silicio Elemento chimico scoperto da J.J. Berzelius nel 1810, appartenente al 6° gruppo del sistema periodico degli elementi; simbolo Si, numero atomico 14, peso atomico 28,06; ne sono noti gli isotopi [...] non in specie labili, rivelabili con metodi spettroscopici). Si combina rapidamente con gli forma dalla riduzione si deposita sulle pareti dei recipienti o su filamenti, per es residui organici R. A partire da catene idrocarburiche sature, tali residui ...
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Franco Bassani
Come scrive Frederick Seitz nel suo libro sulla storia del silicio, la moderna autostrada informatica e computazionale che ha modificato il nostro modo di comunicare e di produrre, sì da generare una nuova rivoluzione tecnologica, è pavimentata con minuscoli chips di silicio cristallino. ... ...
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Antonio Di Meo
Dalla pietra al microcircuito
Il silicio è uno degli elementi più importanti, sia in natura sia per la tecnologia. In natura è il costituente principale di rocce, sabbie, minerali e gemme, e fin dalla preistoria gli uomini hanno utilizzato le pietre di silice. Oggi i cristalli di silicio ... ...
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silìcio [Lat. scient. Silicium, da silex -icis "pietra dura"] Elemento chimico, scoperto da J. Berzelius nel 1810, appartenente alla colonna b del IV gruppo, 2° periodo, piccolo, del Sistema periodico degli elementi, di simb. Si, numero atomico 14, peso atomico 28.086, di cui sono noti gli isotopi stabili ... ...
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(XXXI, p. 770)
Dante Buttinelli
È ben nota l'importanza del s. in metallurgia: da un canto, quale elemento desossidante e di aggiunta di acciai e ghise e di moltissime leghe non ferrose (bronzi e ottoni speciali, leghe leggere, ecc.) e dall'altro come riducente nei processi metallo-termici per la ... ...
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Vincenzo Caglioti
Elemento chimico che ha per simbolo Si, peso atomico 28,06, numero atomico 14; isotopi Si28, Si29, Si30. Il silicio non si trova libero in natura, ma solo come ossido o nei silicati. Esso è l'elemento più abbondante della crosta terrestre, dopo l'ossigeno, che ne costituisce il 50%, ... ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] economisti sul tema del lusso conservano residui molto forti dei precedenti dibattiti morali.
Con il mercantilismo della produzione da parte dell'imprenditore.Infine, un mutamento del metodo di produzione che riguarda un bene di lusso influisce solo ...
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residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un acido per sostituzione totale o parziale...