troy
troy 〈tròi〉 [s.ingl., usato in it. come s.m. probab. da una forma anglicizzata (Troy) del nome della città francese di Troyes, per un peso che sarebbe stato adoperato alla fiera di quella città] [...] di unità di misura della massa in uso nel Regno Unito, negli SUA e in altri paesi di lingua inglese per le gemme e i metalli preziosi; ha per base il grano (t. grain) di circa 64.8 mg e le uni-tà principali pennyweight di 24 grani, oncia t. (t ...
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nanoparticella
nanoparticèlla s. f. – Particella di materiale solido avente dimensione nanometrica (1÷100 nm) almeno in una direzione dello spazio. A seconda della forma della n., si possono avere, per [...] nanorods), nanofili (nanowires), nanonastri (nanoribbons), nanocristalli o nanocristalliti, e così via. Dal punto di vista chimico, le particelle possono essere di natura assai varia, inorganica (metalli, ossidi, carbonio), organica, organometallica. ...
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Macaluso Damiano
Macaluso Damiano [STF] (Palermo 1845 - ivi 1932) Prof. di fisica sperimentale nell'univ. di Catania (1876) e poi (1886) in quella di Palermo. ◆ [OTT] Effetto M.-Corbino: intenso effetto [...] Faraday presentato da vapori in prossimità di righe di assorbimento in un intenso campo magnetico: v. magnetoottica: III 571 c. Fu scoperto nel 1898 da M. e O.M. Corbino in vapori di metalli alcalini. ...
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Composti di coordinazione derivanti da leganti polidentati, ovvero contenenti più di un atomo donatore, capaci di legarsi allo stesso atomo o ione centrale. Il processo di coordinazione che porta alla [...] in agricoltura per combattere le microcarenze di metalli, nelle sintesi organiche per conferire al analitica per la determinazione quantitativa di molti metalli.
Le sostanze capaci di formare c. con i metalli sono dette chelanti.Tra i chelanti, ...
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Arte
Recipiente a forma di calice, vaso o ciotola, usualmente senza anse, con piede tondo e corto stelo; presenza o aspetto di anse, piede e stelo sono però elementi variabili. I primi esemplari (sin da [...] di anse, è la patera. A partire dal Medioevo si diffonde una produzione più diversificata, per forme, materiali (metalli preziosi, pietre dure e preziose, vetro, cristallo di rocca) ed elementi decorativi. Vari tipi derivano da recipienti liturgici ...
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Città della Gran Bretagna (513.234 ab. nel 2001), in Inghilterra, nella contea metropolitana del South Yorkshire. Sorge ai piedi delle ultime diramazioni dei Monti Pennini, sulle due rive del Don (bacino [...] sec. e prima metà del 20° corrispose all’espansione economica legata all’affermarsi della moderna industria metallurgica.
La lavorazione dei metalli, fiorente già sotto i Normanni e poi nel 15°-17° sec., fu favorita, all’epoca della prima rivoluzione ...
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Società internazionale, tra le principali al mondo, per la fabbricazione di prodotti per illuminazione; ha sedi a Berlino e Monaco e fa parte del gruppo Siemens AG. Fu costituita nel 1919 con la fusione [...] dalla Siemens & Halske, dall’AEG e dalla Deutsche Gasglühlicht Anstalt. Il nome è una contrazione di Os(mium) «osmio» e (Wolf)ram «wolframio», i due metalli usati comunemente per i filamenti delle lampadine all’epoca in cui fu fondata l’azienda. ...
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RIFIUTI
Eugenio Mariani
Aurelio Misiti-Enrico Rolle
Secondo il dPR del 10 settembre 1982 n. 915 i r. sono definiti come "qualunque sostanza od oggetto derivante da attività o da cicli naturali, abbandonato [...] 40% del legno, il 72% della carta e cartoni, il 90% delle materie plastiche, il 65% del vetro, l'85% dei metalli impiegati. Il problema della loro diminuzione all'origine è stato affrontato per es. dall'industria dei detersivi in polvere che usavano ...
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MARCHIO
Filippo PESTALOZZA
. Marchio di fabbrica (XXII, p. 243). La legge 30 agosto 1868, n. 4577, è oggi sostituita dal r. decr. 13 settembre 1934, n. 1602 (articolo 74 segg.). L'innovazione più radicale [...] , in Riv. dir. comm., I (1935), p. 102; E. Piola Caselli, Le nuove convenzioni di Londra 2 giugno 1934 per la protezione della proprietà industriale, in Riv. dir. comm., I (1934), pp. 477, 649.
Per il marchio dei metalli preziosi v. metalli (App.). ...
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Secondo la legge delle proporzioni costanti di Proust (1892), "Quando due o più elementi si combinano tra loro per formare un composto chimico, l'unione avviene sempre in un rapporto fisso e invariabile". [...] impiego come dispositivi elettrocromici.
Tra i c. non-s. ci sono dei materiali in cui alcuni cationi, specialmente quelli dei metalli di transizione, possono cambiare la loro valenza (o il loro stato di ossidazione). Mentre nei c. ''a valenza fissa ...
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metallico
metàllico agg. [dal lat. metallĭcus, gr. μεταλλικός] (pl. m. -ci). – 1. Di metallo, del metallo; fatto di metallo o costituito di più metalli: materiali m. (detti anche prodotti metallurgici), distinti in ferrosi (ghisa, acciai)...
metallista
agg. e s. m. e f. [der. di metallo1] (pl. m. -i). – Relativo al metallo; è termine esclusivo del linguaggio econ., nella locuz. teoria m., sinon. di teoria metallica della moneta (v. metallico), e, come sost., per indicare i sostenitori...