Pop art
Filiberto Menna
di Filiberto Menna
Pop art
sommario: 1. Definizione. 2. Il contesto sociale. 3. L'iconosfera urbana. 4. Le origini inglesi e la pop art americana. 5. La situazione europea. [...] finito, lo stabile, il monumentale, ma ‟l'ondeggiante, il movimento, il fuggitivo, l'infinito"; che la città, la ‟metamorfosi quotidiana delle cose" impongono all'artista una ‟eguale velocità di esecuzione" (su Baudelaire e il tema della vie moderne ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] delle cortine esterne. Tra il 1526 e il 1528 pittori e stuccatori lavorarono principalmente nel braccio nord (appartamento delle Metamorfosi, loggia delle Muse e sala dei Cavalli) e in quello orientale (sala di Psiche). La sala di Psiche fu ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (v. vol. vii, p. 2)
C. Panella
J. B. Ward-Perkins
A) - nuovi rinvenimenti. - Dei numerosi s. interi o frammentari rinvenuti in questi ultimi anni [...] . Il III capitolo è dedicato sia allo studio dei temi e delle variazioni del mito (infanzia di Bacco, metamorfosi del corteo, ciclo di Arianna), sia all'analisi di alcuni momenti della misteriosofia bacchica in Roma. Accanto alla varietà ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] con spavalda noncuranza dei suoi limiti letterari una struttura narrativa nuova: trasforma l'autobiografia da itinerarium spirituale, metamorfosi morale e religiosa (forma rimasta tipica da Apuleio a s. Agostino e a Petrarca) in rappresentazione di ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] quella degli archeologi, per i quali, per diverse ragioni, l'idea di G. ha cessato di essere un problema. La metamorfosi della storiografia artistica tedesca aveva avuto inizio non appena essa era stata esportata in Francia, Inghilterra e America nel ...
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BOBBIO
S. Lomartire
(lat. Bobium)
Comune in prov. di Piacenza, sulla sponda sinistra del fiume Trebbia. Nella zona sono attestati insediamenti già nel Paleolitico e nell'età del Bronzo; ne sono prova [...] il Salterio Cathach ai codici bobbiesi del sec. 7° citati è, come è stato notato, il processo di profonda metamorfosi cui sono sottoposte le lettere iniziali, che talora paiono desunte anche dalla scrittura minuscola, e il valore strutturale che a ...
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LOMBARDO, Pietro
Matteo Ceriana
Figlio di Martino da Carona, tagliapietra, come dichiarato da lui stesso in un atto notarile del 1479 (Cecchetti, p. 422), nacque probabilmente negli anni Trenta del [...] , Venezia 1995, pp. 99-193; W. Stedman Sheard, Bernardo e Pietro Bembo; Pietro, Tullio e Antonio Lombardo: metamorfosi delle tematiche cortigiane nelle tendenze classicistiche della scultura veneziana, in Tiziano. Amor sacro e Amor profano (catal ...
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ROMANICO
C. Tosco
Il termine R. (franc. Roman; ingl. Romanesque; ted. Romanik) venne riferito per la prima volta all'arte medievale nel decennio 1810-1820, per indicare una fase storica priva, fino [...] secolo trovò la migliore espressione nella storia dell'architettura di Choisy (1899), per il quale il vero fattore di metamorfosi di ogni stile non era da identificarsi nei caratteri formali, ma nell'innovazione di soluzioni costruttive, di natura ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] l'ampliamento delle scene infernali e l'accrescersi del ruolo assegnato ai cori dei santi. Anche la figura di Satana subì una metamorfosi: invece di sedere su di un mostro marino, egli cominciò a sedere su un trono mostruoso, che era una variante ...
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LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] , a testimoniarne il grado di cultura insieme con testi che gli dovevano essere stati molto utili nel lavoro, quali le Metamorfosi di Ovidio in "vulghare", un "libretto delle Sibille" e un volume manoscritto di Tito Livio. Davvero numerosi sono poi i ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...