aborrire
Eugenio Ragni
È per la maggior parte dei commentatori apax di Pd XXVI 73 e lo svegliato ciò che vede aborre, / sì nescϊa è la sùbita vigilia / fin che la stimativa non soccorre: " idest abominatur [...] la proposta del Porena, si potrà evitare la correzione delle due parole rima, e vedere in aborre semplicemente un metaplasmo di coniugazione.
Bibl. - Parodi, Lingua 268; M. Porena, Il verbo ‛ abborrare ', in " Lingua nostra " XIV (1953) 36-39 ...
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abborrare
Eugenio Ragni
Verbo denominale, da ‛ borra ', " cascame di lana ", usato nell'Inferno in senso traslato, sempre in rima, col valore di " abborracciare ", " mettere insieme alla meglio " (XXV [...] il verbo nel senso di " rifiutare ", " tralasciare la bella forma ".
Per abborre di Pd XXVI 73, interpretato come metaplasmo di abborra, v. ABORRIRE.
Bibl. - Parodi, Lingua 268, 357; M. Porena, Il verbo ‛ abborrare ', in " Lingua Nostra " XIV ...
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colle (collo)
Domenico Consoli
Per quanto nel latino collis prevalga, rispetto a mons, la connotazione di altura modesta, o comunque meno elevata, non infrequentemente il senso del primo termine si confonde [...] l collo, e sia la ripa scudo (If XXII 116); e giù dal collo de la ripa dura / supin si diede (XXIII 43).
Una volta il metaplasmo, suggerito dalla rima, ha lo stesso valore di ‛ colle ': ed è natura / ch'al sommo pinge noi di collo in collo (Pd IV 132 ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] senātī)
che si legge così: come lupi sta a lupus così senati sta a senatus. Le cause e la direzione dei metaplasmi sono oggetto di discussione: in questo caso, è plausibile che l’alta numerosità della classe flessiva di lupus abbia attratto parole da ...
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Giasone (Iasón, Gesona, Gesone)
Giorgio Padoan
Luigi Vanossi
Mitico eroe greco, figlio di Esone re di Iolco; fu educato da Chirone. Lo zio Pelia, che aveva usurpato il trono al fratello, timoroso che [...] livellate dal Parodi. In VIII 2 appare la forma regolare Giason; in CXC 6 appare invece quella Giesono, con metaplasmo di declinazione, la quale sarà da mantenere, non essendo abbastanza motivata la correzione Gesone dell'editore (cfr. nello stesso ...
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pingere (pignere; cong. pres. II singol. pinghe; imper. pres. II singol. pigni)
Alessandro Niccoli
E vocabolo appartenente in modo quasi esclusivo all'uso poetico, attestato in prosa solo in Vn XI 2 [...] "lo spinge sottomano operando da baro ". A proposito di quest'ultimo esempio, opportunamente il Contini (Poeti II 271) cita lo ‛ spingare ', metaplasmo di ‛ spingere ', attestato da If XIX 120 (v. Petrocchi, ad l.) e da Rustico Da che guerra m'avete ...
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allotropia
Francesco Tateo
Si designa con questo termine il fenomeno della presenza, nella lingua italiana, di voci diverse nella forma, ma risalenti a una medesima voce originaria. Esso può designarsi [...] di ‛ tuba '. Va ugualmente distinta dalla vera e propria a. la presenza di doppioni dovuta al fenomeno del metaplasmo (v. la voce relativa), dove tuttavia si riscontra la medesima disposizione del poeta a utilizzare voci affini distinguendone il ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] la poesia ha bisogno di più varietà da usare per le rime. Se persiste, accanto all’adattamento dal provenzale desire, il metaplasmo desiro, è per la sua utilità in rima, come martiro rispetto a martire. Allo stesso modo, la compresenza della forma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’attuale quadro linguistico europeo si è andato delineando fra la fine dell’alto e l’inizio del basso [...] minute d’interpretazione si concentrano tutte nelle prime tre parole: “Da sé spingeva [con pareva >parare: il metaplasmo di coniugazione è spiegabile in area veneto-orientale] i buoi [le dita]” (Monteverdi, Castellani e Roncaglia), oppure ...
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UMBRI (lat. Umbri, gr. 'Ομβρικοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Gli Umbri sono un popolo dell'Italia Centrale che occupa fino alla conquista romana la regione compresa fra il Tevere a ovest, il [...] in -lo e in -nki.
Cimelî grammaticali indoeuropei sono forme pronominali come pusme "cui"; esmei "huic", scr. kasmāi, asmāi, e il metaplasmo -r/-n in u. utur "aquam": abl. sing. une (*udni), cfr. ὕδωρ, -ατος, scr. udán-.
Quanto alla distribuzione del ...
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s. m. [dal lat. metaplasmus, gr. μεταπλασμός, der. di μεταπλάσσω «modellare in modo diverso»]. – 1. Nella grammatica tradizionale, ogni mutamento fonetico che alteri la parola per aggiunta, inserzione, soppressione o permutazione di suoni (quindi...
metaplasma
s. m. [dal ted. Metaplasma, comp. di meta- e plasma «plasma1»] (pl. -i). – In istologia, la sostanza fondamentale o intercellulare elaborata dalle cellule stesse; è abbondante nei tessuti connettivi, in cui ha una struttura morfologicamente...