Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] di una ricerca che studi il fenomeno 'dal punto di vista di' una data disciplina. È il metodo quindi la vera discriminante. In questo senso Metz smette di pensare che il c., se è un campo di segni, lo sia di per sé: lo è solo in quanto si fa prendere ...
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Mattoli, Mario
Serafino Murri
Regista e produttore cinematografico e teatrale, nato a Tolentino (Macerata) il 30 novembre 1898 e morto a Roma il 23 febbraio 1980. Si avvicinò al cinema in veste di produttore [...] attori come Macario e, nel secondo dopoguerra, Totò. Grazie anche all'apporto di sceneggiatori di fiducia come Vittorio Metz, Marcello Marchesi e, occasionalmente, del nipote Luciano, riuscì ad affrontare con stile semplice e immediato, mai volgare ...
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Aumont, Jacques
Daniele Dottorini
Critico del cinema e teorico francese, nato ad Avignone il 30 maggio 1942. Si è affermato negli anni Ottanta con i suoi studi sulla raffigurazione cinematografica, [...] università Paris III Sorbonne Nouvelle, e all'École des Hautes Études en Sciences Sociales (dove è succeduto a Christian Metz).
Ingegnere di formazione, ma cinefilo convinto, ha esordito come critico nei "Cahiers du cinéma", partecipando (dal 1967 al ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] 1966.
E. Garroni, Semiotica ed estetica, Bari 1968.
J.-L. Godard, Jean-Luc Godard par Jean-Luc Godard, Paris 1968.
Ch. Metz, Essai sur la signification au cinéma, Paris 1968 (trad. it. Milano 1975).
I formalisti russi nel cinema, a cura di G. Kraiski ...
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Sequenza
Michel Marie
La s. designa genericamente una serie o successione di elementi disposti uno dopo l'altro in un certo ordine. Nel cinema, ove venne utilizzata a partire dagli anni Dieci, indica [...] s., assume un carattere specifico, determinato dalla successione in ordine cronologico di una serie di brevi quadri. Metz definisce questa tipologia 'sequenza a episodi' rimandando al classico esempio della serie di colazioni in Citizen Kane (1941 ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] delle più ampie possibilità di movimento, fruisce durante il film di un vero e proprio "festino furtivo", come lo ha definito Metz (1977): è dovunque e nello stesso tempo a casa sua, vede senza essere visto, è vicino e lontano, partecipe e distaccato ...
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Dispositivo cinematografico
Lucilla Albano
Per 'dispositivo cinematografico' si intende una delle forme simboliche in cui si è organizzata la rappresentazione del mondo tramite la visione (e l'ascolto) [...] J.-L. Baudry, L'effet cinéma, Paris 1978.
Th. Kuntzel, Le travail du film, in "Communications", 1972, 19.
Ch. Metz, Le signifiant imaginaire: psychanalyse et cinéma, Paris 1977 (trad. it. Venezia 1980).
The cinematic apparatus, ed. T. de Lauretis, S ...
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Narratologia
Daniele Dottorini
Termine con il quale si intende, in linea generale, quella parte della teoria letteraria che si occupa dei processi di rappresentazione e di comunicazione narrativa, coniugando [...] per la moderna n. cinematografica è Christian Metz che, nella convinzione della narratività costitutiva del cinema Paris 1968 (trad. it. Semiologia del cinema, Milano 1972).
Ch. Metz, Langage et cinéma, Paris 1971 (trad. it. Milano 1977).
S. ...
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Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] più alla s. teatrale o alla s. di vita quotidiana, in quanto presenta un insieme spazio-temporale senza soluzioni di continuità (Metz 1968; trad. it. 1989, p. 178). I manuali di sceneggiatura propongono così una serie di elenchi di s. tipiche, come l ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] du cinéma, 2 voll., Paris 1963-1965.
R. Barthes, L'effet de réel, in "Communications", 1968, 11, pp. 84-89.
Ch. Metz, Essais sur la signification au cinéma, Paris 1968 (trad. it. Semiologia del cinema, Milano 1972).
J.P. Oudart, L'effet de réel, in ...
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