Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] -1969: 1°, § 169:
Le parole con z possono essere derivate dal greco e in questo caso [...] seguono la sorte di dj- latino. Le parole , di grado più elevato della sillaba e del piede metrico, ma più basso del sintagma fonologico e del sintagma ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] un’Italia costiera, legata al mondo bizantino di lingua greca (Baldelli 1988).
Almeno per buona parte del VI i due Ritmi attestano in vario modo l’influenza di moduli metrici d’oltralpe, a cominciare dall’adozione di versi derivanti dall’octosyllabe ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] dubbio sia la remota origine classica, e in particolare greca, degli elementi formativi, sia la loro diffusione tramite altre discipline scientifiche, da amamelidacea (botanica) e anfìbraco (metrica) a zigosi (biologia) e zimasi (biochimica).
Dal ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] stupefacente il saldo dominio della lingua poetica e della metrica italiana e la vastità delle conoscenze letterarie del giovane con Gheorge Asachi e Ion Eliade Rădulescu, e quella neo-greca, con Andreas Kalvos e Dionisios Solomòs: tutti autori in ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] a Omero che pure era più sapiente di tutti i Greci» (Eraclito, frammento 56). La consapevolezza di questa insufficienza indovinello popolare, specialmente quando si è in presenza di metrica e rima regolari.
Rispetto all’enigma di tradizione scritta, ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] morte, affiancato dall'insegnamento, nella stessa università, di grammatica greca e latina che tenne per molti anni, al quale seguì dei versi, sugli usi metrici nella poesia italiana dei primi secoli, sulla metrica delle Odi barbare di Carducci ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] ammonimento ricavabili da un fatto. Può essere formulato in forma metrica o in prosa rimata. Ha di solito tradizione antica e lo spoglio per il vocabolario dei proverbi latini e greci. Nel Seicento e Settecento i poeti eroicomici sfruttarono con ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] (Il Bardo della Selva Nera) con quella desunta dalla lingua greca antica, da lui affrontata, contemporaneamente alla stesura del carme, sintattica che tende a travalicare vistosamente la misura metrica.
Per i Sepolcri si aggiunga come le sequenze ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] del ‘recitar cantando’ considerato proprio dell’antica tragedia greca.
Dopo le prime rappresentazioni a Firenze e Mantova, in dell’opera in atto (Telve 1998: 431)
Quanto alla metrica, ai versi più prosastici dei recitativi (di solito endecasillabi ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] ’ Medici. In questa chiave si spiegano le riprese di forme metriche come la ballata, il madrigale e addirittura la sestina. La che domina il testo.
Le suggestioni esercitate dalla cultura greca sono alla base del progetto delle Laudi del cielo ...
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metrica
mètrica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. metrico; nel sign. 1, cfr. gr. μετρική (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. La tecnica della versificazione, cioè il complesso delle leggi che regolano la composizione dei versi e delle strofe;...
metrico
mètrico agg. [dal lat. metrĭcus, gr. μετρικός, der. di μέτρον «misura; metro (del verso)»] (pl. m. -ci). – 1. a. In relazione a metro nel sign. di «misura», che concerne la misura, la misurazione: i sistemi m. e monetarî usati dagli...