GIOLITO DE' FERRARI, Gabriele
Massimo Ceresa
Nacque, probabilmente nel primo decennio del XVI secolo a Trino, nel Vercellese, da Giovanni senior e Guglielmina Borgominieri. Doveva essere il primogenito, [...] disegnati dal Tolomei stesso; poi l'elegantissimo Asino d'oro di Apuleio nella traduzione di A. Firenzuola, del 1550; le Metamorfosi di Ovidio, tradotte da L. Dolce, del 1553, illustrato da 95 vignette, 79 delle quali approntate per quella specifica ...
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GIDINO (Ghidino) da Sommacampagna
Gabriella Milan
Nacque presumibilmente a Verona in un anno non precisabile del decennio 1320-30, come testimonierebbe un documento del 5 maggio 1352 (segnalato dal [...] e delle sacre scritture, G. sostituisce una formazione classica, che rimanda in particolare alle Egloghe virgiliane e alle Metamorfosi di Ovidio, queste ultime filtrate da un'opera conosciuta alla corte scaligera nei primi anni Settanta, la ...
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DEL CARRETTO, Galeotto
Roberto Ricciardi
Nacque poco prima del 1455 dal marchese Teodoro, signore di Millesimo e consigliere dei Paleologhi di Monferrato, e dalla genovese Brigida Adorno, in una località [...] la versione in terza rima della Tavola di Cebete (Dialogo di più persone congiunte con Amicizia) e il riassunto delle Metamorfosi di Apuleio. Se il D. scrisse il Tempio come metafora esistenziale, si lasciò certo influenzare da una lunga tradizione ...
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DURANTE, Francesco
Giuseppe Armocida
Nacque a Letojanni Gallodoro (Messina), da Domenico e da Giovanna Galeano, il 29 giugno 1844. Compiuti i primi studi a Messina, si trasferi a Napoli, ove segui i [...] argomenti abbraccianti pressoché tutti i campi di applicazione della chirurgia del suo tempo: studiò la genesi e la metamorfosi di un sarcoma giganto-cellulare delle ossa, la patologia e la terapia delle ghiandole linfatiche; al primo congresso ...
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LANZANI, Andrea
Rossella Faraglia
Nacque a Milano il 2 nov. 1641 da Giovan Battista e Caterina Bisnati (Casetta, p. 80). Le fonti, pur sottolineando la grande prolificità dell'artista, la fama presso [...] , era incentrato, nelle stanze sul lato nord, sul tema della fedeltà coniugale ed era illustrato da episodi delle Metamorfosi di Ovidio, nel solco dell'illustre tradizione cinquecentesca. Nel lato sud si optò per le rappresentazioni, consuete in ...
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PININFARINA, Sergio
Adriana Castagnoli
– Nacque a Torino l’8 settembre 1926, secondogenito – dopo la sorella Gianna, nata nel 1922 – di Battista (detto Pinin) Farina e di Rosa Copasso.
Il padre, soprannominato [...] la trasformazione di Torino, che non era più una one company town manifatturiera ma neanche aveva compiuto la metamorfosi in un attrattivo polo tecnologico e di servizi. Per agevolare questo passaggio Pininfarina riteneva fosse prioritario risolvere ...
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FAZZINI, Pericle
Valerio Rivosecchi
Nacque a Grottammare (Ascoli Piceno) il 4 maggio 1913 da Vittorio e Maria Alessandrini. Giovanissimo, iniziò a lavorare nella falegname-: ria di famiglia, accanto [...] della lunghezza che scoprivano, in controluce, il profilo di Kennedy (una prova di dimensioni ridotte, successivamente intitolata Metamorfosi e fusa in bronzo, venne donata anni più tardi alla sua città natale).
Per il palazzo della Federconsorzi ...
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COLLA, Ettore
Nicoletta Cardano
Nacque a Parma il 13 apr. 1896 da Cesare e Angela Bussi. Primogenito di famiglia numerosa, frequentò l'Accademia di belle arti della sua città natale, unendosi in amicizia [...] una interpretazione in chiave metafisica degli "objets trouvés", non accettata da altra parte della critica tra cui M. Fagiolo (Immobiles e metamorfosi di E. C., in La Botte e ilviolino, settembre 1965, pp. 35-41).
Il C. muore a Roma, nella sua casa ...
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ESTE, Francesco d'
Luisa Bertoni
Nacque a Ferrara il 10 nov. 1516, da Alfonso I duca di Ferrara e da Lucrezia Borgia. Gli fu imposto il nome di Francesco in onore del re di Francia, vincitore a Marignano. [...] e dai suoi due figli, Sebastiano e Cesare, con scene ed episodi tratti dall'antichità, conosciuti probabilmente attraverso le Metamorfosi di Ovidio. L'E. fu inoltre il committente del complesso di edifici noto come "casini di S. Silvestro", che ...
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LAMPUGNANI, Giovanni Andrea
Francesca M. Vaglienti
Figlio terzogenito di Pietro, dottore in entrambi i diritti, e di Orsina Vistarini, nacque intorno al 1430 forse a Legnano, dove il padre abitava il [...] Milano 1983, pp. 21 s.; P. Pissavino, Stato regionale e potere. Appunti su scritture politiche d'età visconteo-sforzesca, in Metamorfosi di un borgo. Vigevano in età visconteo-sforzesca, a cura di G. Chittolini, Milano 1992, p. 409; R. Fubini, Italia ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...