Capostipite della famiglia Borbone-Condé (Vendôme 1530 - Jarnac 1569); figlio cadetto di Charles di Borbone duca di Vendôme e di Françoise d'Alenqon, si diede alla carriera delle armi e combatté in Piemonte [...] sotto il Brissac, a Metz (1552) e a San Quintino (1557). Per rivalità verso i Guisa e per influsso della prima moglie, la calvinista Éléonore de Roye, nel 1558 aderì al calvinismo. Condannato a morte nel 1560, sotto l'accusa di aver tramato la ...
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Figlio maggiore (n. 486 circa - m. 534) di Clodoveo; ereditò nel 511, con i fratelli Clotario, Clodomiro e Childeberto, un quarto del regno paterno. Estese al di là del regno i suoi possedimenti, fissando [...] la sua residenza a Metz e combattendo contro Alamanni e Frisoni. Sottomise i Bavari, conquistò la Turingia (529-534) col fratello Clotario e costrinse i Sassoni a pagare tributi. ...
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DESIDERIO di Giovanni (Desiderio da Feltre)
Giuseppe Biasuz
Figlio del pittore e intagliatore Giovanni di Francia, o Francione, nacque probabilmente a Feltre (Belluno) tra il 1451 e il 1452.
Giovannidi [...] Francia ("di Franza") nacque a Metz (Lorena) attorno al 1420, da padre italiano di nome Desiderio, oriundo di Fanna del Friuli. Tornato in Italia, il padre tenne bottega di barbiere a Spilimbergo e avviò il figlio all'arte, sotto la guida di maestri ...
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LAGUNA, Andrés
Medico e umanista spagnolo, nato verso il 1490 a Segovia, dove morì nel 1560. Studiò a Salamanca e a Parigi; insegnò ad Alcalá (1537); fu medico di Carlo V, del duca di Lorena, esercitando [...] a Metz, Colonia, Nancy e a Roma, dove fu medico di Giulio III. Morto il papa (1555), ritornò a viaggiare, finché si ritirò nella sua città, dandosi interamente agli studî.
Molti opuscoli tradusse e scrisse, intorno alla medicina, alle scienze ...
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Ingegnere, nato nel 1526 a Salon (Bouches-du-Rhône), morto a Nantes nel 1576. Verso il 1547 entrò nella corte di Enrico II; durante la campagna del Lussemburgo, fortificò la città di Metz. Riprese poi [...] uno studio già iniziato di un canale per condurre a Salon le acque della Durance, e di questo canale iniziò la costruzione nel 1559; la mancanza di fondi necessarî al completamento e alla manutenzione ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] come campioni di un medesimo ordine di realtà allo scopo di rendere evidente una categoria di fatti (l'esempio citato da Metz è tratto da Une femme mariée, 1964, Una donna sposata, di Jean-Luc Godard, dove la successione delle evocazioni erotiche con ...
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Teologo francescano (n. 1249 circa - m. tra il 1300 e il 1308), di origine inglese (o francese); studiò a Oxford e a Parigi, ove fu maestro di teologia tra il 1284 e il 1287; nel 1295 fu eletto a Metz [...] superiore della provincia di Francia. Fedele seguace di s. Bonaventura, sia in teologia sia rispetto alla filosofia di Aristotele, del quale rigetta o profondamente modifica le dottrine (affermazione dell'impossibilità ...
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Nome assunto dall'ingegnere militare Rocco Guerrini (Marradi 1525 - Spandau 1596) dopo il suo trasferimento in Germania, riesumando il titolo nobiliare della sua famiglia legato al castello avito di Linari. [...] Emigrò nel 1542 in Francia ove costruì la cittadella di Metz. Ugonotto, lasciò la Francia nel 1568 e passò in Sassonia; lavorò alle fortificazioni di Dresda, a Friburgo (1571), a Dessau (1576), a Spandau (1578), a Berlino (1579-80), a Köpenick, a ...
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(ted. Trier) Città della Germania (104.640 ab. nel 2008), nella Renania-Palatinato, posta a 124 m s.l.m., sulla Mosella, nei pressi del confine del Lussemburgo. È il principale centro della regione vinicola [...] Cesare d’Occidente. Nel 462 o 464 passò in possesso dei Franchi. Scelta come sede da alcuni re, poi sostituita da Metz, ebbe di nuovo un periodo di splendore sotto Pipino e Carlomagno, ma in seguito decadde. Nell’898 l’arcivescovo Radbodo acquistò ...
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PIETRO di Pisa (Petrus diaconus o grammaticus)
Gerardo BRUNI
Maestro di grammatica di Carlomagno, del quale ci hanno lasciato sicura testimonianza il più antico biografo dell'imperatore, e suo cancelliere, [...] Eginardo, l'anonimo sassone, come pure lo scrittore degli annali di Metz e il monaco Alcuino. Al tempo dell'assedio di Pavia (774), Carlo Magno dovette conoscere P. di P. Non sappiamo quanti anni egli rimanesse a palazzo; ma morì in Italia nel 779.
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