Filosofo della scienza (Vienna 1902 - Croydon 1994). Tra i maggiori filosofi della scienza del sec. 20º, ha esercitato grande influenza per la sua concezione fallibilistica della conoscenza e del metodo [...] » la caratteristica delle teorie scientifiche (caratteristica che le distingue dalle dottrine metafisiche) e nel metodoipotetico-deduttivo il procedimento tipico della conoscenza scientifica: piuttosto che per generalizzazioni induttive (a cui si ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di [...] darwiniana teoria della discendenza, poi teoria dell’evoluzione, un’integrazione sostanziale, di nozioni e di metodoipotetico-deduttivo. Il neodarwinismo merita di essere aggiunto al darwinismo, formando una solida premessa, osservativa e teorica ...
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GIORGI, Giovanni
Claudio Egidi
Nacque a Lucca il 27 nov. 1871 da Giorgio, eminente giurista, e da Elisabetta Pia Cupello.
In seguito ai trasferimenti della famiglia connessi alla professione paterna, [...] . Nel 1905 il G. pubblicò a Firenze Il metodo unitario per lo studio ed il calcolo del macchinario elettrico basi della definitiva sistemazione della geometria come sistema ipotetico-deduttivo; analizzava poi la geometria come "geometria fisica", ...
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Filosofo della scienza boemo naturalizzato statunitense (Nové Město, Boemia, 1901 - New York 1985). Esponente, con J. H. Randall e J. Buchler, della scuola naturalistica della Columbia University, N. si [...] scienze dell'uomo la spiegazione debba essere di tipo ipotetico-deduttivo, non avendo queste scienze nessuna differenza sul piano metodologico. Questa affermazione di un'unità di metodo nella ricerca scientifica corrisponde a un netto rifiuto di ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] essere ricostruite a priori secondo le medesime articolazioni ipotetico-deduttive che concatenano l'uno all'altro i teoremi prime, su cui si fonda inoltre la fiducia del metododeduttivo e la sfiducia nell'empiria, riaffiora il dogmatismo ...
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Matematico greco, autore di numerosi trattati, operò attorno al 300 a. C. nella colonia di Alessandria, allora di recente fondazione. E. è particolarmente noto per un'opera, gli Elementi (v.), contenente [...] C. Il progetto che sottende gli Elementi rimane ipotetico. Certamente non fu scritto come un manuale di propedeutica logico. I compendî di matematica basati in qualche misura sul metododeduttivo risalgono all'epoca di Ippocrate di Chio (circa 430 a. ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] De magnete di W. Gilbert, sperimentò calamite e metodi per armarle (ne propose a Ferdinando de' Medici , ribadì che era ammesso solo come schema ipotetico, osservando (ma l'episodio potrebbe risalire al non ha ordine deduttivo, perché ha digressioni ...
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deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...
metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, e ὁδός «via», quindi, letteralmente «l’andar...