Fotografo italiano (n. Napoli 1934). Fra i più importanti fotografi italiani degli ultimi decenni del 20° sec., dopo diversi lavori di impronta socio-antropologica sulla realtà napoletana la sua ricerca [...] Sublime cities (Montréal, McCord Museum, 2012), in cui la sua consapevolezza documentaristica approda a uno sguardo metafisico puntato ancora una volta sulle metropoli contemporanee. Nel 2013 il fotografo ha pubblicato il saggio La camera incantata ...
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Teologo modernista (Dublino 1861 - Storrington, Sussex, 1909). Reso famoso, tra l'altro, dalla sua adesione al movimento modernista, incentrò la sua speculazione sul senso della presenza di Dio nella "Chiesa" [...] senso dinamico della fede, e il suo conflitto con la ragione, alla quale invece T. preclude ogni possibilità di sapere metafisico.
Opere
Le idee fondamentali di T. sono raccolte nell'ultima sua opera, Christianity at the crossroad (post., 1909). Tra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] immagini’. Non è una scelta, ma una necessità: solo chi, come il furioso, ‘pensa per immagini’, può situarsi nel «moto metafisico», aprendo gli occhi verso la «prima verità».
E senza illudersi di togliere una volta per tutte, e in via definitiva le ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] escluso da una comunità senza però appartenere a un'altra, di ritrovarsi al di fuori di qualsiasi Chiesa. Esiliato più metafisico che concreto, non a caso scelse il tedesco come lingua di lavoro (per poi eventualmente tradursi in ungherese) anche per ...
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ALIOTTA, Antonio
Sergio Belardinelli
Nacque a Palermo il 18 genn. 1881 da Gaetano e da Antonina Latona. Nella città natale seguì gli studi classici e si iscrisse al primo anno di filosofia, fondando [...] e alle sintesi superiori induttivamente" - accusava esplicitamente il Croce di seguire il metodo inverso: egli "parte da un sistema metafisico e ne trae logicamente le conseguenze senza curarsi di esaminare in molti casi se la funzione dell'arte, com ...
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BRENNA, Luigi
Ugo Baldini
Nato a Roma il 17 apr. 1737, entrò giovanissimo nel Collegio Romano, ove seguì con tanto profitto le lezioni di storia ecclesiastica di P. Lazzeri da essere scelto per tenere [...] illuministico, al sensismo e alla nuova scienza, pur critica, in quanto rivendicava la necessità di un fondamento teologico-metafisico al sapere, era molto moderata. Documento notevole della apertura mentale del B. è il De vita et scriptis ...
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Uomo politico e scrittore (Pesaro 1799 - Roma 1885). Partecipò ai moti del 1831 in Emilia; arrestato dagli Austriaci, fuggì poi a Parigi. Fu deputato dell'Assemblea Costituente a Roma (1849), schierandosi [...] , vi oscilla fra una tendenza scettica e un'indagine psicologica dell'esperienza comune); Confessioni di un metafisico (1850, che M. considerava la sua massima opera: il suo empirismo vi si congiunge con un ingenuo platonismo); Meditazioni cartesiane ...
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LIMENTANI, Ludovico
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Ferrara il 18 ag. 1884 da Gilmo e da Eugenia Bassano. Frequentò il liceo di Ferrara, dove ebbe come maestro A. Groppali in un clima dominato dal positivismo, [...] di una bandiera", mentre la prospettiva filosofica veniva precisandosi altrimenti, con il rifiuto sempre più netto di ogni naturalismo metafisico.
Un primo esito della nuova prospettiva fu il volume, del 1907, La previsione dei fatti sociali (Torino ...
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PAOLO Veneto
Alessandro D. Conti
PAOLO Veneto (Paolo Nicoletti). – Paolo (Ordine degli eremitani di Sant’Agostino), figlio di Nicoletto Antonio da Venezia e di una donna Elena, di cui si ignora il casato, [...] Isag.], edito da A.D. Conti, alle Categorie di Aristotele e al Liber sex principiorum), una sorta di summa del suo pensiero metafisico. Nella città umbra rimase sino all’estate del 1428, salvo una breve parentesi quando si recò a Roma per difendere l ...
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COLOMBO, Luigi
Susanne von Falkenhausen
Noto con lo pseudonimo di Fillia (dal cognome della madre), nacque il 4 ott. 1904 a Revello (Cuneo) da Domenico e da Maria Fillia. Eccettuati alcuni soggiorni [...] C. fu il paesaggio, soprattutto il golfo della Spezia, nella cui immagine qualcosa di leggermente vedutistico si associava al vuoto "metafisico" dello spazio, come in Il castello di Lerici (1933 circa; Torino, coll. priv.) e Porto Venere (1934, Roma ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.