Clair, René
Edoardo Bruno
Nome d'arte di René-Lucien Chomette, regista cinematografico francese, di origini ebraiche, nato a Parigi l'11 novembre 1898 e morto ivi il 15 marzo 1981. L'inventività e il [...] con Robert Sherwood (che riconobbe a C. tutti i meriti del successo), in cui, come esemplifica bene la metafora del castello trasportato in America e lì ricostruito, pietra su pietra, C. ironizza sui comportamenti della borghesia anglosassone ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] ), ma perde la memoria; gli intrighi di palazzo si intrecciano alla messa in scena di una novella di Boccaccio, divenuta metafora della situazione di un uomo che vive nel totalitarismo, senza avere nessuna influenza sugli eventi.I film che J. ha ...
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Jouvet, Louis
Bruno Roberti
Attore e regista teatrale e cinematografico francese, nato a Crozon (Bretagna) il 24 dicembre 1887 e morto a Parigi il 16 agosto 1951. È stato uno dei più grandi e singolari [...] ladro Pepel (Jean Gabin) gli confida che, guardando la sua vita, gli sembra di non aver fatto altro che cambiare costume. Metafora del teatro che avvolge spesso l'atmosfera delle interpretazioni di J., come in tre impagabili ruoli tutti del 1938: il ...
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Minnelli, Vincente (propr. Lester Anthony)
Marco Pistoia
Regista cinematografico statunitense, nato a Chicago il 28 febbraio 1903 e morto a Los Angeles il 25 luglio 1986. Fra i più importanti registi [...] (1962; Due settimane in un'altra città) ‒, una partecipata analisi delle costrizioni e dei vincoli dell'animo umano attraverso la metafora manicomiale, The cobweb (1955; La tela del ragno), e un intenso ritratto di V. Van Gogh, Lust for life (1956 ...
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Ferreri, Marco
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico, nato a Milano l'11 maggio 1928 e morto a Parigi il 9 maggio 1997. Il suo approccio al cinema avvenne nel segno del grottesco e dell'humour [...] a Parigi) inteso come correlato di una più generale degradazione sociale che nel film viene adombrata anche dalla metafora western (una burlesca ricostruzione della strage di Little Big Horn, dove gli indiani rappresentano i proletari senza casa ...
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De Santis, Giuseppe
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico, nato a Fondi l'11 febbraio 1917 e morto a Roma il 16 maggio 1997. Fu tra i protagonisti del Neorealismo, di cui sviluppò [...] ) e Un apprezzato professionista di sicuro avvenire (1972): anche se irrisolti, questi film sembrano essere una sarcastica e amara metafora di una società del compromesso, quella stessa che a partire dagli anni Settanta emarginò D. S. e gli impedì di ...
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Lee, Spike (propr. Shelton Jackson)
Francesco Zippel
Regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato ad Atlanta il 20 marzo 1957. Considerato il più importante regista [...] Mostra del cinema di Venezia, storia in parte autobiografica ambientata nel mondo del basket, altra grande passione di L., metafora esistenziale e atto di denuncia della corruzione imperante nell'ambito dello sport. Con Summer of Sam (1999; Summer of ...
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The Fountainhead
Paola Cristalli
(USA 1948, 1949, La fonte meravigliosa, bianco e nero, 114m); regia: King Vidor; produzione: Henry Blanke per Warner Bros.; sceneggiatura: Ayn Rand, dal suo omonimo [...] e vigore morale, quel che vede è solo Gary Cooper con un cappellaccio, una camicia fradicia di sudore e, metafora quasi eisensteiniana, tra le mani un trapano pneumatico che perfora il muro sul quale lei resta immobile ("evocazione di sbalorditiva ...
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Santos, Nelson Pereira dos
Enzo Sallustro
Regista cinematografico brasiliano, nato a San Paolo il 22 ottobre 1928. Tra i più importanti registi brasiliani, si è distinto per la capacità di aprire nuove [...] il fallito tentativo di insurrezione del 1935 da parte della Aliança Nacional Libertadora, in una sorta di grande metafora della società brasiliana.
Nella seconda metà degli anni Ottanta si è aperta in Brasile una fase di coproduzioni internazionali ...
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DeMille, Cecil B. (propr. Cecil Blount)
Lorenzo Esposito
Regista, attore e produttore cinematografico statunitense, nato a Ashfield (Massachusetts) il 12 agosto 1881 e morto a Hollywood il 21 gennaio [...] che appare sempre legato alle ragioni inderogabili dello spettacolo, inteso però sempre in un senso più ampio, ossia come metafora della commedia umana, nelle cui pieghe riesce a insinuarsi la dimensione opaca del dramma intimista.
Bibliografia
P.A ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...