GALLI, Pietro
Emanuela Bianchi
Nacque a Roma il 14 febbr. 1804 da Giovanni e da Teresa Del Bufalo. Ereditò dal padre la passione per la scultura e la tramandò al proprio figlio Alberto, autore di una [...] per l'impianto plastico del palazzo e nel 1838 il G. li tradusse in opera: bassorilievi con soggetti tratti dalle Metamorfosi di Ovidio, dai miti di Diana, di Amore e Psiche (alcuni stucchi sono conservati nella ricostruita alcova Torlonia al Museo ...
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DELLA PORTA, Teodoro (Mirone Teodoro)
Carrol Brentano
Quarto figlio dello scultore Guglielmo, nacque a Roma il 24 marzo 1567 (Gramberg, 1964, p. 19). La madre, Panfilia Guazzaroni, ebbe da Guglielmo, [...] e a suo figlio Michelangelo di usare le forme, che restavano proprietà del D., della Deposizione della Croce,di sedici Storie dalle Metamorfosi di Ovidio e di varie Crocefissioni (Masetti Zannini, 1972, p. 301). Sempre intorno al 1589 il D., con la ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] le cui componenti sono in costante evoluzione lungo i secoli; guardando dunque ai g. come a modelli sottoposti a continua metamorfosi che vanno, in ciascun caso particolare, situati nel sistema o polisistema letterario e culturale che lo forma e lo ...
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(pseud. di Giptein, Yaacov)
Artista israeliano, nato a Rishon-le-Zion l'11 maggio 1928. Frequenta l'Accademia Bezalel di Gerusalemme e la Scuola di arti e mestieri di Zurigo (dal 1949 al 1951), ove studia [...] métapolyphoniques. La sua concezione dell'arte come virtualità è connessa all'aspetto ''puro'' del movimento, quale metamorfosi continua in un tempo imprevisto, e alla fusione simultanea dei possibili eventi luminosi, cromatici, plastici, spaziali ...
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Pittore belga, nato ad Antheit presso Huy, Liegi, il 23 settembre 1897. Compiuti studi classici, si iscrive all'Académie des Beaux-Arts di Bruxelles dove segue dapprima corsi di architettura e poi di pittura [...] . In un immaginario con ascendenze simboliste configura un'inquietante presenza femminile, di ambigua sensualità, talora in metamorfosi vegetali, che occupa immobile e languida nella sua incomunicabilità scenari classicheggianti di colonne e foreste ...
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Il Rinascimento. La scienza e le arti
Samuel Y. Edgerton
Paolo Gozza
Scott L. Montgomery
La scienza e le arti
La matematizzazione della pittura, della scultura e dell'architettura
di Samuel Y. Edgerton
All'inizio [...] , proiettato nel passato della storia umana dal nascente paradigma estetico-musicale. Ma già molto prima della sua radicale metamorfosi il classico luogo dell'encomio era stato riletto da Vincenzo Galilei col lume dell'esperienza "madre di tutte le ...
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ATTEONE (᾿Ακταίων, Actaeon)
G. Cressedi
Figlio di Aristeo e di Autonoe.
Fu allievo di Chirone, che ne fece un valentissimo cacciatore. Insuperbito da questa sua qualità, A. si vantò di superare nel tiro [...] suoi cani, A. che sorprende Artemide e che viene dilaniato dai cani, mentre gli spuntano le corna di cervo, unico segno della metamorfosi, ed in ultimo l'eroe morto, pianto da due donne.
I due tipi fondamentali, cioè Artemide vestita che aizza i cani ...
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Pittore (Siegen, Vestfalia, 1577 - Anversa 1640). Nato in Germania, dopo la morte del padre (1587), si trasferì con la famiglia ad Anversa (1589), dove frequentò prima la bottega del pittore di paesaggi [...] ), la direzione degli addobbi per l'entrata trionfale ad Anversa del cardinale Infante Ferdinando (1635) e le decorazioni per il padiglione di caccia della Torre de la Parada, vicino a Madrid, con episodî delle Metamorfosi di Ovidio (1637-38). ▭ Tav. ...
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INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] sul dritto, il suo autoritratto (Londra, British Museum). Al piano nobile dipinse a fresco la stanza delle Metamorfosi con Scene mitologiche e grottesche, dove lavorò anche Forbicini. Nell'estrosità narrativa e nella felice combinazione di medaglioni ...
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LUTERI, Battista, detto Battista Dossi
Alessandro Serafini
Figlio di Nicolò di Alberto di Costantino e fratello minore di Giovanni, il famoso pittore Dosso Dossi, da cui prese il soprannome, nacque [...] suo carro, perduto.
La più bizzarra e originale di queste allegorie è senz'altro la Notte: ispirata a un passo delle Metamorfosi di Ovidio (XI, 592), in cui si descrive la casa del Sonno, e configurata sulla celebre incisione di Marcantonio Raimondi ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...