MEDEA (Μήδεια, Medea)
E. Simon
Figlia di Aietes, re della Colchide e di Idyia, ninfa oceanina, nipote di Helios (Hesiod., Theog., 956 ss.). Accanto a Circe figlia di Helios, che già in Omero (Od., x, [...] nuova forma che Seneca aveva dato a questo dramma. La migliore descrizione latina di M., maga della Colchide, si trova nelle Metamorfosi di Ovidio (7, 174 ss.).
ii. Raffigurazioni. - (I temi sono stati ordinati non secondo lo svolgimento del mito, ma ...
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NICCOLÒ di Giacomo (o da Bologna)
L. Morozzi
Miniatore attivo a Bologna, figlio di Giacomo di Nascimbene, documentato dal 1353 al 1401, nato probabilmente intorno al 1325 e morto prima del 1404. La più [...] morale di Luca Mannelli (Parigi, BN, lat. 6467), collocabile tra il 1346 e il 1350, e anche nelle Metamorfosi di Apuleio (Roma, BAV, Vat. lat. 2194), per la similitudine dei tratti fisionomici riscontrabili nelle espressioni del primo Niccolò ...
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LIPPARINI, Ludovico
Francesca Franco
Nacque a Bologna il 17 febbr. 1800 da Giuseppe e da Francesca Tarin. Trasferitosi a Venezia sin dal 1817, iniziò a studiare con L. Cozza e si perfezionò all'Accademia [...] Francia visitato da Giovanni Bentivoglio II e nel 1827 un dipinto di soggetto bacchico (tratto dal VI libro delle Metamorfosi di Ovidio), Erigone, che, lodato dallo stesso cardinale Giacomo Giustiniani, decretò il successo del pittore, tanto che in ...
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BASALDELLA, Mirko (Mirco)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 28 sett. 1910 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i suoi studi a Venezia, all'Accademia di belle arti di Firenze e alla Scuola di arti applicate [...] altrimenti nella sua sostanza ultima se non come fantasma mitico favoloso" (Crispolti, 1984, pp. 162 s.).
La metamorfosi, l'intreccio, la circolazione dello spazio nelle strutture plastiche appaiono evidenti in numerose sculture, esposte tra il 1948 ...
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AZZI, Alberto di Stefano
F. Avril
Miniatore bolognese della seconda metà del sec. 14°, A. costituisce un caso particolare nella storia della miniatura bolognese del Trecento perché, malgrado il numero [...] di Cicerone (Oxford, Bodl. Lib., Canon lat. 257); Petrarca, Bucolicum carmen (Oxford, Bodl., 580); Ovidio, Metamorfosi (Venezia, Bibl. Naz. Marciana, CCCCXLIX); lezionario del 1400 (Bologna, Mus. Civ. Medievale, 638), attribuito erroneamente ...
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GALLETTI, Ignazio Amedeo
Enrico Mattiello
Nacque a Pontestura, nel Monferrato, nel 1726. Ignoto è il nome dei genitori. Fu approvato architetto civile presso l'Università di Torino il 19 dic. 1750 con [...] 37; A. Pedrini, Ville dei sec. XVII e XVIII in Piemonte, Torino 1965, pp. 25, 28, 322; A. Griseri, Le metamorfosi del barocco, Torino 1967, p. 140; A. Cavallari Murat, Antologia monumentale di Chieri, Torino 1969, ad indicem; M. Trompetto, Storia del ...
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FRANCESCUCCIO GHISSI
E. Simi Varanelli
Pittore di Fabriano attivo nelle Marche nella seconda metà del 14° secolo. Di F., formatosi nella cerchia di Allegretto Nuzi (v.; 1320 ca.-1373), non si hanno [...] , Firenze 1988, pp. 119-121; P. Zampetti, G. Donnini, Gentile e i pittori di Fabriano, Firenze 1992, pp. 23-28; E. Simi Varanelli, L'Ordine agostiniano e la genesi e le metamorfosi della Madonna dell'Umiltà (in corso di stampa).E. Simi Varanelli ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] della superficie, dal quasi tutto tondo al basso rilievo, dal marmo al puro abbozzo; il soggetto tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (il ratto di Ippodamia da parte del centauro Eurizione) attesta la sottile ricerca iconologica del giovane scultore ...
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Stato dell’Africa settentrionale, di cui occupa l’estremo lembo occidentale. Confina a E e SE con l’Algeria e a S con il Sahara Occidentale: confini puramente convenzionali e in buona parte rettilinei; [...] Ostinatamente attaccati alla lingua berbera sono rimasti soltanto gli abitanti del cuore dei massicci montuosi. Una ulteriore metamorfosi della realtà berbera si è registrata durante il periodo coloniale, con l’arabizzazione dei montanari scesi verso ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] c. di tipo composito a foglie lisce; in essi fa la sua prima apparizione, specificatamente in quelli di Tlemcen, una singolare metamorfosi dell'unica corona di foglie di acanto che, saldate tra loro alla base, generano una sorta di fregio continuo a ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...