Generale (Vauluisant, Champagne, 1531 - Annecy 1585); uno dei più valenti capitani del sec. 16º, si distinse nella guerra di Enrico II contro l'imperatore Carlo V all'assedio di Lens (1552), nella difesa [...] di Metz (1553) e successivamente in Fiandra e in Italia; cattolico e seguace dei Guisa, ebbe parte di rilievo nelle guerre di religione di Francia e particolarmente nelle campagne del 1562, 1563 e 1567; dopo la notte di s. Bartolomeo (1572), che lo ...
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Riformatore dell'Assia (Avignone 1486 o 1487 - Frankenberg sull'Eder 1530). Francescano, passò alla Riforma ed ebbe tendenze zwingliane, dopo un primo periodo nel quale seguì Lutero. Stabilitosi nell'Assia [...] (dopo esser stato a Losanna, Ginevra, Wittenberg, Metz e Strasburgo), dettò la Reformatio ecclesiarum Hassiae e dal 1527 fu professore di teologia all'università di Marburgo. ...
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Capostipite della famiglia Borbone-Condé (Vendôme 1530 - Jarnac 1569); figlio cadetto di Charles di Borbone duca di Vendôme e di Françoise d'Alenqon, si diede alla carriera delle armi e combatté in Piemonte [...] sotto il Brissac, a Metz (1552) e a San Quintino (1557). Per rivalità verso i Guisa e per influsso della prima moglie, la calvinista Éléonore de Roye, nel 1558 aderì al calvinismo. Condannato a morte nel 1560, sotto l'accusa di aver tramato la ...
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Figlio maggiore (n. 486 circa - m. 534) di Clodoveo; ereditò nel 511, con i fratelli Clotario, Clodomiro e Childeberto, un quarto del regno paterno. Estese al di là del regno i suoi possedimenti, fissando [...] la sua residenza a Metz e combattendo contro Alamanni e Frisoni. Sottomise i Bavari, conquistò la Turingia (529-534) col fratello Clotario e costrinse i Sassoni a pagare tributi. ...
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DESIDERIO di Giovanni (Desiderio da Feltre)
Giuseppe Biasuz
Figlio del pittore e intagliatore Giovanni di Francia, o Francione, nacque probabilmente a Feltre (Belluno) tra il 1451 e il 1452.
Giovannidi [...] Francia ("di Franza") nacque a Metz (Lorena) attorno al 1420, da padre italiano di nome Desiderio, oriundo di Fanna del Friuli. Tornato in Italia, il padre tenne bottega di barbiere a Spilimbergo e avviò il figlio all'arte, sotto la guida di maestri ...
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Teologo francescano (n. 1249 circa - m. tra il 1300 e il 1308), di origine inglese (o francese); studiò a Oxford e a Parigi, ove fu maestro di teologia tra il 1284 e il 1287; nel 1295 fu eletto a Metz [...] superiore della provincia di Francia. Fedele seguace di s. Bonaventura, sia in teologia sia rispetto alla filosofia di Aristotele, del quale rigetta o profondamente modifica le dottrine (affermazione dell'impossibilità ...
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Nome assunto dall'ingegnere militare Rocco Guerrini (Marradi 1525 - Spandau 1596) dopo il suo trasferimento in Germania, riesumando il titolo nobiliare della sua famiglia legato al castello avito di Linari. [...] Emigrò nel 1542 in Francia ove costruì la cittadella di Metz. Ugonotto, lasciò la Francia nel 1568 e passò in Sassonia; lavorò alle fortificazioni di Dresda, a Friburgo (1571), a Dessau (1576), a Spandau (1578), a Berlino (1579-80), a Köpenick, a ...
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Generale francese (n. Montpellier 1818 - m. 1895). Prese parte alla spedizione di Roma e alla guerra di Crimea; fu poi in Siria (1860) e in Africa; seguì nella spedizione del Messico l'imperatore Massimiliano, [...] di cui fu ministro della Guerra. Nel 1870 combatté sotto Metz, dove fu ferito e fatto prigioniero. ...
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Generale francese (Nanteuil, Oise, 1601 - Parigi 1656), figlio di Henri, alla cui morte ottenne il governo della Linguadoca (1632), che difese contro gli Spagnoli (1637). Ciò gli valse il bastone di maresciallo. [...] In seguito (1644) scambiò il suo governo di Linguadoca contro quello di Metz e di Verdun; quindi ottenne la carica di colonnello generale dei Grigioni (1647); nel 1648 fu fatto viceré di Catalogna. Nel 1620 era divenuto duca e pari in conseguenza del ...
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MANNETTI, Giovenale
Marco Vendittelli
Nacque presumibilmente a Roma alla fine del XII secolo.
Nel Duecento il M. fu l'esponente di maggior spicco della sua famiglia. I Mannetti, famiglia romana tanto [...] determinare che la somma dovuta ai soli creditori romani, tra i quali il M., ammontava a ben 13.000 marche, che il vescovo di Metz si impegnava a restituire in rate annue di 1000 marche; cosa che fece per tre anni. Dopo la sua morte (24 ott. 1260) i ...
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