FEROGGIO (Ferroggio), Giovanni Battista
Rita Binaghi Picciotto
Nacque a Camburzano (prov. di Vercelli) il 5 apr. 1723 da Pietro Agostino e da Vittoria Lampo (Camburzano, Arch. parrocchiale, Libro dei [...] , II, Torino 1966, p. 469; L. Tamburini, Iteatri di Torino. Storia e cronaca, Torino 1966, p. 45; A. Griseri, Le metamorfosi del barocco, Torino 1967, p. 360; L. Tamburini, Le chiese di Torino, dal Rinascimento al Barocco, Torino 1968, pp. 404-407 ...
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FONTANA
Corrado Leonardi
Famiglia di ceramisti originaria di Casteldurante (odierna Urbania) ed attiva ad Urbino nel XVI secolo.
Il cognome risale almeno al 1553 e si deve a Guido (Guido Durantino), [...] e urbinati, in Rapportiartistici tra le Marche e l'Umbria, Perugia 1977, p. 81 (per Nicolò Schippe); D. Bernini, Natura, storia e metamorfosi..., in Le ceramiche da farmacia della Santa Casa di Loreto, Pomezia 1979, pp. 28, 34-36, 39 s.; F. Grimaldi ...
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LAZZARINI, Gregorio
Francesco Sorce
Nacque nel 1655 a Venezia da Sante, che esercitava la professione di barbiere. Ne dà testimonianza la Vita redatta da V. Da Canal nel 1732, fonte imprescindibile [...] palazzo Buonaccorsi a Macerata (catal., Macerata), a cura di G. Barucca - A. Strappini, Urbino 2001, pp. 64 s., 82 s.; Metamorfosi del mito. Pittura barocca tra Napoli, Genova e Venezia (catal., Genova-Salerno), a cura di M.A. Pavone, Milano 2003, pp ...
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PITTONI, Giambattista
Alberto Craievich
PITTONI, Giambattista (Giovanni Battista). – Nacque a Venezia nella parrocchia di Sant’Agostino il 6 giugno 1687, primogenito di Giovanni Maria, cappellaio, e [...] di Giovan Battista P., Milano 1998; G. Pavanello, Temi mitologici nella decorazione monumentale veneziana fra Sei e Settecento, in Metamorfosi del mito. Pittura barocca tra Napoli, Genova e Venezia (catal., Genova - Salerno), a cura di M.A. Pavone ...
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LAURETI, Tommaso, detto il Siciliano
Monica Grasso
Nacque a Palermo, presumibilmente intorno al 1530. L'anno di nascita, oggi prevalentemente accolto, si desume da un documento che lo dice settantaduenne [...] A. Mazza, La pittura a Modena e Reggio Emilia nella seconda metà del Cinquecento, ibid., pp. 185-202; V. Fortunati, La metamorfosi dellapala d'altare nel dibattito religioso del Cinquecento: il cantiere di S. Giacomo, ibid., pp. 228, 233-237, 239-242 ...
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Comune del Piemonte (130,01 km2 con 869.312 ab. al censimento del 2011, divenuti 857.910 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Torinesi), città metropolitana e capoluogo di regione. Sorge alla confluenza [...] , design, formazione, finanza).
A partire dagli anni 1990 T. e il suo hinterland hanno subito una profonda metamorfosi, perdendo almeno parzialmente la loro centralità. Alcuni dei maggiori marchi, come il GFT e la Olivetti, sono scomparsi ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] creazione contemporanea − appaiono ormai sempre più come segni, ancora solo parzialmente decifrabili, di un'ulteriore metamorfosi dell'esperienza artistica occidentale.
Bibl.: L. Steinberg, Other criteria. Confrontation with the XXth century art ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] e di assestamenti la loro identità, che proprio a causa di questa oscillazione si configura come qualcosa di dinamico e di metamorfico. A un nucleo resistente - il genius loci, ovvero il carattere nativo della c. - corrisponde un insieme di elementi ...
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Agli inizi del 21° sec. la produzione delle a. v. mostra di aver portato al massimo compimento le premesse poste cento anni prima, sia riguardo alle modalità di diffusione sia nel rinnovamento del linguaggio [...] e altri umori. L'opera ha una struttura narrativa precisa, ma la caratteristica che la rende fondamentale è quella delle metamorfosi della fisicità. Barney e altri evocano i mutamenti cui si sta sottoponendo il corpo umano e le sue possibili ricadute ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] illustri ad A. C., Bassano 1865). Per la loro composizione il C. studiò le Trachinie di Euripide, nonché l'Ercole di Seneca e le Metamorfosi di Ovidio. Ad un solo anno di distanza, il 2 apr. 1796, il C. ne ha già finito il modello in gesso "con ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...