Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] successive, è passata a indicare il palcoscenico e il luogo immaginario in cui si svolge l'azione. Per metonimia, nell'accezione drammatica, ha acquisito il significato di azione scenica complessiva, nonché di azione singola, continua e sviluppata ...
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Schermo
Costante De Simone
Lo s. è il luogo dell'attualizzazione dell'opera cinematografica, la finestra sull'universo delle immagini. Per questo in film come The purple rose of Cairo (1985; La rosa [...] la forza suggestiva che emana dalla pellicola. Nel suo ruolo di catena che lega il soggetto all'oggetto, per metonimia lo s. si conferma simbolo dell'intera arte cinematografica.
Tecnica
Lo s. cinematografico può essere costituito da qualsiasi ...
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Manifesto
Franco Montini
Parte introduttiva
di Mario Verdone, Franco Montini
Nato dalla necessità di diffondere notizie di pubblico interesse, da parte sia di istituzioni ufficiali sia di privati, il [...] e inconfondibile linguaggio, che rimanda a quello cinematografico con l'utilizzo di figure retoriche come la metafora, la metonimia, la sineddoche. Ma, probabilmente, la diversità del m. di cinema deriva anche dal fatto che in questo caso ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] fosse stato fatto anche in non pochi studi specialistici; e infine elaborando un discorso sul rapporto tra metafora e metonimia, sulla condensazione e lo spostamento, che indaga i movimenti profondi della significazione, facendo luce in modo al tempo ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] processo vigile e razionale del discorso filmico. Metz, però, si limita a portare esempi in cui il processo metaforico e metonimico è evidente secondo le conoscenze linguistiche e retoriche. Mentre ciò che resta nell'ombra sono la condensazione e lo ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] Drašković); 'aggressività' fotografica negli incipit (Pavlović, Antić, Makavejev); uso di tropi cinematografici (ellissi nel montaggio; metonimia nell'inquadratura, asincronismo tematico tra colonna suoni e immagini ecc.). A ciò vanno aggiunte altre ...
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metonimia
metonìmia (alla greca metonimìa) s. f. [dal lat. tardo metonymĭa, gr. μετωνυμία, propr. «scambio di nome», comp. di μετα- «meta-» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»]. – Procedimento linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale,...
metonimico
metonìmico agg. [dal lat. tardo metonymĭcus, gr. μετωνυμικός] (pl. m. -ci). – Che è proprio della metonimia, che costituisce metonimia: uso m. di un vocabolo, di un nome; espressione metonimica. ◆ Avv. metonimicaménte, per metonimia:...