ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] che impone di risalire alla cause prime. Quel che è dato vedere e che trova rispecchiamento nelle opere d'arte è metafora del mondo spirituale, delle idee divine da cui deriva, immagine di un'armonia in cui tutte le parti convengono a fondersi ...
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Metamorfosi
Emanuele Lelli
Mutare la propria forma
In tutte le mitologie e le religioni antiche sono presenti racconti in cui persone o cose si trasformano in altro da sé: è la metamorfosi, una mutazione [...] di Gregor Samsa, giovane che, unico sostegno della famiglia, una mattina si trova mutato d’improvviso in un grande scarafaggio, è una metafora della condizione esistenziale dell’uomo moderno, angosciato dalla società di massa frenetica e disumana. ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] questa serie sembra essere riservato appunto al Sole, che è anche chiamato mens mundi. Non si tratta soltanto di una metafora; il Sole svolge tanto un ruolo fisico (come causa dei processi di cambiamento nel mondo sublunare) quanto uno intelligibile ...
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Festa
Vittorio Lanternari
Festa (dal latino festa, femminile dell'aggettivo festus, "solenne, festivo", che si ritiene connesso con feria, "feria") indica il giorno destinato alla celebrazione di eventi [...] ) a proposito dei processi di somatizzazione - implica una modalità che dà preminenza alla prassi del corpo in quanto metafora di valori sociali, stati emozionali ed espressioni non verbali; è una forma peculiare che condensa in sé la manifestazione ...
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EVANGELISTA da Momigno
Maria Giuseppina Marotta
Predicatore francescano, al secolo Domenico Traversari, nacque il 1° nov. 1588 a Momigno (ora frazione di Marliana in prov. di Pistoia) da Cosimo e da [...] in oziose argomentazioni.
Il secentismo della mediocre prosa di E. è connotato non dai roboanti espedienti barocchi della metafora lambiccata o dell'ossimoro ad effetto, ma dalla volontà non meno barocca di un inedito parlare quotidiano spinto fino ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] ‘piovute dal cielo’, ma interpretazioni umane di fatti religiosi; una locutio externa di Dio all’uomo non è che pura metafora: la r. è il puro sentimento della presenza di Dio in noi, indipendentemente da tradizione o insegnamento ecclesiastico. All ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] assumeva così il valore di rappresentazione architettonica dell'Ordine che a Gerusalemme difendeva la più santa delle reliquie. La metafora della torre è esplicita nel vano centrale, ciborio del corpo del Signore, non più aperto da arcate, ma chiuso ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] animae (PL, CLXXVI, coll. 1017-1182), approfondisce una spiritualità del cuore inteso come dimora dell'anima. Si tratta di un incastro di metafore legate alla casa: il cuore è la casa dell'a. e l'a. è la casa di Dio. Peraltro il problema, già ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] de «La Voce»; né sorprende che proprio la ‘metafora religiosa’ potesse fungere in quel frangente da supporto teorico di discontinuità, indispensabile per una sintesi superiore» – come metafora del procedere, ma per salti, della vita dello spirito ...
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GRILLO, Angelo
Luigi Matt
Nacque a Genova, da Nicolò e Barbara Spinola, molto probabilmente nel 1557 (l'anno è stato indicato solo di recente, con buoni argomenti, da E. Durante e A. Martellotti), forse [...] gusto barocco; i suoi testi mostrano un'oltranza stilistica - evidente soprattutto nell'uso parossistico di figure come la metafora, l'antitesi, l'ossimoro, i bisticci fonici - che li avvicinano alle più ardite realizzazioni della poesia concettista ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...