MORETTI, Marino
Marino Biondi
MORETTI, Marino. – Quartogenito di otto figli, nacque a Cesenatico nella casa dei nonni paterni in via Mazzoni, il 18 luglio 1885, da Ettore, impiegato comunale e imprenditore [...] Dal celebre saggio di Borgese, Poesia crepuscolare (in La Stampa, 10 settembre 1910), Moretti si sentì incatenato alla metafora crepuscolare: «Ecco tre giovani poeti crepuscolari – Marino Moretti, Fausto Maria Martini, Carlo Chiaves». Cosa avevano da ...
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MANSO, Giovan Battista
Floriana Calitti
Nacque nel 1569 a Napoli da Giulio e da Vittoria Pugliese. La data di nascita del 1561 è stata a lungo oggetto di controversie, definitivamente chiarite sulla [...] attivamente al dibattito teorico intorno alla scrittura poetica e alla retorica, fu molto attento alle discussioni sull'uso della metafora e dei concetti; una vera e propria disputa testimoniano le lettere che gli inviò Giuseppe Battista (G. Battista ...
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BUZZATI TRAVERSO, Dino
Marcello Carlino
Nacque a Belluno, in località San Pellegrino, il 16 ott. 1906. La famiglia, di origini bellunesi, apparteneva all'alta borghesia ed aveva una ricca tradizione [...] in ballo, un po' frettolosamente, il nome di Kafka, autore letto dal B. intorno al 1935), quella vicenda diviene metafora della condizione umana ed appare omologa allo stato di crisi, e di precarietà di valori, della borghesia italiana in quegli anni ...
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MODUGNO, Domenico
Riccardo D'anna
– Nacque a Polignano a Mare (Bari), il 9 genn. 1928, da Vito Cosimo e Pasqua Lo Russo.
Il padre aveva trovato un lavoro stabile solo in età matura, divenendo capoguardia [...] , con la guerra alle spalle. La calda accoglienza ricevuta dal M. negli Stati Uniti e il successo planetario divennero insomma metafora di una trasvolata possibile, e sino allora impensabile: come a Ch. Lindbergh prima di lui (e a pochissimi altri ...
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GIOVANNI da San Gimignano
Silvana Vecchio
Nacque a San Gimignano, presso Siena, probabilmente tra il 1260 e il 1270. Del padre si conosce soltanto il nome, Giacomo, da cui il patronimico Iacoppi o Coppi [...] le norme del suo stesso comportamento. Attorno all'idea dell'uomo esteriore come simbolo dell'uomo interiore e alla metafora centrale del Cristo medico dell'anima, si aggrega un ricco repertorio di immagini, nel quale G. dimostra una conoscenza ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] raffinata psicologia, di migliore arte narrativa; lo stile è alieno dalle narcisistiche variazioni di un tempo, la metafora più sobriamente impiegata e più puntualmente giustificata. Quasi sempre l'esigenza di una più penetrante caratterizzazione dei ...
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EVANGELISTI, Franco
Daniela Tortora
Nacque a Roma il 21 genn. 1926 da Enea e Fernanda Vercelli. Trascorse l'infanzia nella città natale, ove compì studi liceali e s'iscrisse nel 1945 alla facoltà di [...] (1980) "un provocatorio tentativo multimediale ovvero un esperimento teatrale che eccezionalmente comvolgeva i suoi metodi astratti in una metafora della alienazione sociale".
Con Campi integrati n. 2 l'E. tornò a comporre dopo oltre quindici anni di ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] con la condizionale); l’aperto del mondo nuovo è affrontato direttamente in Uccellacci e uccellini (1965) e con la metafora arcaizzante di Medea (1969). La narrativa non può proseguire sulla linea ‘oggettiva’ dei romanzi romani, ma si aggroviglia ...
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MICHELE Italico
Ugo Criscuolo
MICHELE Italico. – Letterato, fra i maggiori della prima metà del XII secolo, e uomo di chiesa bizantino, di probabile origine italica (da cui l’appellativo), fu vescovo [...] Teofane, una sorta di offerta formativa e di autopropaganda. Egli, invitando alla sua tavola un giovane, vanta, tramite la metafora del banchetto, la sua competenza in ogni campo dello scibile; il testo si conclude con la richiesta di intervento dell ...
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PONTI, Giovanni
Fulvio Irace
PONTI, Giovanni (Gio). – Nacque a Milano il 18 novembre 1891 da Enrico e da Giovanna Rigone, in una famiglia molto rappresentativa della borghesia imprenditoriale lombarda.
A [...] il volume fa l’architettura, ma la sua forma chiusa, finita, immutabile») che avrebbe trovato la sua immediata metafora espressiva nella figura del cristallo che «nella natura rappresenta il finito contro l’indefinito» (Ponti, 1957).
L’esplorazione ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...