controllo della forza [...] (fortificazioni, vie dicomunicazioni, ecc.), alla da quello della tecnologia dei mezzi bellici. Fuori da tale R., The economics of defence in the nuclear age, Cambridge, Mass., 1960.
Howard, M., The classical strategists, in Problems of ...
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CLEFI (Cleb, Clep, Clip, Cleps, Cleph, Clebus, Cleffo, Claffo), re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Appartenente alla stirpe di Beleos, una delle grandi famiglie da cui i Longobardi avrebbero tratto in [...] , Norici e Pannonici. A questa massa si erano aggiunti i Goti ancora presenti aveva seguito a Ravenna Elmichi.
Tolti dimezzo gli autori del colpo di Stato, C. si volse ad serie di spedizioni militari, il possesso delle grandi vie dicomunicazione e ...
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Totalitarismo. Un problema storiografico
Luciano Cafagna
Il tema, le idee e la prassi relativi al totalitarismo riguardano un preciso periodo storico, quello che va dalla fine della Prima guerra mondiale [...] alto rapporto dicomunicazione interna, come «società dimassa», nella quale modi di vivere e di ragionare tendono conservando rigide forme di autoritarismo politico, un’amplissima apertura alla proprietà capitalistica dei mezzidi produzione che ...
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Notabili
Giorgio Sola
Il termine 'notabili': storia e applicazioni
Per quanto il termine 'notabili' sia comunemente adoperato, persino nelle inchieste giornalistiche e televisive, in riferimento a persone [...] meno quando la comunità da essi amministrata supera una certa dimensione e gli uffici pubblici richiedono una qualificazione professionale e una continuità di direzione. Queste condizioni si verificano con l'avvento della democrazia dimassa e con l ...
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Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] di flusso sono a ogni istante rette fra loro parallele. C. di forza C. vettoriale della forza agente sull’unità dimassa, di è la costante dielettrica assoluta del mezzo (omogeneo, isotropo) e per il le grandi vie dicomunicazione, in Tirolo, Baviera ...
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Stato dell’Africa occidentale, confinante a N e a NO con il Burkina Faso, a E con il Togo, a O con la Costa d’Avorio; a S si affaccia sul Golfo di Guinea.
Caratteristiche fisiche
Il territorio del G. [...] di appartenere alla Gran Bretagna, il paese contava meno di 5.000.000 di abitanti. Secondo una stima poco più dimezzo uno dei meglio attrezzati in fatto di vie dicomunicazione. Le ferrovie si estendono per di mobilitazione e partecipazione dimassa ...
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Il mondo classico nella odierna cultura dimassa: oblio e riusi
Gianfranco Mosconi
Qual è il ruolo del mondo classico nella sensibilità e nell’immaginario comune dei contemporanei («contemporanei» in [...] conseguenza è che, mentre fino a mezzo secolo fa chiunque giungeva a una nel caso della comunicazione da parte di istituzioni pubbliche (che processo tipico della cultura dimassa contemporanea – oggetto di trasposizione cinematografica (USA ...
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Masserie regie
RRaffaele Licinio
Se nelle campagne del Mezzogiorno bassomedievale il nucleo che più di ogni altro svolge funzioni demiche e di colonizzazione agraria è il casale, villaggio aperto e [...] la massa (termine latino modellato sul greco μᾶζα, letteralmente 'impasto di mensilmente anche un barile e mezzodi vino).
Sulle rese, è masserie, in Strumenti, tempi e luoghi dicomunicazione nel Mezzogiorno normanno-svevo. Atti delle undicesime ...
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FORMENTINI, Ubaldo
Paolo Tirelli
Nacque il 20 nov. 1880 a Licciana (ora Licciana Nardi), in provincia diMassa-Carrara, da Erminio e da Clelia Montali. Compiuti gli studi ginnasiali a Pontremoli, frequentò [...] di Sarzana un'intensa attività forense, difendendo imputati di apologia di reato a mezzo stampa , la volontà popolare, specie di quelle masse su cui era gravato il insediamenti dicomunità arcaiche e sul tracciato delle vie dicomunicazione fra ...
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mass media
‹mäs mìidië› locuz. ingl. [propr. «mezzi (di comunicazione) di massa»: v. media], usata in ital. come s. m. pl. (e comunem. pronunciata ‹mass mìdia› o ‹mass mèdia›). – Espressione, molto diffusa nell’uso internazionale, corrispondente...
comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti di un meccanismo; c. dei privilegi,...