Spielberg, Steven
Leonardo Gandini
Regista e produttore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Cincinnati (Ohio) il 18 dicembre 1948. Insieme all'amico George Lucas, ha influito forse più [...] 'evoluzione del cinema americano degli ultimi vent'anni del 20° sec. e dei primi del 21°, in termini sia di metamorfosi dell'immaginario hollywoodiano sia di sviluppo delle strategie di promozione e marketing dei film. Le sue opere hanno sancito l ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico canadese (n. Toronto 1943). Dopo essersi laureato alla University of Toronto (1967), si è avvicinato al cinema con i cortometraggi Transfer (1966), From the drain [...] la pelle), distinguendosi per uno stile crudo e diretto. Il contagio, il rapporto tra sessualità e morte, la metamorfosi della carne, la disintegrazione della psiche, la riflessione sul ruolo deformante dell'immagine nella società contemporanea sono ...
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Personaggio letterario, protagonista di uno dei capolavori della letteratura per l'infanzia, Le avventure di Pinocchio: storia di un burattino di Collodi (C. Lorenzini; 1826-1890), apparso a puntate sul [...] , dal mondo dei giochi e noncurante degli avvertimenti degli adulti, va incontro a una serie di straordinarie avventure, metamorfosi e dolorose esperienze, che lo rendono degno, alla fine della storia, di diventare un ragazzo in carne e ossa ...
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Regista cinematografico francese (Vannes, Morbihan, 1922 - Parigi 2014). Autore ora geniale e provvisto di humour, ora freddo e cerebrale, caratterizzato da una costante volontà di sperimentazione, ha [...] parola, creando moderne architetture visive basate sul gioco della memoria e sull'intersecarsi del tempo psicologico con le metamorfosi collettive della storia. Fra gli altri premi assegnatigli, da ricordare il Leone d'oro alla carriera al festival ...
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Wilder, Billy (propr. Samuel)
Leonardo Gandini
Regista e sceneggiatore cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Sucha, nella Galizia austroungarica (od. Polonia) [...] di essere ciò che non è), troverà la morte. Oppure, al contrario, la persistenza nella finzione produce nel personaggio una metamorfosi, che lo porta a diventare ciò che all'inizio si sforzava di essere: per es., in Sabrina il milionario (Humphrey ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] 'arte capace di alti significati in un'armonia dinamica del corpo che P. Valery ha definito atto puro della metamorfosi. Per una serie di principi elaborati da una tradizione didattica, è stata classificata come danza accademica, con una nomenclatura ...
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Marcello Mastroianni
È impossibile scrivere di un grande attore separandolo dalle sue interpretazioni. L'attore è un corpo sensibile che si adatta ai diversi personaggi che interpreta, come uno scrittore [...] percorsi proustiani, che si concludevano con l'acquisto di biscottame. Ma queste ingenue comitive hanno avuto una metamorfosi contemporanea assai meno patetica: la televisione è diventata il pullman sul quale salgono tutti, pubblico ingenuo e critica ...
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Fabre, Jan
Giovanna Mencarelli
Artista, regista e scenografo belga, nato ad Anversa il 14 dicembre 1958, dove si è formato all'Accademia reale di belle arti. Nipote dell'entomologo J.-H. Fabre (1823-1915), [...] anche quelle relative alla filosofia, alla scienza e alla religione; riflessioni sul mutamento, sulla trasformazione, sulla metamorfosi e sullo scambio tra elementi percettivo-sensoriali e spirituali. F. ha lavorato anche sull'archetipo del labirinto ...
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Dylan, Bob
Gianni Borgna
Nome d'arte di Robert Allen Zimmerman, cantautore e compositore statunitense, nato a Duluth (Minnesota) il 24 maggio 1941. Musicista autodidatta, con le sue canzoni dei primi [...] l'epopea della frontiera.
L'ingresso di D. nel mondo del cinema avvenne nel 1965, mentre maturava la sua 'seconda metamorfosi' musicale. All'inizio degli anni Sessanta D. aveva scoperto Woody Guthrie, il grande musicista folk che aveva tramandato la ...
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Carpi, Fiorenzo
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Milano il 19 ottobre 1918 e morto a Roma il 21 maggio 1997. Fu musicista eclettico, tenacemente alla ricerca del 'nuovo' ma sempre fedele a un'estetica [...] cameristico e sinfonico e per due volte tentò l'avvicinamento al teatro d'opera, ispirandosi a F. Kafka per La metamorfosi, del 1957, e La porta divisoria, del 1961, con libretto scritto da Strehler. Sin dall'anno della fondazione (1947) divenne ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...