Vecchiali, Paul
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore cinematografico corso, nato ad Ajaccio il 20 aprile 1930. Amore, tenerezza, anarchia sono i temi di un'opera incentrata su una scrittura filmica [...] di acquistare un violino. Tutto ritorna, come in un caleidoscopio, in à vot' bon cœur (2004); il film è una metafora sul cinema, sulle incertezze e le pause che la lavorazione comporta, durante le quali la forza della volontà si trasforma in pensiero ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] visibile. Il cinema è nello stesso tempo l'i. forma di Lang e l'i. fatto di Rossellini, l'i. inconscio di Luis Buñuel e la metafora dell'i. di Brakhage. È in quello che si vede e in quello che non si vede: nell'i. e al di là di essa.
bibliografia ...
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Peeping Tom
Emanuela Martini
(GB 1960, L'occhio che uccide, colore, 109m); regia: Michael Powell; produzione: Michael Powell per Anglo-Amalgamated; sceneggiatura: Leo Marks; fotografia: Otto Heller; [...] masochismo, sessualità e il semplice atto del guardare e fare il cinema, che innalza la cultura bassa e il pulp a metafora di un'arte impura. Un operatore arrotonda lo stipendio facendo foto pornografiche per un giornalaio di Soho, e nel tempo libero ...
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Pollack, Sydney
Riccardo Martelli
Regista, produttore e attore cinematografico statunitense, nato a Lafayette (Indiana) il 1° luglio 1934, da genitori ebrei di origine russa. È stato tra la fine degli [...] e ambientato nello stesso periodo del precedente film, in cui la vicenda di una massacrante maratona di danza diventa metafora della condizione umana. Altrettanto memorabile è il western Jeremiah Johnson (1972; Corvo rosso non avrai il mio scalpo ...
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Mephisto
Paolo Vecchi
(Ungheria/RFT 1981, colore, 154m); regia: István Szabó; produzione: Mafilm/Manfred Durniok; soggetto: dall'omonimo romanzo di Klaus Mann; sceneggiatura: István Szabó, Péter Dobai; [...] 'ammirevole coerenza stilistica, il regista si era successivamente un po' perso inseguendo la chimera dell'irripetibile linguaggio metaforico del connazionale Miklós Jancsó. Con questa opera di sontuosa confezione, alla quale hanno dato un contributo ...
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Garrel, Philippe
Rinaldo Censi
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 6 aprile 1948. Fedele allo spirito della sua generazione, legata agli eventi del Sessantotto, [...] soldi, rappresentano il lato più ermetico e sconosciuto della sua filmografia, sorta di diario cinematografico sospeso tra metafora e confessione autobiografica; ancora oggi ‒ ennesima autocensura ‒ G. non permette la proiezione di alcuni di essi, a ...
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Kovács, András
Eusebio Ciccotti
Regista ungherese, nato a Kide, presso Kolozsvár (Romania) il 20 giugno 1925. Si può considerare uno degli autori ‒ insieme a Miklós Jancsó, László Szabó e pochi altri [...] disobbedire quando l'ordine è assurdo. L'incipit e l'explicit, con i cavalli che girano in tondo nel recinto, metafora vichiana della Storia, rimandano alla chiusa di Hideg napok con quel camminare nervoso di uno dei due condannati all'interno della ...
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Menjou, Adolphe (propr. Adolphe Jean)
Eva Cerquetelli
Attore cinematografico statunitense, nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 18 febbraio 1890, da madre irlandese e padre francese, e morto a Hollywood [...] dell'epoca (Frank Capra, William Wellman, Gregory La Cava e altri), anche se ormai nuove forme di divismo stavano emergendo. Metafora di questo passaggio si potrebbe considerare Morocco (1930; Marocco) di Joseph von Sternberg, in cui M. è il ricco ...
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Craven, Wes (propr. Wesley Earl)
Federico Chiacchiari
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Cleveland (Ohio) il 2 agosto 1939. Formatosi nell'ambito delle correnti [...] stairs (1991; La casa nera) è invece l'inquietante storia di una casa che solo eufemisticamente può dirsi stregata, in realtà metafora di un'intera società chiusa in sé stessa, in dissonanza con gli Stati Uniti ai tempi della guerra del Golfo. Nel ...
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Chen Kaige
Donatello Fumarola
Regista cinematografico cinese, nato a Pechino il 12 agosto 1952. Autore di un cinema colto, dal respiro epico, in bilico tra dimensioni opposte e combacianti: il buio [...] proprio cinema. È stato con Bawang bie ji che C. K. ha dispiegato un preziosismo figurativo capace di racchiudere nella metafora ambigua del mondo del teatro mezzo secolo di storia cinese. I film successivi, Feng yue (1995; Le tentazioni della luna ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...