Equilibrio chimico (p. 151). - L'ipotesi che i sistemi chimici possano essere trattati come sistemi ideali è stata particolarmente fruttuosa, ha costituito la base, davvero semplificatrice, sulla quale [...] eseguito, tra gli altri, dagli autori su ricordati, R. H. Newton e B. F. Dodge ed in seguito anche da R. H. Ewell. I primi due hanno dato il metodo per il calcolo dei coefficienti di attività dei gas reagenti ed i loro risultati sono riassunti nella ...
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Dallo svilupparsi e dal diffondersi degli studî d'ottica e delle teorie scientifiche dei colori stabilite dal Newton e approfondite da H. von Helmholtz e dagli esperimenti di J. Mile ebbero origine quelle [...] di complementarismo, divisionismo, luminismo che per vie diverse cercarono in pittura la maggiore luminosità. Ma solo molto tempo dopo la scoperta del Newton secondo i metodi divisionisti la sua Ave Maria a Trasbordo. Ma egli non divenne di colpo e ...
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Con il termine b. vengono definite una serie di reazioni di ossido-riduzione, che avvengono negli organismi luminescenti (quali alcuni batteri, protozoi, funghi, vermi, crostacei, ecc.), nelle quali la [...] di luce da batteri e funghi luminosi, e successivamente da I. Newton che teorizzò che la luce emessa dagli organismi luminescenti era di applicazione pratica della b. mettendo a punto una metodicadi laboratorio per il dosaggio dell'ATP. Nel 1967 ...
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. Dal latino medievale binomium. Nel libro X di Euclide sono classificate, in varie specie irriducibili le une alle altre, le radici delle equazioni di secondo grado e delle equazioni biquadratiche a coefficienti [...] e spiega con esempî i metodidi Stifel.
N. Tartaglia (1500-1557) nel suo Trattato di Aritmetica, Venezia 1556, tradotto secundo
A Q, et sic deinceps.
Per dimostrarla, il Newton probabilmente elevava ambo i numeri alla potenza n, denominatore dell' ...
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MARSILI, Luigi Ferdinando
Mario LONGHENA
Francesco VERCELLI
Scienziato, viaggiatore e uomo politico, nato in Bologna il 20 luglio 1658, morto ivi il i° novembre 1730. Non compì studî veramente regolari: [...] di osservazione, padronanza dei metodi d'indagine e di analisi, scoperte di fenomeni rimasti prima inosservati, come l'esistenza di française, nominato socio e presentato dal Newton all'Accademia delle scienze di Londra nel 1722, dopo altri viaggi ...
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MANFREDI, Gabriele
Ettore Bortolotti
Matematico, nato a Bologna il 25 marzo 1681, morto ivi il 13 ottobre 1761. Fratello di Eustachio (v.). Fu degno successore, nella scuola matematica di Bologna, di [...] volta furono ridotti a teoria i risultamenti ottenuti per opera del Newton, del Leibniz, dei Bernoulli nello scorcio del secolo XVI, nella metodo che è tuttora seguito.
Altri importanti risultamenti nel calcolo di integrali definiti, e in quello di ...
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Matematico, nato a Bassano il 22 novembre 1803, ivi morto il 6 novembre 1880. Di povera condizione, cominciò gli studî copiando i libri che non poteva comperare. Fino a quarant'anni fu impiegato municipale; [...] saggio di geometria derivata (Atti Accad. di Padova, IV, 1838). Egli stesso notò le relazioni che legano il suo metodo delle da Newton delle curve di terzo ordine (Società italiana delle scienze, XXV, Modena 1851). Si occupò infine di problemi ...
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Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] secondo un metodo che si fonda sull'integrazione di esperimento e di ragionamento matematico, il metodo sperimentale ancor Intuì inoltre per primo il moderno principio di inerzia (riformulato poi da Newton come primo principio della dinamica), cioè l ...
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Biologia
Emanuele Padoa; Eraldo Antonini
di Emanuele Padoa ed Eraldo Antonini
BIOLOGIA
Biologia di Emanuele Padoa
sommario: 1. Introduzione. 2. Caratteri essenziali degli organismi viventi. 3. Le proteine: [...] il DNA dall'RNA senza danneggiarne la struttura. Qui basterà ricordare che alcuni facili metodidi colorazione permettono di distinguere nei preparati microscopici le due specie di acidi nucleici; e che l'RNA si ritrova nel nucleo e soprattutto nel ...
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Geometria differenziale
Simon M. Salamon
SOMMARIO: 1. Introduzione: le origini. 2. Proprietà delle superfici. 3. Studio della curvatura gaussiana. 4. Dimensioni superiori. 5. Varietà e topologia. [...] curve algebriche del secondo ordine; il metodo delle coordinate ha reso possibile lo studio della geometria delle curve di ordine 3 e anche di ordine superiore. Fermat, Descartes e Newton hanno contribuito alla determinazione delle curve generabili ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere uno,...
problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé stessi la soluzione, partendo di solito...