Uno dei termini («partecipazione») con cui Platone esprime il rapporto intercorrente tra il mondo delle idee e le cose sensibili; queste, mediante la partecipazione delle idee, ne diventano vere e proprie immagini ...
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Pittore (Ravenna 1892 - Chiavari 1961). Allievo a Brera di C. Tallone e di G. Metessi, iniziò la sua attività come illustratore. Nel 1925, orientato a un classicismo arcaicizzante, aderì al Novecento. [...] Dipinse perlopiù paesaggi e ritratti caratterizzati, dopo il 1930, da un maggior naturalismo. Opere nelle gallerie d'arte moderna di Roma e di Milano ...
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Nel linguaggio della filosofia e delle teorie delle arti, imitazione.
Con il concetto di μίμησις Platone designa la somiglianza delle cose empiriche all’idea che ne costituisce il tipo universale (➔ metessi); [...] inoltre, considerando i prodotti artistici come imitazioni delle cose, a loro volta imitazioni delle idee, egli determina l’uso del termine nella riflessione sulle arti. Aristotele, nella Poetica, intendendo ...
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mimesis
Traslitt. dal gr. μίμησις, der. di μιμέομαι «imitare», letter. «imitazione». Con il concetto di μίμησις (o di ὁμοίωσις «assimilazione») Platone designa la somiglianza delle cose empiriche all’idea [...] che ne costituisce il tipo universale (➔ metessi); inoltre, considerando (e perciò svalutando) i prodotti artistici come imitazioni delle cose, a loro volta imitazioni delle idee, egli determina l’uso del termine nella riflessione sulle arti. ...
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partecipazione
Il concetto ha assunto, nella storia del pensiero occidentale, tre significati principali: il primo, legato all’originaria accezione platonica, è di tipo metafisico; il secondo, emerso [...] -sociale ed è strettamente connesso all’idea e alla prassi della democrazia moderna.
Significato metafisico
La p. o metessi (➔); (dal gr. μέϑεξις) rappresenta – insieme alla parusia (➔) e alla mimesis (➔) – uno dei concetti con i quali Platone cerca ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] creatore. "L'universo mimetico è un tutto, un aggregato di sostanze distinte e connesse da semplici relazioni astratte"; "l'universo metessico è una unità versante in una relazione universale e concreta, che è la base e il principio delle sostanze e ...
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Platone Filosofo (Atene 428-27 a.C
ivi 348-47).
La vita
Era di famiglia agiata e nobile: la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di [...] realtà. Il rapporto oggettivo che lega le idee alle cose si presenta, così, come una vera e propria «partecipazione», o «metessi» (μέϑεξις), onde la realtà particolare è, ed è pensabile e nominabile, in quanto partecipa dell’eterno essere dell’idea a ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] uno sforzo continuo a mentalizzarsi. L'ingegno è il lievito infinito che spinge la mimesi (o la natura) a trasfom) arsi nella metessi (o mentalità). Perciò la civiltà, che è lo spiegamento della mentalità, è per il G. la coscienza della natura. Ma la ...
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metessi
metèssi s. f. [dal gr. μέϑεξις, der. di μετέχω «partecipare», comp. di μετά «con» e ἔχω «avere»]. – Propriam., partecipazione; è il termine con cui Platone indicò uno dei modi possibili del rapporto tra le cose sensibili e le idee...