neuroestetica
s. f. Settore delle neuroscienze che studia le zone cerebrali deputate alla percezione estetica.
• Per Steven Pinker, psicologo cognitivista di Harvard, è tutto chiaro: «Si tratta di meccanismi [...] adattativi per rendere possibile la cooperazione». E questa, di metamorfosi in metamorfosi, può sublimarsi in amore: osservando le interazioni dei neuroni, Semir Zeki, neurobiologo dello University College a Londra, si è convinto che l’elaborazione ...
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bighino
Luigi Vanossi
Variante di ‛ beghino ' (secondo la tendenza del fiorentino antico a mutare la e protonica in I); appare una volta nel Fiore, dove designa una delle forme assunte da Falsembiante [...] nelle . sue metamorfosi sociali: Ancor mi fo romito e pellegrino, / cherico e avvocato e giustiziere, / e monaco / e calonaco e bighino (CI 11). I b. erano uomini devoti, votati a umiltà e astinenza, riuniti in associazioni non conventuali, la cui ...
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Apparato di alcune piante carnivore, fatto a coppa, a tubo ecc., mediante il quale catturano e digeriscono piccoli animali, grazie al liquido che si accumula sul fondo ricco di enzimi digestivi (per es. [...] nepente). Si origina dalla metamorfosi di una foglia o parte di essa. ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] dello pseudo-Apollodoro, le Favole e l'Astronomia di Igino, il libro IV delle Storie di Diodoro, le Metamorfosi di Antonino Liberale, i cosiddetti ‛mitografi vaticani'; a queste bisogna aggiungere le informazioni sparse, i frammenti di racconti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La figura dell’inventore ha subito, nel corso del XX secolo, una metamorfosi e [...] si è scomposta in tante figure diverse e complementari, il cui riconoscimento, il cui ruolo e la cui importanza nella vita sociale dipendono soprattutto dai meccanismi economici che governano l’innovazione.
Per ...
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Scultore in cera (n. 1620 circa - m. 1680 circa). Il più noto esponente di una famiglia di ceroplasti, lavorò ad Augusta, a Ratisbona e a Vienna, dove nel Kunsthistorisches Museum sono conservati oltre [...] cento bassorilievi con scene dalle Metamorfosi di Ovidio. ...
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Un solo codice, il Palatino 398 i Heidelberg, scritto nel sec. IX o nella prima metà del seguente, ci ha conservato, con altri scritti paradossografici e con l'opuscolo di Partenio Intorno alle pene d'amore, [...] notevolissima importanza per i suoi rapporti con tutta la tradizione mitografica e poetica, che ha per argomento favole di metamorfosi. Essa consta di 41 narrazioni, che non sono fra le più divulgate del genere e in massima risalgono ad eccellenti ...
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LE ROUGE, Jacques (Jacobus Rubeus o De Rubeis, Jacomo o Jacopo De Rossi, Jacobus Gallicus)
Tammaro De Marinis
Tipografo stabilito a Venezia, probabilmente allievo, certo amico di Nicolas Jenson. Nel [...] 1472 pubblicò il primo libro delle Metamorfosi di Ovidio; seguono, nel 1473, l'edizione principe di Erodoto (traduzione latina di Lorenzo Valla); nel 1475 Virgilio; nel 1476 le Storie Fiorentine di Leonardo Bruni e del Poggio, in volgare. Nel 1479 lo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cammini della curiosita da Svetonio ad Apuleio
Silvia Azzarà
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il II secolo, epoca aurea dell’impero, [...] , Frontone e Gellio, eruditi accomunati dal gusto per il particolare e la curiosità. Curiosità che caratterizza anche Apuleio: le sue Metamorfosi hanno il sapore di un’epoca spiritualmente inquieta, se pure di pace e stabilità, e in cerca di verità e ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] tenute da A. a Cartagine nel tempo in cui regnarono insieme M. Aurelio e L. Vero (161-169 d. C.).
Le Metamorfosi (Metamorphoseon libri XI), o Asino d'oro (Asinus aureus), sono l'opera principale: dovette essere scritta dopo l'Apologia, altrimenti gli ...
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metamorfosi
metamòrfoṡi s. f. [dal gr. μεταμόρϕωσις, der. di μεταμορϕόω «trasformare», comp. di μετα- «meta-» e μορϕή «forma»]. – 1. Trasformazione, e in partic. trasformazione di un essere o di un oggetto in un altro di natura diversa, come...
metamorfico
metamòrfico agg. [tratto da metamorfosi] (pl. m. -ci). – Di metamorfosi, relativo a metamorfosi, soggetto a metamorfosi: sviluppo m., di organismi animali o vegetali; o modificato per metamorfismo: rocce metamorfiche. In petrografia,...