DAVANZATI, Bartolomeo
Paolo Procaccioli
Nacque, probabilmente a Firenze, intorno alla metà del sec. XV.
Il Passanolo identificò con un omonimo nato nel 1395, ma a torto: il D. è infatti noto solo come [...] volta rifatto sull'Amphitruo di Plauto), si possono ricondurre non solo l'idea di fondo della beffa, quella della metamorfosi, ma anche alcuni particolari ripresi in questa versione in maniera più puntuale di quanto non sia nelle altre.
La nitidezza ...
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Ferrara, Abel
Simone Emiliani
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 19 luglio 1951. Nella sua opera, caratterizzata da un profondo senso di angoscia e disperazione, ricorre spesso, [...] ha realizzato The addiction (1996) e The funeral (1996; Fratelli), le sue opere più sofferte e intime. The addiction, sulla metamorfosi di una studentessa di filosofia morsa da una vampira, è un horror metropolitano decadente e brutale in cui il male ...
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Compositore italiano (Roma 1928 - ivi 2020). È universalmente considerato uno dei massimi autori della musica cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole contributo nell'arco di quarant'anni con [...] della strage del 2 agosto 1980 a Bologna; la cantata Per i bambini morti di mafia (1999), su testi di L. Violante; Metamorfosi di Violetta, per quartetto d'archi e clarinetto (2001); Voci dal silenzio per voce, coro, coro registrato e orchestra (2002 ...
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DI NAPOLI
Roberta Ascarelli
Famiglia di comici napoletani, il cui capostipite Raffaele nacque a Napoli nel 1815. Era probabilmente discendente di quel Pietro, autore di commedie in musica, gtivo alla [...] anche grazie all'involontario intervento del re che assistette, la sera del 13 maggio, alla rappresentazione della commedia Le metamorfosi di Pulicenella e della farsa Pulecenella miedeco a forza de bastonate.
Come nota con disappunto l'anonimo redat ...
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LIPPARINI, Ludovico
Francesca Franco
Nacque a Bologna il 17 febbr. 1800 da Giuseppe e da Francesca Tarin. Trasferitosi a Venezia sin dal 1817, iniziò a studiare con L. Cozza e si perfezionò all'Accademia [...] Francia visitato da Giovanni Bentivoglio II e nel 1827 un dipinto di soggetto bacchico (tratto dal VI libro delle Metamorfosi di Ovidio), Erigone, che, lodato dallo stesso cardinale Giacomo Giustiniani, decretò il successo del pittore, tanto che in ...
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DELLA VALLE, Antonio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Soccavo, presso Napoli, il 13 febbr. 1850.
Si laureò in medicina e chirurgia nel 1873, Poi in scienze naturali nel 1874, infine in scienze fisiche [...] di cui descrisse la migrazione della colonia, la trasformazione del tessuto ectodermico quando la coda si riduce nella metamorfosi, i movimenti delle appendici ectodermiche nelle larve e negli ascidiozoi, le variazioni morfologiche correlate a quelle ...
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BASALDELLA, Mirko (Mirco)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 28 sett. 1910 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i suoi studi a Venezia, all'Accademia di belle arti di Firenze e alla Scuola di arti applicate [...] altrimenti nella sua sostanza ultima se non come fantasma mitico favoloso" (Crispolti, 1984, pp. 162 s.).
La metamorfosi, l'intreccio, la circolazione dello spazio nelle strutture plastiche appaiono evidenti in numerose sculture, esposte tra il 1948 ...
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Lynch, David
Daniele Dottorini
Regista cinematografico statunitense, nato a Missoula (Montana) il 20 gennaio 1946. L. è senza dubbio uno dei registi più innovativi del cinema contemporaneo. I suoi film [...] d'incontro con Herbert ‒ in cui i corpi e gli sguardi subiscono continue e molteplici trasformazioni. L'idea di una metamorfosi del corpo come forma per indagare i livelli molteplici della realtà troverà spazio anche in Blue velvet (1986; Velluto blu ...
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CATALANO, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nato a Palermo l'8 dic. 1888 da Emanuele e Carolina Cocchiara, studiò e si laureò nella città natale in scienze naturali nel 1911 e mosse in quella università [...] iniziata molto prima con W. Goethe, K. F. WolfI, gli idealisti e poi i morfologi comparati, che, sulla metamorfosi dell'individuo singolo - nei suoi organi - o degli individui tra loro - come evoluzione delle specie - vide accentuare alternativamente ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] di finzione. Nel 1992 G. si è misurato per la prima volta con il teatro, mettendo in scena a Gibellina lo spettacolo Metamorfosi di una melodia, dall'opera dello storico Giuseppe Flavio, con brani dell'Ecclesiaste e di altri autori (R.M. Rilke, O ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...