scellerato
Alessandro Niccoli
Qualifica chi si è macchiato, o è capace di macchiarsi, di un atto empio e nefando.
L'uso dell'aggettivo, in If XXX 38 Mirra scellerata, che divenne / al padre, fuor del [...] dritto amore, amica, è motivo topico già presente in Ovidio, che nell'episodio delle Metamorfosi (X 298-502) più volte definisce " scelus " la passione incestuosa della donna (cfr. vv. 321 ss. " Di, precor ... / hoc prohibete nefas scelerique ...
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Grammatico e letterato (n. a Bologna ultimo quarto sec. 13º; era ancora in vita nel 1327). Nel 1319 insegnava poesia latina in patria; dopo il 1323 insegnò per qualche tempo a Cesena. Scrisse un Diaffonus, [...] raccoltina di 5 epistole poetiche scambiate tra lui e un tal Nunzio da Tolentino; alcune allegorie sulle Metamorfosi e un commento del poema stesso. Ma è ricordato soprattutto per i versi con cui nel 1320 circa invitò Dante a cantare in latino ...
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Secondo la leggenda egli è figlio di Aristeo e di Autonoe, una delle figliuole di Ladmo, viene allevato da Chirone che ne fa un cacciatore valentissimo, è cambiato da Artemide in cervo e sotto tali spoglie [...] perisce sbranato dai proprî cani. Il motivo della metamorfosi con la conseguente uccisione è riferito in modo assai vario: secondo una forma della leggenda si tratterebbe di punizione inflitta ad A. perché egli avrebbe osato aspirare alle nozze con ...
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GÉRARDI, Jean-Ignace-Isidore, detto Grandville
Jacques Combe
Disegnatore e litografo, nato a Nancy il 15 settembre 1803, morto a Vanves presso Parigi il 17 marzo 1847. Educato all'arte dal padre, nel [...] 1827 pubblicò La Domenica di un borghese di Parigi. Ebbe il primo successo nel 1829 con le Metamorfosi del giorno (73 tavole), nelle quali, come fu spesso suo vezzo, cominciò a rappresentare gli uomini in figura di animali. Nel 1830 collaborò alla ...
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Pittore italiano (Faenza 1909 - Roma 1981). Dopo un periodo di apprendistato come ceramista nella città natale, studiò pittura a Bologna; dal 1929 si stabilì a Roma. Ha insegnato pittura all'Accademia [...] arti di Roma. Si è anche distinto come scenografo e costumista (L'Anfiparnaso di O. Vecchi), nonché come illustratore (La metamorfosi di F. Kafka, Cara prigione di Gianna Manzini, un'edizione di Proverbi) e pubblicista. Nel 1965 ha vinto il Premio ...
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Letterato (n. Sutri 1517 circa - m. forse ivi 1572 circa), probabilmente appartenente a un ramo secondario della famiglia comitale romana. Visse i primi anni a Roma, ma dopo l'insuccesso della sua commedia [...] una tragedia (Edipo, 1556) e un commento all'Orlando furioso (1563, 1570), ma il suo nome è legato alla traduzione in ottave (non senza indebiti ampliamenti) delle Metamorfosi di Ovidio (1561), che ebbe numerose ristampe fino alla metà del sec. 19º. ...
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Pittore e scultore svizzero (Büren an der Aare, Berna, 1941 - Berna 2020). Dopo aver risentito di varie tendenze, dall'action painting alla pop art e al Nouveau réalisme, R. ha avviato una ricerca d'impronta [...] Settanta su personaggi come E. Presley o Mickey Mouse; Mimi, 1982, installazione nel Parc de la cerisaie di Lione) e della metamorfosi; oggetti e idee si sviluppano con sottile ironia in motivi e in nuove catene di forme che generano nuovi motivi e ...
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Fotografo (Minneapolis 1908 - Boston 1976). Autodidatta, dopo gli studî di botanica, a partire dal 1938, si dedicò alla fotografia esponendo, già dal 1942, al Portland art museum. Insegnante al Rochester [...] nel 1952 fondò Aperture (dapprima rivista poi anche casa editrice). Influenzato dalle filosofie orientali, concepì la creazione fotografica come produzione di metamorfosi in cui l'immagine diventa metafora del mondo spirituale e poetico dell'autore. ...
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Amore
A. Simon
Una delle primigenie, non generate potenze, secondo la Teogonia esiodea, divinità onnipresente e onnipotente dalle molteplici genealogie (figlio di Afrodite e di Ares, di Afrodite e di [...] Hermes, ecc.), il puer alatus della tradizione classica - personificazione divina dell'amore - subì nel corso del Medioevo particolari metamorfosi che dell'amore esprimono il peculiare concetto che ne è alla base. Mentre da un lato la trattatistica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’architettura barocca e le nuove sfide del costruire
Gianfranco Gritella
Nascita, sviluppo e caratteristiche dell’architettura barocca
L’età del Barocco è caratterizzata da un mutamento profondo dell’estetica [...] non separabili, l’essenza di una ricerca del divino che continuerà per tutto il Sei e Settecento, unendo con metamorfosi continue il Barocco di Borromini e Guarini con la distillata purezza di Bernardo Antonio Vittone (1704-1770), sino al tedesco ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...