Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] il nuovo Stato democratico faceva così il suo ingresso nel mondo della produzione cinematografica. Alla fine dell'anno la MetroGoldwynMayer annunciò che le riprese del suo nuovo kolossal, Quo vadis (1951; Quo vadis?) di Mervin Le Roy, si sarebbero ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] era il contratto pluriennale con uno studio, e quindi un mestiere fortemente condizionato dalle sue modalità produttive. La MetroGoldwynMayer mirava al prodotto di qualità e a valorizzare le sue star; assunse quindi letterati di grido come Francis ...
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Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] , tra di essi, soprattutto di Louis B. Mayer): la MetroGoldwynMayer nella stagione 1928-29 vinse tre premi, assegnati , il Thalberg Memorial Award per il produttore Samuel Goldwyn. Nell'edizione del 1947 numerosi riconoscimenti andarono a ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] . All'interno del cinema tedesco muto si segnala Carl Mayer, collaboratore abituale di Friedrich W. Murnau, che tentò pratiche produttive cambiavano però di studio in studio. Alla MetroGoldwynMayer, per una s. venivano accreditati più scrittori, ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] contributo all'elaborazione e alla caratterizzazione delle immagini di nascenti o affermate dive, il primo per i film della MetroGoldwynMayer e l'altro per le produzioni Paramount. Rivestono una grande importanza i c. in Queen Christina (1933; La ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] questione ebraica in epoca nazista, argomento che indusse J.P. Goebbels a bandire dalla Germania i film della MetroGoldwynMayer. Al calore partecipato di Borzage, Stahl contrappose la lucidità quasi distaccata di chi guarda i suoi personaggi con ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] ), sono i primi esempi di ricostruzione maniacale del profilmico. Se Stroheim però fece rischiare il fallimento alla MetroGoldwynMayer, diretta allora da Irving Thalberg, tuttavia le fece anche moltissima pubblicità. La costruzione di grandi set ...
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Cineteca
Sergio Toffetti
Luogo di raccolta e collezione sistematica di film a scopo di conservazione, restauro, consultazione ed eventualmente diffusione.
Origini e storia
Bolesław Matuszewski, pioniere [...] 1990.
Nel primo dopoguerra la stessa industria aveva iniziato a ipotizzare l'eventuale riutilizzo dei vecchi film: MetroGoldwynMayer negli Stati Uniti, UFA in Germania e Gaumont in Francia inaugurarono una politica di conservazione dei loro film ...
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Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] case produttrici come la RKO e la United Artists, ma anche dalla 20th Century-Fox, dalla Warner Bros., dalla MetroGoldwynMayer e dalla Paramount Picture. Fu in questa fase che si consolidarono le figure-tipo del n.: il detective privato (modellato ...
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Formato
Dario Tomasi
Nel lessico cinematografico, il termine formato designa da un lato la larghezza della pellicola, indicata in millimetri e in maniera ellittica, dall'altro, in modo estensivo, le [...] , di Benjamin Stoloff; The big trail, 1930, Il grande sentiero, di Raoul Walsh), l'anno successivo, della Real Life della MetroGoldwynMayer (Billy the kid, 1930, di King Vidor) e del Vitascope della Warner Bros. (A soldier's plaything, 1931, di ...
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