Nome latinizzato del grammatico Johann Klaj (Herzberg, Cottbus, 1535 - Bendeleben, Halle, 1592); importante per la grammatica e la metrica tedesca è la sua Grammatica Germanicae linguae (1578). ...
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Linguaggio artificiale, costituito con lessico in parte volgare o dialettale e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latina. Ha le sue prime manifestazioni nella letteratura [...] burlesca medievale (canti goliardici; sermons joyeux; farces), ma assume fisionomia definita solo verso la fine del 15° sec. in Italia, e si fissa col Baldus di T. Folengo, che inaugura un vero e proprio ...
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Filologo (Parigi 1799 - ivi 1884), fratello di Jules; membro dell'Académie des inscriptions et belles-lettres, si occupò soprattutto di metrica e di lessicologia latina e francese (Traité de versification [...] latine, 1826; Nouvelle prosodie latine, 1839; Dictionnaire français-latin, 1858). Ricordato anche per i Mélanges de philologie (1879) ...
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sineresi Presso i grammatici greci, la contrazione di due vocali (ὁρῶντες da ὁράοντες). Nella poesia italiana, fusione in un’unica sillaba metrica di due o più vocali contigue nella medesima parola. Il [...] fenomeno contrario è la dieresi (➔) ...
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Filologo tedesco (Brunswick 1793 - Berlino 1851), prof. nelle univ. di Königsberg (1818) e di Berlino (1825). Grecista, latinista, germanista, studioso di metrica; insigne soprattutto per il metodo della [...] critica del testo, che egli fondava, servendosi della recensio, esclusivamente su pochi testimonî sicuri, ordinati genealogicamente in modo da ricostruire il più meccanicamente possibile l'archetipo; da ...
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´l Grammatico e filosofo arabo (sec. 8º d. C.); gli sono attribuite la prima sistemazione della grammatica nazionale e la fissazione della metrica e delle prime basi della lessicologia. ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] ; Marotta 2003), mentre in fonetica sperimentale lo studio del ritmo è associato al tema dell’isocronia (cfr. § 4).
La fonologia metrica è basata sul riconoscimento del piede come unità ritmica di base in ogni lingua. In linguistica, il piede è una ...
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Indianista (Buti, Pisa, 1877 - Firenze 1960). Prof. di sanscrito nell'univ. di Pisa (1914-52), si dedicò prevalentemente allo studio della filosofia indiana e della metrica vedica, di cui diede una prima [...] trattazione sistematica, fra le sue opere: I sistemi filosofici indiani (1915), La dottrina di Gotama Buddha (1928), Brahmanesimo e Induismo (1951) ...
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Grammatico e poeta ebreo originario di Baghdād ed educato a Fez (sec. 10º); fu uno degli iniziatori in Europa degli studî linguistici ebraici e della poesia metrica ebraica sul modello della poesia araba; [...] nella spiegazione del significato delle parole ricorse anche all'arabo e all'aramaico ...
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Linguistica
Nella prosodia delle lingue classiche si dice b. la vocale, e quindi la sillaba, che nella pronuncia ha durata minore della vocale lunga; poiché nella metrica greco-latina è ammessa, in taluni [...] casi, la sostituzione di due b. a una lunga, si suole convenzionalmente attribuire alla b. il valore di un tempo, alla lunga il valore doppio, anche se probabilmente era un tempo e mezzo. La b. si indica ...
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metrica
mètrica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. metrico; nel sign. 1, cfr. gr. μετρική (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. La tecnica della versificazione, cioè il complesso delle leggi che regolano la composizione dei versi e delle strofe;...