L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La psichiatria e i suoi nuovi modelli
Roy Porter
La psichiatria e i suoi nuovi modelli
La concezione della malattia mentale nel XVIII sec. non deve essere studiata [...] sensi, tra l'anima e il corpo, e cercava in questo modo di fornire una soluzione psicologica al vecchio problema metafisico del dualismo mente/corpo. Nella sua tassonomia dei disturbi psichici, egli seguiva il modello di Cullen distinguendoli in tre ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] , e mai la potrà sostituire".
Di fronte alla tentazione di saltare su un piano più elevato, di ordine metafisico, lo strutturalismo maturo recupera la convinzione che l'universalità non costituisce un sistema a sé, di ordine superiore rispetto ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] di quelle antiche favole e stravaganti credenze, che si colora dei loro riflessi e trasposizioni poetiche e letterarie.
La metafisica materialistica, spogliata del suo originario alone d’ottimismo, del suo anelito di liberazione, e limitata al suo ...
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Allestire oggi
Beppe Finessi
Italo Lupi
Dagli anni Trenta del 20° sec. a oggi, una particolare propensione per i progetti di allestimenti ha contraddistinto la storia dell’architettura italiana. In [...] progettata da Tadao Ando), sessanta modelli di architettura galleggiavano, su tondi vassoi in plexiglas, in un vuoto metafisico in cui le ombre proiettate sul pavimento agivano da attori principali. Nella semplicità di un progetto complesso, emergeva ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] della Natura e definendo un nuovo modo di essere dell'uomo nel mondo, misero a dura prova i grandi sistemi metafisici e stimolarono prepotentemente la discussione intorno alla vita e alla sua organizzazione.
Intorno alla metà del XVII sec. quasi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] da posizioni ritenute troppo poco conseguenti in chiave scientifico-positiva. Villari ribadì con fermezza le sue idee: «per essi la metafisica è morta», ma l’uomo avrebbe continuato a porsi domande che andavano al di là dei «confini della rigorosa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Felicità pubblica
Stefano Zamagni
Felicità e vita sociale
Secondo la celebre tesi di Hans Baron (1955) e di Eugenio Garin (1947), l’Umanesimo ha conosciuto due stagioni, quella dell’Umanesimo civile [...] ’utilità all’ofelimità e da questa a indici ordinali capaci di liberare la teoria economica da ogni ingrediente «metafisico».
Agli inizi del secolo era dunque disponibile un’interpretazione del concetto di utilità radicalmente diversa da quella dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Plotino
Riccardo Chiaradonna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Vissuto nel III secolo, Plotino considera se stesso come un interprete [...] I due passi ora richiamati mostrano come Plotino riporti all’esegesi di Platone alcune delle sue tesi più significative (la distinzione dei principi metafisici e la relazione dell’anima con il corpo). In IV 8 [6] e V 1 [10] non è d’altronde soltanto ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] parte degli scienziati sociali del suo tempo, il D. evitò gli eccessi dello scientismo e dell'apriorismo metafisico allora in voga, rifacendosi all'insegnamento di Angelo Messedaglia, di cui tracciò un esemplare ritratto intellettuale (Commemorazione ...
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Dio
Kenelm Foster
L'idea che D. ha di Dio riflette molte influenze convergenti, ma la sorgente immediata è un desiderio tenace di comprendere e valutare la realtà. Essa rappresenta le intuizioni più [...] scorgere quella concezione ‛ triadica ' del rapporto tra Dio e le creature, che costituisce la struttura basilare di tutta la concezione metafisica di D., non solo nel Convivio, ma in tutta la Commedia: lo sommo desiderio di ciascuna cosa, e prima da ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.