Chimico (Dresda 1740 circa - Friburgo in Br. 1793). È noto per i suoi studî sull'affinità chimica e sulla cinetica di dissoluzione dei metalli nelle soluzioni di acidi. Fra le opere, la più importante [...] è Lehre von der Verwandtschaft der Körper (1777), in cui W. mette in evidenza la costanza dei rapporti di combinazione delle sostanze ...
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Composto chimico, sale dell'acido cloridrico (HCl). I cloruri inorganici si ottengono per combinazione diretta degli elementi, per azione dell'acido cloridrico sui metalli, sugli ossidi e sugli idrossidi. [...] I cloruri degli acidi organici sono intermedi nella sintesi di numerosissimi composti. I cloruri sono diffusamente presenti nell'organismo umano: nel sangue e nei liquidi intra- ed extracellulari contribuiscono ...
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Sali ed esteri dell’acido fosforico. Il termine si riferisce di solito ai sali dell’acido ortofosforico. Poiché questo ha tre atomi d’idrogeno sostituibili da metalli, si hanno, a seconda del grado di [...] sostituzione, tre serie di sali che rispondono alle formule generali Me3PO4, Me2HPO4, MeH2PO4, dove Me sta a indicare un metallo monovalente; il primo è un fosfato tribasico o normale o neutro (perché non ha più idrogeni sostituibili), gli altri sono ...
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L'Ottocento: chimica. La chimica delle forze
Jutta Berger
La chimica delle forze
L'invenzione della pila voltaica favorì alcune rilevanti impostazioni teoriche nella chimica destinate a condizionare [...] of electricity del 1807, Davy citava come esempi il rame e lo zinco, l'oro e il mercurio, lo zolfo e i metalli, gli acidi e gli alcali, e concludeva che lo stesso fenomeno si verificava anche per le loro particelle elementari:
Supponendo una perfetta ...
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(o radium) Elemento chimico, radioattivo, simbolo Ra, numero atomico 88, peso atomico 226,025. Appartiene al 2° gruppo del sistema periodico degli elementi (metalli alcalino-terrosi) e come elemento radioattivo [...] a catodo di mercurio e riscaldando l’amalgama ottenuto in corrente di idrogeno per separare il r. dal mercurio. Il r. è un metallo di color bianco, lucente, che fonde a 700 °C e che a temperatura più elevata volatilizza. Ha una densità di circa 5,5 ...
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Chimico (Lipsia 1785 - Geddutz, Curlandia, 1822), autore di pionieristici studî di elettrochimica: in partic., dallo studio dell'elettrolisi dell'acqua e della elettrodeposizione dei metalli, ipotizzò [...] l'esistenza di cariche di segno opposto nelle sostanze in soluzioni conduttrici di corrente, creando così le premesse per la teoria ionica delle soluzioni. Fece anche importanti anticipazioni negli studî ...
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Chimico-fisico (Vienna 1904 - Murzzuschlag 1978); prof. di metallurgia (dal 1950) all'univ. del Cairo. Divenne noto per importanti ricerche nel campo della protezione dei metalli contro la corrosione. [...] Tra le sue opere: Metallische Überzüge (3a ed. 1948), Die Phosphatierung (1950; trad. it. 1955); Oberflächenvorbehandlung von Eisen- und Nichteisenmetallen (2a ed. 1957); Elektrotauchlackierung (1974) ...
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Processo, ideato da H. Goldschmidt nel 1894, fondato sulla riduzione, per mezzo di alluminio in polvere, di ossidi metallici allo scopo di produrre alte temperature oppure ottenere metalli liberi. Si esegue [...] (2500-2800 °C) che si raggiunge grazie alla forte esotermicità della reazione di formazione dell’ossido di alluminio fa fondere il metallo ridotto che si raccoglie sul fondo del crogiolo, mentre l’allumina si separa allo stato di scoria.
L’a. viene ...
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Elemento chimico, di simbolo Cd, numero atomico 48, peso atomico 112,41 di cui sono noti gli isotopi stabili 10648Cd, 10848Cd, 11048Cd, 11148Cd, 11248Cd, 11348Cd, 11448Cd, 11648Cd.
Caratteristiche
Il [...] II B del sistema periodico. Il suo nome deriva da quello della città di Cadmo, vicina a Tebe dove veniva estratto. È un metallo bianco argenteo, duttile, malleabile, di densità 8,65 g/cm3, fonde a 321 °C e bolle a 766 °C. Reagisce facilmente con gli ...
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La c. è stata in quest'ultimo decennio oggetto di numerosi studî sia a sfondo puramente teorico sia a scopi eminentemente pratici. È noto che, secondo la classica definizione di Berzelius, la c. può riguardarsi [...] tal modo stabilmente a formarsi altera il catalizzatore sì da non renderlo utilizzabile nelle ordinarie catalisi eterogenee. Non così per i metalli di transizione (Cr, Mn, Fe, Co, Ni, ecc.) e per quelli al limite di questa serie (Cu, Ag, Au): i primi ...
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metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...
metallista
agg. e s. m. e f. [der. di metallo1] (pl. m. -i). – Relativo al metallo; è termine esclusivo del linguaggio econ., nella locuz. teoria m., sinon. di teoria metallica della moneta (v. metallico), e, come sost., per indicare i sostenitori...