MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] ; una delle più note è la Madonna della cattedrale di Évora, in Portogallo, del 1300 circa. Esse traducevano visivamente la metafora, ricorrente negli inni mariani del sec. 12°, di M. come Nobile triclinium o Templum Trinitatis, o ancora come Mater ...
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Carne
Cecilia Pennacini e Anna Maria Paolucci
Il termine carne, che viene dal latino caro-carnis, a sua volta derivato dal greco χείρω, "taglio", ha diverse accezioni. Se in generale designa la parte [...] è anche colui che dispone della carne e decide chi può cibarsene, un ulteriore sviluppo di tale associazione identifica metaforicamente il genere femminile con la preda, la cui carne viene consumata dall'uomo.
L'equazione simbolica tra l'erotismo ...
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PALMIERI, Domenico
Luciano Malusa
PALMIERI, Domenico. – Nacque a Piacenza il 4 luglio 1829 da Gerardo e da Maria Francesca Giuseppa Rocci.
In famiglia trovò un clima favorevole alla vocazione sacerdotale [...] da elementi semplici, inestesi, denominati «punti di forza», dal cui dinamismo si originava quella che, solo per metafora, si poteva denominare la materia. Le sostanze materiali, inanimate e animate, erano quindi, secondo lui, costituite da ...
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FRANCESCO da Vicenza
Cristina Scarpa
Nacque nel 1596 a Vicenza nella nobile famiglia Barbarano de' Mironi, da Druso, giureconsulto, e dalla seconda moglie di lui, la nobile veneziana Laura Querini, [...] con le preziosissime gemme delle virtù teologali (Vicenza 1650), in cui fin dal titolo si vede il gusto tutto barocco per la metafora complicata. Il Bortolan (p. 18) descrive un'altra opera che a buon diritto si inserisce in questo gruppo: la Lucerna ...
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Identità
Roberto Beneduce
Identità (dal latino tardo identitas, derivato di idem, "stessa cosa") indica in senso lato la perfetta uguaglianza, la qualificazione di una persona o di una cosa per cui [...] dei membri, la propria legge, che è il divieto della diseguaglianza. Lo status di pari condiviso dagli iniziati è la metafora di un principio assoluto.
I segni sui corpi definirebbero in modo irreversibile la posizione reciproca di ogni membro e la ...
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Iniziazione
Stefano Allovio
Nell'ambito dell'antropologia culturale e dell'etnologia, si parla di iniziazione quando, in occasione di specifici eventi rituali, il singolo individuo muta il suo status [...] è fragile e molle; non è ancora una vera persona, ma soltanto un elemento in corso di solidificazione. I venda, utilizzando la metafora del vaso di terracotta, dicono che il neonato è solo una massa di argilla modellata ancora in fase di cottura. I ...
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Dio
Raffaele Savigni
Essere sovrumano venerato dalle diverse religioni
In ogni tempo uomini delle più diverse culture hanno creduto all'esistenza di forze superiori. Greci e Romani credevano in numerose [...] il salto della fede e che in questa vita può essere conosciuto solo in minima parte. È questo il significato della metafora della 'nube oscura', presente nel libro biblico dell'Esodo (2, 21) e utilizzata dai mistici (misticismo), ossia dagli autori ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Immortalita del corpo umano: l'alchimia
Fabrizio Pregadio
Immortalità del corpo umano: l'alchimia
Le prime testimonianze storicamente attendibili sull'alchimia [...] i cicli di riscaldamento e la natura dell'elisir. A loro volta, i singoli aspetti del processo alchemico sono una metafora delle forze e degli elementi che agiscono nel Cosmo. L'uso del linguaggio e delle immagini del sistema cosmologico era assente ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] dei due poteri e il precetto evangelico 'Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio', la metafora delle due spade (Luca, XXII, 38) che in origine era stata usata per assicurare l'indipendenza della Chiesa in relazione all'Impero, a ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] religiosi (La geografia trasportata al morale, De' simboli, ecc.) si manifesta l'eredità della lussureggiante inclinazione barocca alla metafora e all'emblema. Ma non si èviceversa notato a sufficienza che questa eredità "artistica" s'incontra e s ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...