McEwan, Ian
Giovanna Ferrara
Scrittore inglese, nato ad Aldershot (Hampshire) il 21 giugno 1948. Trascorse gran parte dell'infanzia fra l'Estremo Oriente, la Germania e il Nord Africa; tornò successivamente [...] Saturday (trad. it. 2005), romanzo in cui lo scrittore descrive una sola giornata vissuta dal protagonista, che diventa metafora della società contemporanea. Con la sua propensione alle narrazioni in prima persona e alla prosa nitida e serrata, McE ...
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Scrittore francese (Boulzicourt, Ardenne, 1908 - Parigi 1944). Animatore del gruppo Le grand jeu e dell'omonima rivista (1928-30), fu per qualche tempo vicino ai surrealisti. Si dedicò allo studio del [...] . Incompiuto rimase Le mont analogue (post., 1952; trad. it. 1968), sorta di libro iniziatico dell'alpinismo e metafora narrativa del difficile viaggio alla ricerca dell'autenticità dell'essere. Altre opere post.: Poésie noire. Poesie blanche (1954 ...
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Pseudonimo dello scrittore urdū Mīrza Muḥammad Rafī (n. 1713 - m. 1780), considerato con Maẓhar, Dard e Mīr Taqī Mīr, uno dei maggiori autori del periodo classico della letteratura urdū settentrionale. [...] fama è legata soprattutto alla satira; vittime dei suoi epigrammi furono letterati, nobili, politici e professionisti. Alla sua popolarità contribuì un gusto ardito per la metafora e l'iperbole, figure assai apprezzate nella letteratura orientale. ...
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Teologo brasiliano (n. Concordia, Santa Catarina, 1938); francescano, sacerdote dal 1964, è tra i principali esponenti della teologia della liberazione. La sua interpretazione della Chiesa gerarchica ha [...] , a sociedade e a libertação (1986); Ecologia: grito da terra, grito dos pobres (1995); A águia e a galinha: uma metáfora da condição humana (1997); Etica da vida (1999); Fundamentalismo: a globalização e o futuro da humanidade (2002). Nel 2005 ha ...
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Weinrich ⟨vàinrih'⟩, Harald. - Filologo romanzo e teorico della linguistica tedesco(Wismar, Meclemburgo, 1927 - Münster 2022); prof. nelle univ. di Kiel (1959), Colonia (1965), Bielefeld (1969), Monaco [...] ); delle letterature comparate e della storia delle idee. Tra i suoi altri testi tradotti in lingua italiana vanno citati: Metafora e menzogna: la serenità dell'arte (1976); Vie della cultura linguistica (1989); Lete. Arte e critica dell'oblio (1999 ...
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Browning, Tod (propr. Charles Albert Tod)
Leonardo Gandini
Regista cinematografico statunitense, nato a Louisville (Kentucky) il 12 luglio 1882 e morto a Hollywood il 6 ottobre 1962. Nel cinema statunitense [...] fisiche. La mutilazione/menomazione, sottoponendo a dura critica i canoni estetici hollywoodiani, diviene da un lato una trasparente metafora dell'impotenza sessuale (per es. in The unknown, 1927, Lo sconosciuto), e dall'altro la legittimazione della ...
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Poeta arabo palestinese (Birwa, Galilea, 1941 - Houston, Texas, 2008). Profugo nella spartizione della Palestina del 1948, cercò poi di inserirsi nella società israeliana. Collaborò con giornali arabi [...] a tema amoroso; sono stati tradotti in italiano Murale (2005) e Oltre l'ultimo cielo. La Palestina come metafora (2007). Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, come il Lannan Foundation Prize for Cultural Freedom (2001), il Principal ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] a che serve questa lettera, sarete più che indovino": a Bernardino Maffei, 10 apr. 1538), evasivi per la scelta di una metafora sfasata sul piano del referente ("E perché il pranzo fosse saliare a fatto, avemmo poi davanti al Duca moresche, forze d ...
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Fábri, Zoltán
Silvana Silvestri
Regista e scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 15 ottobre 1917 e morto ivi il 24 agosto 1994.
Considerato il più autorevole rappresentante della cinematografia [...] Karlovy Vary per Hannibál tanár úr (1956, Il professore Annibale), un film che, alludendo al culto della personalità, era una metafora del presente. Venne inoltre premiato al Festival di Mosca nel 1965 per Húsz óra (Venti ore), nel 1977 per Az ötödik ...
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Poeta statunitense (Wilkinsburg, Pennsylvania, 1926 - Nelson, New York, 2009). Di famiglia quacchera, laureatosi nel 1949, ha insegnato letteratura in varie università. Alla vasta risonanza suscitata dalla [...] di R. Lowell, suo maestro, e dei "confessional poets", dai quali sembra aver derivato l'uso, spesso estremizzato, della metafora, nonché la centralità del confronto con la memoria, come appare anche dai saggi di In radical pursuit (1975). Tra le ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...