veleno
Alessandro Niccoli
Compare solo in poesia e, a differenza dell'aggettivo ‛ venenoso ', che è usato anche in senso proprio, è sempre riferito a sentimenti, stati d'animo, comportamenti che fanno [...] due dubbi che tormentano l'animo di D., il secondo offre " minor pericolo di errore ", è " meno pericoloso ", Beatrice usa la metafora l'altra dubitazion che ti commove / ha men velen (Pd IV 65); con un'immagine simile, a proposito del primo dubbio ...
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capello
Lucia Onder
. In senso proprio, il termine compare al singolare nella forma tronca capel, in If XXXII 99 El converrà che tu ti nomi, / o che capel qui sù non ti rimagna, e Pg XXVII 27 [la fiamma] [...] il color d'i capelli, / di cotal grazia l'altissimo lume / degnamente convien che s'incappelli, il termine c. compare in un'ardita metafora che deriva dall'allusione ai vv. 67-69 ai due gemelli Esaù e Giacobbe, l'uno di pelo rosso e l'altro bruno ...
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RICHTER, Johann Paul Friedrich
Giuseppe Gabetti
Romanziere tedesco (pseudonimo: Jean Paul), nato a Wunsiedel il 21 marzo 1763, morto a Bayreuth il 14 novembre 1825. Schiller lo paragonò a "un uomo caduto [...] di stile cara allo spirito classico. "Libertino della vita interiore", com'egli stesso si designò, "cavaliere della metafora sopra la terra" e "acchiappamosche nei cieli dell'ideale", etereo e materiale, mistico e borghese, ingenuo e smaliziato ...
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SARAMAGO, José (App. V, iv, p. 630)
Luigi Maria Cesaretti Salvi
Scrittore portoghese. Nel 1998 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura, il primo assegnato a uno scrittore di lingua portoghese. [...] 'Ensaio, l'inspiegabile epidemia di cecità che d'improvviso colpisce la popolazione di un imprecisato paese contemporaneo si fa metafora della condizione di reale cecità, morale e intellettuale, dell'uomo di fronte alle istanze dei sentimenti e del ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] certamente anche di dialettica) più che per la teoria retorica in sé, anche se aprì filoni (come quello dello studio della metafora e in genere delle virtù del discorso) decisivi per il consolidamento della retorica.
A partire dal II secolo a.C. la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È a tutt’oggi impossibile individuare un gruppo di fondamenti che stia alla base [...] processuale dell’universo debba approdare alla morte termica di quest’ultimo.
Il determinismo
Nel corso dell’Ottocento la metafora del cosmo quale orologio perfetto viene sostituita con quella del processo evolutivo, ma ciò non mette in discussione ...
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mensa
Latinismo, che anche D. avverte come parola dotta, tanto vero che l'adopera sempre in contesti di tono elevato, in senso metaforico (fanno eccezione pochi passi: Cv IV XXVII 14 che è questo altro [...] la mensa... ne la magione del suo novello sposo).
Ben più solenne il tono nel passo di Pd XXIV 5, nell'ampia metafora della gran cena / del benedetto Agnello (vv. 1-2), intessuta di reminiscenze bibliche: se... questi preliba / di quel che cade de la ...
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regina (reina)
Luigi Blasucci
Tra le varie occorrenze di questa parola, presente in tutte le opere volgari di D., relativamente scarsi sono i casi d'impiego proprio: Pg XVII 35 O regina, / perché per [...] de l'etterno pianto, ossia Ecate o Proserpina, moglie di Plutone (detta anche la donna che qui regge, X 80).
La metafora può avere inoltre applicazioni nella sfera morale o concettuale: Vn X 2 quella gentilissima, la quale fue... regina de le virtudi ...
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celeste
Andrea Mariani
. Aggettivo: compare quattro volte nell'opera dantesca, sempre nella Commedia; due volte in Purgatorio (XXXII 22 e 54) e due in Paradiso (VIII 34 - unica volta in cui ricorre [...] . Petrocchi, ad l.) la celeste scorta è Beatrice, e l'aggettivo pare perciò non avere, nemmeno in questo caso, valore metaforico; Beatrice non è infatti la scorta " divina ", ma la guida " che viene dal cielo ", o meglio, con significato più aderente ...
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prandere
Antonio Lanci
Dal latino prandeo (propriamente, " faccio colazione "); è usato solo due volte, e in rima.
In senso proprio: Quali si stanno ruminando manse / le capre, state rapide e proterve [...] (Benvenuto; analogamente Tommaseo e Porena); cfr. il participio pransus, con valore attivo.
In contesto figurato, da ricondurre all'usitata metafora del cibo (v. E.R. Curtius, La littérature européenne et le Moyen Age latin, Parigi 1956, 166-168), in ...
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metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su una similitudine sottintesa, ossia su...
metaforico
metafòrico agg. [dal gr. μεταϕορικός] (pl. m. -ci). – Di metafora, che costituisce metafora: espressione m.; anche, ricco di metafore: modo di parlare metaforico. È spesso sinon. di figurato, in senso generico: linguaggio m.; significato...