D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] una acuta intuizione pratica, della nascente società dimassa, di un rapporto nuovo tra lo scrittore e il suo pubblico e ancora, al di là di esso, di una moderna e nuova forma della "comunicazione".
Come precursore italiano del pensiero negativo, va ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] Gheri e ancora questo e quel cardinale, la Comunitàdi Finale Emilia, gli Anziani di Parma e Reggio, i fiorentini Dieci di balia e Otto di pratica. In questa prosa condizionata dalle circostanze e per obbligo di ufficio si dà un G. tutto risolto nel ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] . Il volontario esilio in massa dei Parganioti, lo sdegno dicomunicazione, sia nei momenti dell'elegia che in talune movenze di carattere epico.
I profughi di il permesso di stabilirsi in Piemonte. Gli sembrava, giustamente, una mezza resa ed esitava ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] una figlia d'un padron di barca in mezzo a un polverone di "gelosie di "sospetti" e di pericolosi "trasporti". Il di una buona fede che va alla dabbenaggine... Che se poi si consideri la nazion turca riguardo all'università ed alla massacomune ...
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APOLLONIO, Mario
Elisabetta Mondello
Nacque ad Oriano (Brescia) il 28 sett. 1901 da Artemio ed Elodia Vimercati. Studiò al liceo "Arnaldo da Brescia" in questa città, e qui frequentò il gruppo confraternale [...] 'A. fu fra gli intellettuali italiani più sensibili alle profonde novità inerenti all'avvento dei mezzidicomunicazionedimassa (fu egli stesso autore di molti radiodrammi) e alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie; fondò così e diresse dal ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] ., avrebbe riconosciuto il merito d'aver reso comuni "e la diritta maniera di filosofare, e la critica e la sodezza nelle mentre aveano con tal mezzo saputo ingrandire la potenza dire nel tempo istesso nella massacomune delle proprietà i feudi, ...
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comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti di un meccanismo; c. dei privilegi,...
mass media
‹mäs mìidië› locuz. ingl. [propr. «mezzi (di comunicazione) di massa»: v. media], usata in ital. come s. m. pl. (e comunem. pronunciata ‹mass mìdia› o ‹mass mèdia›). – Espressione, molto diffusa nell’uso internazionale, corrispondente...