La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] sia delle scelte relative alla natura dell’anima e ai suoi rapporti con il corpo, sia di quelle di carattere metafisico sulla pluralità o unicità della forma sostanziale. Il problema di più difficile soluzione è senz’altro quello dell’embrione umano ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] piena maturità. Questo stadio viene chiamato da Comte appunto ‘positivo’, ed è il terzo stadio dopo quello teologico e quello metafisico. Tale successione è per Comte la legge dei tre stadi che ha validità universale ed è verificabile sia nel corso ...
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sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente [...] Ardigò sviluppò minutamente il s., quale base della gnoseologia del positivismo e del materialismo, mentre l’empirismo più moderno (J.S. Mill, E. Mach, R. Avenarius) non è più sensistico soltanto nel senso gnoseologico, ma anche in quello metafisico. ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] un'orbita del Sole. Il primo punto era tale da porre in crisi il rapporto che si era sviluppato tra fisica e metafisica sulla base della filosofia aristotelica; il secondo farà ricercare nella Terra e nel suo moto la causa delle variazioni che hanno ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] J.G. Fichte a G.W.F. Hegel, recuperò al conoscere anche la cosa in sé: la conoscenza è un processo storico-metafisico in cui la realtà stessa è coinvolta, è interna al movimento spirituale del conoscere, non esterna a esso. In tal modo i tradizionali ...
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Pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, [...] del tutto e della ‘plasticità’ della natura, spinge a negare la rigida immutabilità che domina la fisica e la metafisica peripatetica. Il credito della m. come scienza scompare lungo il Seicento, nella misura in cui progredisce il metodo sperimentale ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] cui sono divise le sette esposizioni, il 'figlio dell'uomo' diviene la 'legge' definitiva, la chiave di ogni fisica, di ogni metafisica, di ogni teologia, la causa prima e finale. Tale opera è inoltre originale come summa in cui, alla vigilia della ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] in genere incapace di rendere veramente la nota dominante, supposto che esista, del pensiero di un'epoca.
Tendenza al ''pathos metafisico'': Lovejoy si riferisce, con ciò, a un'altra tendenza del pensiero, la tendenza all'oscurità e all'esoterismo, e ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] del 1596, e alla quale rimase fedele per tutta la vita ‒, rivelasse il disegno divino del Cosmo. La base teologica e metafisica di questa teoria risiede nella profonda convinzione di Kepler che l'Universo sia l'immagine perfetta di Dio: "Le tre cose ...
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Uomo politico e scrittore (Pesaro 1799 - Roma 1885). Partecipò ai moti del 1831 in Emilia; arrestato dagli Austriaci, fuggì poi a Parigi. Fu deputato dell'Assemblea Costituente a Roma (1849), schierandosi [...] , vi oscilla fra una tendenza scettica e un'indagine psicologica dell'esperienza comune); Confessioni di un metafisico (1850, che M. considerava la sua massima opera: il suo empirismo vi si congiunge con un ingenuo platonismo); Meditazioni cartesiane ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.