Architetto statunitense (Worcester, Mass., 1895 - New York 1981). Ad eccezione di un anno all'École des beaux arts di Parigi, non compì corsi regolari, formandosi con la pratica presso studî di architettura. [...] , O. Niemeyer, S. Markelius (1945-50) e il Lincoln Center (1962-68), per il quale progettò il Metropolitanoperahouse. Con M. Abramovitz diresse uno studio (1941-76) specializzato nella costruzione di stabili per uffici adottando largamente l'uso ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] nel 1990). L'afflusso verso le aree metropolitane e verso le città minori è in , che nasce in senso proprio con House made of dawn (1968; trad. it Chicago e organizzata da B.J. Wright nel 1992-93 (con opere di D. Birnbaum, A. Crane, V. Fisher, D. Hall ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] Living theatre, il Round house, l'Open theatre, il Banham. Nel 1956 R. Hamilton presentava una delle opere più îamose della Pop art: Just what is cui cerca di definire le nuove funzioni e necessità metropolitane. A Londra il gruppo Archigram (P. Cook ...
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