SINJAVSKIJ, Andrej Donat´evič (App. IV, iii, p. 336)
Damiano Rebecchini
Scrittore e saggista russo, morto a Parigi il 25 febbraio 1997. Dalla metà degli anni Settanta S. visse a Parigi, dove insegnò [...] Russian case studies, ed. G. Morson, Stanford 1986; Cena metafory ili prestuplenie i nakazanie Sinjavskogo i Danielja (Il prezzo della metafora, ovvero il delitto e castigo di Sinjavskij e Daniel´), a cura di E.M. Velikanova, Moskva 1989; O. Matich ...
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Nicola Gardini
Il romanzo e l’industria, la lezione di Dickens
Grazie al grande scrittore inglese, nato due secoli fa, il conflitto sociale entra nella letteratura, anticipando temi oggi di grande attualità. [...] nuove tensioni e nuovi conflitti sociali: scopre che la società è malata e introduce, attraverso questa scoperta, una fondamentale metafora dell’età postclassica. Tutti, d’ora in poi, sfruttati e sfruttatori, saranno patologici. È già aperta la via ...
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Scrittore, drammaturgo e regista svizzero di lingua francese (n. Chêne-Bougeries, Ginevra, 1942). Le istanze di rinnovamento della concezione teatrale di N. si sono concretizzate in una serie di testi [...] «nostra carne mentale», e La chair de l'homme (1994), enorme banchetto cui partecipano seimila commensali, in cui la metafora, esplicita già nel titolo, è ribadita nello sterminato elenco di nomi, tutti connessi con la funzione del mangiare (Mangeur ...
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SINGER, Isaac Bashevis
Elèna Mortara Di Veroli
(App. IV, III, p. 335)
Narratore e saggista statunitense di lingua yiddish, morto a Miami Beach (Florida) il 24 luglio 1991. La produzione letteraria di [...] yiddish Der Kenig fun di Felder; trad. it., 1990), in cui l'iterarsi delle nuove dominazioni e dei massacri diventa metafora di una condizione umana non sottoposta al controllo della legge morale; Scum (1991; in yiddish Shoym; trad. it., 1991), sul ...
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MORSELLI, Guido
Giuseppe Leonelli
Scrittore e critico letterario, nato a Bologna il 15 agosto 1912, morto a Varese il 31 luglio 1973. Avviato dal padre agli studi giuridici, nel 1935 si laureò in legge [...] sopravvissuto, che si muove in un mondo spento, immerso nella nebbia; si tratta di una fantasia apocalittica che è anche metafora d'una delusione umana angosciosa, senza rimedio, che sarebbe sfociata di lì a pochi mesi nel suicidio dell'autore.
Nel ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] credenze della fede religiosa) ma al reale della vita: facendo a un tempo della bellezza e dell'amore terreni una metafora del sovrannaturale.
Quando Armida è vinta nelle sue arti d'incantesimo, vuol provare « se vaga - e supplice beltà sia miglior ...
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Melville, Herman
Riccardo Capoferro
Il mare e gli abissi dell’animo umano
Tra i grandi scrittori che a metà Ottocento fondarono la letteratura americana, Herman Melville ha legato il suo nome a Moby [...] dalle condizioni che rendono possibile l’osservazione. Se, per Achab, Moby Dick è causa d’odio cieco, per Ismaele è una metafora dell’ignoto: il suo biancore, vago e abbagliante, simboleggia quel che sfugge alla scienza e alle categorie morali, e che ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] delle epistole satiriche in versi. Nei concreti simboli del devastato paesaggio vesuviano e della fragile ginestra, come nella grande metafora della vita umana che si dispiega alla luce argentea e pacata del Tramonto della luna, è già un senso nuovo ...
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DELLA SETA, Lombardo
Emilio Pasquini
Nacque a Padova da Iacopo nella prima metà del sec. XIV.
Scarsi i dati biografici, anche perché poco si può ricavare in proposito dalle sue lettere e da quelle a [...] importuni visitatori, scettici sulla scelta esistenziale di quel solitarius ruricola; sia nelle astuzie stilistiche, tra ossimoro e metafora, là dove si enumerano i pericoli che sconsigliano di pigliar moglie ("iurgium audax, murmur frequens, infesta ...
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GIRIBALDI, Alessandro
Massimiliano Manganelli
Nacque il 4 nov. 1874 a Porto Maurizio; trascorse la giovinezza tra Oneglia, Sanremo e Genova, al seguito del padre Raffaele, ufficiale nelle capitanerie [...] periodo è contrassegnata da un gusto per l'astrazione (non a caso ricorre assai spesso il termine "anima") e per la metafora che lega astratto e concreto in una dimensione sospesa tra l'onirico e il visionario. Essa si presenta come il risultato del ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...