BASIOLA, Mario
Mauro Bucarelli
Nato ad Annico (Cremona) il 12 luglio 1892 da Alessandro, artigiano cestaio, e da Marta Milanesi, passò la giovinezza dedito ai lavori nei campi senza ricevere un'istruzione [...] con Lauri Volpi Lucia diLammermoor e Rigoletto. Finalmente nella stagione 1925-1926 il B. fu scritturato da G. Gatti Casazza al teatro Metropolitan di New York, dove rimase fino al 1932: debuttò l'11 nov. 1925 in Aida al fianco di E. Rethberg e G ...
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Architetto statunitense (Worcester, Mass., 1895 - New York 1981). Ad eccezione di un anno all'École des beaux arts di Parigi, non compì corsi regolari, formandosi con la pratica presso studî di architettura. [...] Corbusier, O. Niemeyer, S. Markelius (1945-50) e il Lincoln Center (1962-68), per il quale progettò il Metropolitan opera house. Con M. Abramovitz diresse uno studio (1941-76) specializzato nella costruzione di stabili per uffici adottando largamente ...
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Pittore (Kyoto 1658 - ivi 1716), fratello di Kenzan. Dopo avere studiato per breve tempo nella scuola di Kano in Yedo, di ritorno a Kyoto adottò il nuovo stile creato da Kōetsu e da Sōtatsu, in cui il [...] o su seta, celebri sono i paraventi con Iris (Tokyo, museo d'arte Nezu) o con Onde (New York, The Metropolitan art museum), il ritratto di Nakamura Kuranosuke (Nara, museo Yamato Bunkakan). Diede disegni per le ceramiche del fratello; notevoli sono ...
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CASTAGNA, Bruna
Roberto Staccioli
Nata a Bari il 15 ott. 1905 da Luigi e da Maria Catacchio, cominciò a studiare pianoforte a Milano dall'età di sette anni, apparendo in pubblico a quattordici come [...] Uniti, debuttando al teatro dell'Ippodromo di New York come Carmen nel 1935.
Nel 1936 cantò per la prima volta al Metropolitan nel ruolo di Amneris con Elisabeth Rethberg quale Aida; da allora interpretò più volte a New York il persopaggio della ...
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Pittore (Kingston, New York, 1775 - ivi 1852). Nipote di Pieter V. (1687-1778), ritrattista di origine olandese, V. fu il primo pittore americano a studiare a Parigi, dove, dal 1796, soggiornò più volte. [...] a Nasso, 1812, Filadelfia, Academy of fine arts). Dipinse un grande panorama di Versailles (1815, New York, Metropolitan Mus.), paesaggi e molti ritratti. Pur ricevendo commissioni pubbliche (Sbarco di Colombo, 1839-46, Rotonda del Campidoglio di ...
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Scultore statunitense (Los Angeles 1904 - New York 1988). Nel suo lavoro ha prediletto sempre la ricerca di atmosfere e situazioni spaziali piuttosto che la monumentalità delle singole opere: per questa [...] e le esposizioni; le sue opere sono conservate nei più importanti musei del mondo, tra cui il Solomon R. Guggenheim Museum, il Metropolitan Museum of Art e il Museum of modern art di New York; il Museum of modern art di Tokyo; la Tate Gallery di ...
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Tenore tedesco (n. Monaco di Baviera 1969). Dotato di un notevole carisma scenico e interpretativo, con una voce ben timbrata e di colore scuro, è tra gli interpreti più ricercati. Ha completato i suoi [...] 2002 ha fatto parte della compagnia dell’Opera di Zurigo. L’affermazione internazionale è arrivata nel 2006 con La traviata al Metropolitan di New York. Il suo repertorio spazia tra l’altro da Wagner, a Bizet, Puccini, Verdi. Nel 2017 è stato eletto ...
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Pseudonimo del romanziere inglese Harry Summerfield Hoff (Crewe 1910 - Londra 2002). Si affermò con Scenes from provincial life (1950), un romanzo che inaugurò un nuovo genere di realismo nell'Inghilterra [...] ); You want the right frame of reference (1971); Shall we ever know? (1971); You're not alone (1976); Scenes from metropolitan life (1982); Scenes from later life (1983); From early life (1990); Immortality at any price (1991); Scenes from life and ...
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Banchiere statunitense e collezionista d'arte (New York 1892 - Sands Point, New York, 1969). Ereditò e arricchì la collezione d'arte formata (1911-26) da suo padre Philip (New York 1861 - ivi 1945), e [...] . Notevoli anche le raccolte d'arte minore (come quella della ceramica italiana) e quella di pittura francese impressionista e postimpressionista. L. fece cospicue donazioni a istituzioni culturali, soprattutto al Metropolitan Museum di New York. ...
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Pittore (New York 1836 - Roma 1923). Studiò a New York con il pittore di genere T. H. Matteson per poi completare la sua formazione soggiornando a Parigi, a Firenze e a Düsseldorf (1856-61); nel 1866 si [...] , 1896-97). Sensibile e accurato vedutista, dipinse anche, con vena originale e antiaccademica, bizzarri, surreali paesaggi di grande suggestione, che gli diedero fama. Sue opere a Boston (Museum of fine arts), a New York (Metropolitan Museum), ecc. ...
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metropolitana
s. f. [ellissi di ferrovia metropolitana, locuz. modellata sul fr. chemin de fer métropolitain, abbreviato in le métropolitain e oggi più comunem. in le métro]. – Sistema di trasporto su rotaia, che utilizza una sede propria,...
wi-max
(Wimax), s. m. inv. Acronimo dell’ingl. World Interoperability for Microwave Access: tecnologia sperimentale di collegamento telematico a larga banda senza fili, che corrisponde allo standard IEEE (Institute of Electrical and Electronic...