GIOVANNI XV, papa
Wolfgang Huschner
Di origine romana, nacque, presumibilmente nella prima metà del X secolo, dal presbitero Leone, della sesta regio detta di Gallina alba. Fu cardinal prete del titolo [...] contro il suo esplicito volere. Nel novembre 993 fu infine Hartwig di Salisburgo a ricevere da G. le insegne della dignità metropolitica.
Appena eletto, G. aveva preso contatto con l'imperatrice Teofano, che si trovava al di là delle Alpi e che era ...
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FORTUNATO
Daniela Rando
Patriarca di Grado, secondo con questo nome, successe al patriarca Giovanni, suo consanguineo, che era stato assassinato nell'802 circa per mandato del duca veneziano Giovanni [...] la capitale dell'Istria (dominata dai Franchi) che già in precedenza aveva visto un suo presule aspirare alla cattedra metropolitica. C'era forse l'intento di sottrarre la sede gradense ai condizionamenti venetico-bizantini ponendo le premesse per un ...
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SETTALA, Enrico
Maria Pia Alberzoni
SETTALA (da Settala), Enrico. – Apparteneva a una famiglia capitaneale originaria di Settala (o Settara), a sud-est di Milano. Non si conosce il nome dei genitori.
Trasferitisi [...] attività sacramentali. Lo stesso presule non poté ricevere né la consacrazione episcopale né il pallio per poter esercitare l’autorità metropolitica fino a quando non si ristabilì la piena armonia tra il Comune e la Chiesa romana. Anche i rapporti ...
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SALA (della), Oddone
Mauro Ronzani
SALA (della), Oddone. – Nacque a Pisa, nel 1270 o poco prima, da Chianne del fu Oddone, facoltoso mercante di mare, e da una certa Guida, ancor viva nel 1290.
Il [...] ma non ne è rimasta documentazione. Nel marzo 1308 Clemente V riportò Sala in Sardegna, ponendolo a capo della sede metropolitica di Arborea: qui, il 14 febbraio 1309 presiedette un concilio provinciale. Nel giugno 1311 è peraltro attestato a Pisa ...
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DONATO
Marco Pozza
Nulla conosciamo, per il silenzio delle fonti note, circa le origini e la vita di D. anteriormente al 717, quando venne eletto a succedere sulla sede di Grado al defunto metropolita [...] la giurisdizione ecclesiastica.
Ambedue i vescovi, ora entrambi riconosciuti dal pontefice, rivendicavano a sé gli antichi diritti metropolitici; e ai loro interessi personali si aggiungevano quelli delle potenze delle quali essi erano sudditi. La ...
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CORSINI, Amerigo
Renzo Ristori
Figlio di Filippo di Tommaso e della sua prima moglie Lisa, della famiglia magnatizia dei Rossi, nacque a Firenze verso il 1370.
Mercanti e banchieri saliti in posizione [...] della propria città.
Nel 1419 la Signoria chiese ed ottenne dal pontefice Martino V la concessione della dignità e della giurisdizione metropolitica per la Chiesa di Firenze e nel concistoro del 10 maggio di quell'anno (e non del 2 maggio 1420, come ...
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STELLA, Ingeranno
Antonio Tagliente
(Ingiranno, Enguerrand). – Nacque negli ultimi decenni del XIII secolo, in Francia da presunta famiglia aristocratica. Ignoti sono i nomi dei genitori, come anche [...] e consigliere. La vicinanza al sovrano gli permise di divenire arcivescovo di Capua, ottenendo la più antica sede metropolitica del Mezzogiorno e tra le più vicine alla capitale, a seguito dell’intervento risolutore di Clemente V.
Alla scomparsa ...
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CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] di Ravenna, eletto ma non ancora consacrato (Rubeus, p. 298). Nell'assumere il difficile governo di una sede metropolitica colpita dall'interdetto papale nel 1065, Wiberto mantiene all'inizio rapporti di convivenza con la Chiesa romana (Gregorii VII ...
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PANDOLFO I
Barbara Visentin
(Paldolfo, detto Capodiferro). – Principe di Capua e Benevento, figlio primogenito di Landolfo II, nacque nella prima metà del secolo X probabilmente a Capua.
È prevalentemente [...] metropolitana della Campania e che suo fratello Giovanni ne fosse consacrato arcivescovo.
Con l’erezione di Capua a sede metropolitica, Pandolfo poté non solo ridurre la pressione della politica meridionale dei pontefici, ma anche porre un freno alla ...
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COSTANTINO I, papa
David Miller
Figlio di un Giovanni, proveniva da famiglia di origine siriana, ma apparteneva al clero romano, dove aveva percorso la sua carriera ecclesiastica, raggiungendo il grado [...] cordiali rapporti anche con la corte di Pavia: lo prova il modo con cui risolse il conflitto giurisdizionale fra la sede metropolitica di Milano e quella vescovile di Pavia.
La fuga dei presuli milanesi dinnanzi all'invasione longobarda nel 569 ed il ...
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metropolitano
agg. e s. m. [dal lat. tardo metropolitanus]. – 1. agg. a. Che appartiene alla metropoli, cioè alla madrepatria, considerata in rapporto alle colonie o ai territorî d’oltremare: territorio m., quello che costituisce la madrepatria;...